Sembra cosa fatta il cambio denominazione della San Paolo

������������������������ Pro Vasto, Nuova Pro Vasto o Vasto Calcio, nome ancora da decidere

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VASTO - I tempi sembrano maturi, ma c’� voluta la disponibilit� dei dirigenti della San Paolo Calcio Vasto, societ� militante in Prima Categoria che quest’anno si � vista sfuggire la promozione alla finale play-off, che sono intenzionati a cambiare denominazione per dare a Vasto una squadra che rappresenti a tutti gli effetti l’intera citt�. Il dimissionario presidente Pierino Tumini, che continuer� a seguire la compagine femminile, chieder� anche il ripescaggio in Promozione e di disputare le gare interne allo stadio Aragona. Da San Paolo a Pro Vasto (improbabile essendo fallita due anni fa), Nuova Pro Vasto o Vasto Calcio, il cambio denominazione sembra cosa fatta, sta per diventare realt�, insomma, ben conoscendo anche la seriet� delle persone che si prodigano all’interno di una realt� che, pur con sacrifici, ha dato belle soddisfazioni alla citt�. Sta per concretizzarsi, dunque, un progetto serio, come auspicava in cuor suo, pi� di un anno fa, lo stesso direttore sportivo della San Paolo, Alfonso Calvitti, che non ha mai mandato gi� la scomparsa della Pro Vasto dal professionismo e da ogni altro livello della Figc. Calvitti non ha mai nascosto che la sua societ� sarebbe stata ben disposta a dare il proprio contributo alla citt� per provare a ripartire nel settore calcistico e puntare in alto; inutile nascondere, per�, che il gruppo dirigenziale va rinforzato. A portare avanti il progetto sono, in primis, lo stesso Calvitti, Alessio Riccitelli e Dino Monteferrante. Da alcuni giorni, intanto, dei tifosi hanno messo in atto l’iniziativa ‘Rivogliamo la Pro Vasto’ con una raccolta di firme per sensibilizzare l’ambiente: la risposta � pi� che positiva. Da pi� fronti, inoltre, arrivano appelli a una possibile ‘rinascita’, come quello dell’ex assessore Francescopaolo D’Adamo che, indirizzando una richiesta all’assessore allo Sport Vincenzo Sputore, l’ha invitato a farsi promotore di un incontro per valutare le ipotesi sul tavolo. “Carissimo Vincenzo - scrive D’Adamo -, sto dedicando tutto il mio tempo a parlare con sportivi, a scrivere articoli, a firmare petizioni. Tutto questo per capire la ragione per la quale non si riesce a formare una nuova societ� sportiva che riporti Vasto nel mondo del calcio cosiddetto ‘importante’. Ritengo che il Vasto Marina sia gi� una realt� e che andava a suo tempo aiutata. Ritengo che la proposta della San Paolo sia da non trascurare. Ritengo che persone impegnate nell’ambito calcistico in passato siano da considerare risorse e non ‘fardelli’. Ritengo che i tifosi meritino una considerazione diversa rispetto all’attuale. La mia intenzione era di riunire intorno a un tavolo gli ‘interessati’, cos� da raggiungere l’obiettivo di far ‘rinascere’ la squadra di calcio cittadina. Mi sono chiesto, per�, perch� un comune cittadino come me dovrebbe fare questo? Esistono le istituzioni preposte: magari l’assessorato allo Sport. Il mio impegno di questi giorni sta addirittura portando qualcuno a pensare che dietro ci sia qualche altro fine. Abituati come siamo in questa citt� a vedere sempre ‘reconditi interessi’, quando non addirittura ‘malafede’ nei comportamenti altrui. Tu, pi� di tanti altri, sai che io non ho secondi fini se non la solita ‘stramaledetta’ passione per questa Citt�. Caro Vincenzo, le problematiche inerenti al ‘rinascimento’ del calcio a Vasto sono tante e tu le conosci bene. Dalle eccessive pretese di alcuni, al rancore personale, allo scoraggiamento di tanti; se permetti, tra queste problematiche metto anche la ‘politica’. Allora, dai una svolta alla situazione, fai tua la mia idea. Fai qualcosa che a Vasto non � stato ancora fatto. Organizza un tavolo con TUTTE le parti interessate e le realt� sportive cittadine. Raccogli la disponibilit� e le potenzialit� che le parti intendono mettere a disposizione per riportare il calcio a Vasto e comunica anche quello che il Comune pu� fare. Attenzione, per�, non bastano semplicemente obiettivi a due o tre anni (capiscimi), ma servono azioni buone per i prossimi giorni. Ho scritto in precedenza che l’Amministrazione comunale, in merito alla ‘rifondazione’ di una squadra di calcio cittadina, dovrebbe essere coinvolta in qualche maniera, solo dopo la concreta realizzazione di un progetto ‘unitario’, ma i tempi sono strettissimi, quindi ti esorto, se pensi che la squadra di calcio sia una priorit� (non solo sportiva) di questa citt�, e ti dico fai presto! Ti ho indicato la ‘Road map’. Tu invita le realt� sportive cittadine a sedersi attorno ad un tavolo e a ‘decidere’”.

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