Il Guardiagrele punta sui giovani e su qualche innesto d’esperienza per ottenere una salvezza tranquilla, a breve novit� anche sul fronte societario

Settimane frenetiche per Gaetano Rullo� (nella foto), Direttore Sportivo uscente e factotum del Guardiagrele chiamato a ricostruire il puzzle granata dopo la sofferta salvezza della passata stagione. Pur essendo uno dei centri pi� importanti del panorama calcistico abruzzese, la piazza guardiese vive di riflesso la crisi economica che ha ormai ridotto all’osso le entrate, gi� di per s� abbastanza esigue, che permettono alle societ� sportive di portare avanti un discorso molto importante anche dal punto di vista sociale. E’ anche per questo che il dirigente guardiese, delegato dall’Amministrazione Comunale anche per definire il nuovo assetto societario, punta molto sui rigazzi del vivaio e sui tanti calciatori guardiesi rientrati alla base dopo esperienze vissute in altri lidi. Il primo “rientro” importante � indubbiamente quello del timoniere Gianni Simonetti, ex bomber del Guardiagrele a cavallo degli anni novanta e nuovo tecnico granata. L’investitura � stata anche la giusta consacrazione per l’ottimo lavoro svolto dal tecnico originario di Colledimezzo sulla panchina del Caldari, portato ad una salvezza miracolosa e nonostante le numerose avversit� vissute nel corso della passata stagione. �Da Caldari, il neo-tecnico guardiese ha portato con s� anche Ferrari, Nicodemo e Primiterra, mentre altri calciatori di rientro sono i vari Bucceroni (dal Palombaro), Galassi (fuoriquota dal Torre Alex) e Orlando (dal Villa San Vincenzo). Riconfermati praticamente in blocco tutti i locali e i fuoriquota in organico, quali ad esempio i vari Rullo, Marrone, Troka, Carideo, Scioletti, Stenta, Matteo e Alessandro Colasante. Sono andati via, invece, diversi pezzi da novanta come Dragani, Contestabile, Granata, Ruscitti, Santanastasio e Letta, che verranno rimpiazzati a breve da quattro-cinque elementi (due centrali difensivi, due centrocampisti e una punta) che dovranno permettere alla squadra di aumentare il tasso tecnico per consentire alla truppa guardiese di raggiungere una salvezza dignitosa senza passare, come nell’ultima stagione, dalle forche caudine dei play-out.

Antonio Calabrese