25/06/2014
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell’amico Enrico Cappola, che si esprime sulle promozioni alle categorie superiori degli arbitri abruzzesi, le opinioni espresse sono chiaramente personali e Abruzzo Web Tv le riporta per onore di cronaca:
Leggiamo con grande stupore e meraviglia l'articolo del quotidiano il
CENTRO, cronaca sportiva abruzzese, di mercoled� 25 giugno, - Arbitri
promossi e bocciati -, e la notizia piu' sorprendente e' quella di
leggere il nome del signor Vitucci di Sulmona, tra i quattro designati
a salire di categoria - gruppo degli SCAMBI - (non scambi di coppia).
Nulla da ridire ed eccepire sugli altri nominativi designati, ragazzi
che abbiamo seguito molto spesso, quest'anno, sui campi di I^
categoria , di promozione e di eccellenza, che sicuramente , insieme ad
altri, meritano di dirigere gare in categorie superiori, ma il signor
Vitucci proprio no; dopo aver azzerato la Val di Sangro nella gara del
girone di ritorno contro il Borrello, combinandone di cotte e di
crude, ha posto il suo sigillo o fiore all'occhiello, con il
beneplacito di qualche superiore, nella scandalosa direzione della gara
di finale playoff di promozione, �Torrese Calcio-Paterno, assegnando un
calcio di rigore che non sappiamo denominare, �alla squadra marsicana,
consegnandole il visto per l'Eccellenza.
Non scopriamo niente di nuovo dicendo che nel nostro paese il sistema
meritocratico � inesistente, dalle nomine del governo ai
rappresentanti nelle societ� pubbliche e private, agli enti statali e
non che sono oggetto di autentiche razzie da parte di tromboni e
porta-borse di ogni sorta, ma nello sport, almeno in quello
dilettantistico, pensavamo che la parola meritocrazia, dall'inglese
meritocracy, usata da Michael Young nel 1958,- composto del latino
meritum (merito) e dal greco kratos (potere), potesse servire a
selezionare i migliori sportivi in genere, scegliendo con criteri di
logica e di merito non seguendo lobby e clientelismo.
Ci siamo ancora una volta illusi da poveri amanti ed amatori del
calcio dilettantistico. Ad maiora
Enrico Cappola
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