20/11/2020
In questa nuova fase della pandemia, che vede la diffusione dei contagi in vertiginosa crescita, il Rotary interviene a supporto del Servizio sanitario regionale avviando il Progetto Telemedicina. L’iniziativa � del Distretto 2090, (Abruzzo, Marche, Umbria e Molise) che ha messo sul piatto un�fondo da 41 mila euro�per attivare un servizio di monitoraggio a distanza dei malati Covid. Il progetto, gi� operativo, coinvolge 73 medici, e 37 Club Rotary di altrettante citt�. In�Abruzzo sono circa 35 i medici reclutati dai 14 Club�partecipanti.
Il progetto � stato presentato questa mattina a Pescara da�Rossella Piccirilli,�Governatore del Distretto Rotary e dall’Assessore regionale alla Salute�Nicoletta Ver�. �
La finalit� � chiara: evitare, ove possibile, di sovraccaricare le strutture ospedaliere tenendo a casa i pazienti paucisintomatici o asintomatici, che tuttavia necessitano di una costante e attenta osservazione medica in quanto il rischio di peggioramento inaspettato e rapido � sempre elevato. Il progetto, dunque, si colloca nell’ambito della medicina territoriale, settore che ha sofferto negli anni, un po’ ovunque, di carenza di investimenti, in termini organizzativi, di risorse umane e innovazione tecnologica. E in un momento nel quale arriva la richiesta generalizzata a non affollare i Pronto Soccorso aggravando la pressione sugli ospedali, la telemedicina offre una risposta efficace, perch� permette di assistere i malati Covid a domicilio monitorandone i parametri fondamentali, cos� da evitarne il ricovero o anticiparlo a seconda delle condizioni.�
In pratica verranno monitorati parametri vitali quali saturazione, temperatura corporea e pressione attraverso saturimetri analogici e bluetooth e monitor multiparametrici; i valori sono poi trasmessi attraverso una App a una piattaforma informatica alla quale hanno accesso i medici di medicina generale per tenerli sotto controllo.
Uno strumento quindi di straordinaria utilit� in uno scenario come quello attuale, che vede la maggioranza delle persone contagiate paucisintomatica o asitomatica, che necessita, per�, di una attenta e costante osservazione medica in quanto il virus pu� causare un deterioramento clinico inaspettato e rapido. Si rende quindi necessario trovare soluzioni intermedie per non sovraccaricare le strutture ospedaliere� e assistere i malati lasciandoli nel proprio domicilio, senza rischi di infezione per i medici che li seguono.
�“Crediamo molto in questo progetto che � gi� attivo sul territorio – ha sottolineato Rossella Piccirilli - . Abbiamo gi� svolto la formazione e consegnato i devices necessari ai medici individuati dai Club che hanno aderito e partecipato versando la propria quota, e siamo operativi proprio nella fase pi� acuta della pandemia”.
“Con la telemedicina i medici hanno a disposizione uno strumento di verifica e controllo che da anche sicurezza al paziente – ha aggiunto Nicoletta Ver� - . Si tratta quindi di un progetto valido a supporto del Servizio sanitario regionale, con il quale si integra perfettamente sul fronte dell’assistenza territoriale”.
Ma il progetto guarda a un orizzonte temporale ben pi� lontano della pandemia, non destinata a durare per sempre, e si render� sostenibile in futuro trovando analoga ed efficace applicazione nell’assistenza ai malati cronici, che hanno necessit� di trattamenti di lungo periodo e di essere monitorati per evitare riacutizzazioni della patologia e ripetuti ricoveri. Con la telemedicina possono essere garantiti i controlli senza far spostare il paziente, come recita anche un recente documento stilato in proposito dall’Istituto Superiore di Sanit�, che guarda con particolare attenzione ai pazienti che risiedono nell’entroterra e hanno pi� difficolt� a raggiungere le strutture ospedaliere.�
Questi i nomi dei Club abruzzesi che hanno partecipato e gi� distribuito i devices ai medici: Atessa, Avezzano, Chieti, Francavilla, Lanciano, L’Aquila, L’Aquila Gran Sasso, Ortona, Pescara Nord, Pescara Ovest, Teramo, Teramo Nord Centenario, Vasto, Vestini-Penne-Loreto.