22/04/2016
Atessa: Angelo Sciotti � il nuovo segretario cittadino del Partito Democratico
Il circolo atessano del PD rinnova le proprie cariche e per acclamazione elegge il nuovo Segretario cittadino, chiamato ad una fase di ricostruzione del Partito atessano, in vista delle prossime elezioni comunali del 2017. In attesa di proporvi il servizio con le interviste, vi anticipiamo il testo delle dichiarazioni programmatiche del nuovo Segretario.
IL CIRCOLO PD, OFFICINA DEL FUTURO!
Documento congressuale a sostegno della candidatura a Segretario di Circolo di
Angelo Sciotti
?IL PARTITO DEMOCRATICO
Il Partito Democratico � nato nel 2007 come “casa comune” dei Democratici di
Sinistra e della Margherita non solo per semplificare il quadro politico, anche a
costo di qualche sacrificio in termini di voti, ma anche e soprattutto per costruire
un punto di riferimento per un elettorato che si riconosceva e si riconosce in valori
comuni quali Democrazia, Uguaglianza, Libert�, Giustizia Sociale e
Partecipazione. Ma ancora oggi questo percorso sembra non essere giunto a
compimento e ne sono testimonianza le continue tensioni interne agli organismi
dirigenti, che indeboliscono il Partito Democratico oggi pi� che mai indispensabile
punto di riferimento in un mutevole, frastagliato e fluido quadro politico.
I Circoli sono alla base del progetto del Partito Democratico. Essi sono i luoghi di
incontro e di confronto di idee, di persone, di esperienze politiche diverse le cui
sfumature debbono essere strumento di arricchimento del dibattito politico interno
e mai criterio di infruttuosi ed inutili distinzioni.� I Circoli� attraverso la condivisione
sono il luogo in cui � possibile far nascere e vivere il Partito Democratico forza di
Governo stabilmente e saldamente all'interno della grande famiglia Socialista
Europea, della Sinistra Europea moderna e progressista.�
Negli ultimi anni acque tumultuose anno travolto lo scenario politico nazionale.
Vi sono stati eventi che hanno cambiato non solo lo scenario politico, ma lo stesso
modo di fare politica, con il quale dobbiamo confrontarci e lo dobbiamo fare
partendo dal basso, tra la gente e sul territorio.
?IL CIRCOLO PD
“I Circoli costituiscono le unit� organizzative di base attraverso cui gli iscritti
partecipano alla vita del partito.” E' lo Statuto del PD ad attribuire questo ruolo ai
Circoli riconoscendo ad essi “autonomia politica, programmatica, organizzativa e
finanziaria”. Poche semplici chiare parole che disegnano i Circoli come i mattoni
di cui � composta la casa del Partito Democratico.
Il Circolo di Atessa sar� un luogo aperto a tutte le persone che si riconoscono nel
Partito Democratico cos� come alle idee ed esperienze che esse vogliono
apportare.
Chiunque sia iscritto al Circolo potr� prendere parte alla sua vita politica, sia nei
momenti deliberativi che operativi. Non di meno a chi oggi si assume l'incarico di
Segretario, Tesoriere e membro del Direttivo � richiesta una partecipazione attiva,
propositiva e positiva alle attivit� politiche� la pi� ampia possibile.
Gli organismi del Circolo, Segreteria, Direttivo ed Assemblea degli Iscritti,
ciascuno secondo le proprie competenze saranno gli unici luoghi in cui saranno
prese le decisioni politiche ed organizzative in un continuo, costante confronto
nella massima libert� e trasparenza.�
Le scelte politiche ed organizzative saranno espressione della volont� della pi�
ampia maggioranza possibile, la quale dovr� essere instancabilmente ricercata
pur tuttavia senza cadere nell'immobilismo alla ricerca di un'unanimit�, che
portata agli estremi � negazione di quella pluralit� di opinioni e di voci, sale della
Democrazia.
Le diversit� di opinioni, ci piace ribadirlo, sono e saranno “senza se e senza ma”
alla base della vita del nostro Circolo, ed avranno funzione veramente positiva e
propositiva solo se concorreranno alla crescita e rafforzamento del Partito
Democratico e non anche come elemento di distinzione al suo esterno.
Rivendichiamo con forza la nostra autonomia ed il nostro diritto/dovere di
concorrere alla formazione della volont� politica del Partito Democratico dal basso
a tutti i livelli anche attraverso una adeguata rappresentanza negli organismi
esecutivi, direttivi ed assembleari del Partito provinciale, regionale e nazionale.
Occorre precisare che la rivendicazione della nostra autonomia non vuole in alcun
modo significare indipendenza. Se da un lato il Circolo concorre alla formazione
al basso della volont� politica del Partito Democratico dall'altro ne rappresenta la
prima espressione sul Territorio. Per quanto autonomo lo si voglia considerare �
pur sempre parte di una molteplicit�, il Partito Democratico. Pertanto, il Circolo
non pu� e non deve agire come ostacolo al dispiegarsi della volont� politica del
Partito. Certo non pu� essere freddo esecutore, ma neanche il bastone tra le
ruote!
Primo fra tutti gli impegni organizzativi, seppur nella sua banalit�, sar� la ricerca
di una sede del Circolo compatibile con le sue risorse ed i cui costi siano
sostenibili nel tempo. Sar� compito del Tesoriere insieme alla Segreteria
sottoporre al Direttivo proposte al riguardo corredate di un piano finanziario.���
A principi di pareggio di bilancio e di trasparenza sar� ispirata anche la gestione
economica del Circolo con l'accessibilit� assicurata a tutti gli iscritti ai documenti
contabili ed ai giustificativi di entrate ed uscite. A fine anno e comunque non oltre
il mese di Gennaio dell'anno successivo, il Tesoriere render� pubblico, anche a
mezzo della sua pubblicazione sui social network, il bilancio del Circolo riportando
il dettaglio delle entrate e delle uscite secondo le usuali forme.
Sar� impegno del Circolo incontrare periodicamente nelle varie zone della Citt� le
Cittadine ed i Cittadini.
?LE SFIDE POLITICHE
�Non poche sono le sfide politiche che di qui a breve ci troveremo a dover
affrontare. Sfide che richiedono una forte presenza del Partito Democratico tra la
gente ed a fianco della gente, nel territorio e per il territorio. E solo con un forte
contributo da parte di tutti potremo affrontarle.
Primo impegno sar� organizzare un incontro pubblico per illustrare contenuti e
tempi della riconversione dell'Ospedale S. Camillo de Lellis in struttura territoriale
nell'ambito del piano di riforma sanitaria regionale. Il Circolo un anno fa� ha
elaborato una propria proposta fondata su un'attenta analisi anche alla luce dei
vincoli imposti da recenti norme, portandola all'attenzione del Presidente della
Regione e dell'Assessore Paolucci. Su quest'argomento la scena politica locale ci
ha visti molto marginalizzati. Una scena dominata da proteste, anche forti, fondate
sulle giustificate e comprensibili paure dei Cittadini di vedersi spogliati, al pari di
altre realt� attorno a noi, di un importante e fondamentale presidio per la salute.
Cattiva informazione ed ingiustificati allarmismi accompagnati ad una scarsa
capacit� comunicativa da parte degli organi amministrativi regionali e del Circolo
hanno solo alzato muri e generato confusione, che si sono rilevati gli uni fragili e
l'altra dissipabile di fronte al dialogo costruttivo, alla condivisione delle
informazioni, alla chiarezza. Abbiamo incontrato non molto tempo fa il Comitato
Spontaneo a difesa del Territorio e successivamente insieme a loro l'Assessore
Regionale alla programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, e lo staff tecnico
dell'Agenzia Sanitaria Regionale, i quali ci hanno informato circa i contenuti della
riconversione, pur nei limiti imposti dalla pendenza dell'iter di approvazione del
piano presso il MEF.��
Successivamente il Comitato ha convocato una pubblica assemblea per riferire
dell'incontro alla Cittadinanza cui siamo stati invitati ed a cui abbiamo preso parte
intervenendo per esporre pubblicamente la linea del nostro Circolo sulla
riconversione.�
E' stato sperimentato un metodo, quello del confronto e del reciproco
riconoscimento e rispetto non cos� scontato sino a poco tempo fa. Un metodo di
confronto, pur nel rispetto delle diversit� di opinione e di ruoli, che non pu� e non
deve essere lasciato al solo tema della riconversione dell'Ospedale. Questa � una
strada che deve essere ostinatamente e con forza percorsa per affrontare un
tema emerso durante l'assemblea pubblica: i servizi nel sud Abruzzo.
Quel che emerge da una fotografia della distribuzione dei servizi per aree
omogenee in Abruzzo fa balzare agli occhi un confronto impari con l'area del
pescarese da parte delle restanti macro-aree della regione ed in particolare quella
dell'Abruzzo meridionale di nostro diretto interesse. L'area della Val Pescara ha
una popolazione di ca. 300.000 abitanti in poco meno di 200 kmq, un policlinico
universitario, un Ospedale di II livello, un aeroporto, 4 stazioni ferroviarie, 2 porti
ed � servita da almeno 6 uscite autostradali. Nell'Abruzzo meridionale, intesa
come area delimitata a nord da Francavilla ed a sud dal fiume Trigno, vi sono
260.000 abitanti sparsi su 2.000 kmq. Gi� questo � sufficiente a dare i termini del
confronto. Oggi quel per cui dovremmo lottare � per avere nella nostra
macro-area servizi tali per quantit� e qualit� che non ci obblighino (e per noi che
risediamo vicino alla costa ed a non molti Km da Pescara � ancora agevole la
mobilit�) a muoverci nell'area pescarese per usufruirne. Occorre fare Comunit�
nel territorio ed abbandonare campanilismi e pretese di grandezza, che non
hanno alcun fondamento n� ragion d'essere se non per depauperare
ulteriormente di servizi l'Abruzzo meridionale. Ed � per questo che va con forza
denunciata come miope la scelta di realizzare due Ospedali di I� livello, uno a
Lanciano ed uno a Vasto, che seppur consentiti dagli attuali criteri del bacino di
utenza, nel medio-lungo periodo soccomberebbero ai criteri futuri, gi� accennati
nei documenti ufficiali, ossia quelli del numero di prestazioni effettuate rispetto alla
capacit�. Inesorabilmente perderanno il confronto con la qualit� e quantit� delle
prestazioni offerte nell'area pescarese, assai pi� attrattive. E con forza bisogna
lottare per la realizzazione di una nuova struttura a capacit� pi� alta rispetto a 2
strutture pi� piccole realizzando e potenziando allo stesso tempo la medicina
territoriale. Non di meno faremo sentire la nostra voce sulla localizzazione del
costruendo Ospedale a servizio dell'area Aventino-Sangro-Frentana.
Altra sfida che di qui a breve il Circolo si trover� di fronte � la battaglia per il “SI” al
referendum confermativo della riforma costituzionale, che ha visto la luce dopo
anni se non decenni di passi del gambero! Una battaglia che dovr� essere
combattuta non solo come Partito, ma anche costituendo un “Comitato per il SI”
con tutte le forze politiche, associazioni locali e Cittadine e Cittadini che vorranno
aderirvi. Da ultimo, ma non per ultimo vi � la sfida pi� importante che vediamo all'orizzonte
di qui ad un anno: le elezioni amministrative per l'elezione del Sindaco e del
Consiglio Comunale.�
Ancora aperta pare la ferita lasciata dalle precedenti elezioni. Ma soprattutto
ancora evidenti appaiono gli errori commessi allora, cos� come sciagurate le
divisioni che hanno portato ad una sconfitta per pochissimi voti della lista
appoggiata dal Circolo PD. Affinch� ci� non si ripeta sar� impegno del Circolo PD
di Atessa percorrere tutte le strade possibili perch� si giunga a riunire in una
proposta di governo della Citt� tutte quelle forze democratiche che si oppongono
a questa amministrazione e ad una sua riproposizione!
La prima sfida sembra essere nel metodo. Non � apparso n� appare fruttuoso
ricercare o coltivare incontri sporadici in cui appaiono esaltarsi solo le distinzioni,
in cui si sottolinea pi� ci� che divide che ci� che unisce. Vanno ricostruiti la fiducia
ed il rispetto reciproci e ci� � possibile solo attraverso l'inizio di un percorso di
collaborazione che riavvicini le Cittadine ed i Cittadini delle differenti parti
partendo da azioni politiche comuni o condivise ed evitando di porre pregiudiziali
e paletti, che in questa fase appaiono come ostativi a qualsiasi confronto. Noi
saremo i primi a farlo ponendoci verso gli altri con franchezza ed aspettandoci
altrettanto.
Cos� facendo riteniamo sia assai pi� semplice, quasi naturale abbandonare le
questioni di metodo per affrontare quelle sui contenuti per arrivare a costruire una
coalizione fondata sulla condivisione di un programma comune, che offra una
valida, forte e stabile alternativa di governo rispetto ad una mera alleanza
elettoralistica. Una alleanza di governo, quella che proponiamo, che non risenta
delle differenti appartenenze n� delle decisioni prese da organismi politici ed
istituzionali differenti e men che meno delle variabili e contingenti situazioni
politiche.� Un'alleanza di governo della Citt�, che le ridia un ruolo centrale nel tessuto
socio-economico-politico a monte ed a valle.
Per quanto riguarda le candidature al Consiglio Comunale, le Cittadine ed i
Cittadini saranno selezionati di comune accordo tra tutte le parti ed in base pi�
alle capacit�, alle competenze, alla specchiata onest�, alla fiducia ed al rispetto di
cui godono presso la popolazione che all'appartenenza. Appartenenza che non
deve essere vista come un limite, ma come un elemento in pi�, un inderogabile
strumento di rappresentanza di tutte le parti che compongono la coalizione in
ragione dei criteri che saranno scelti assieme.
Per quanto riguarda la candidata o il candidato alla carica di Sindaco, essa/o
dovr� rappresentare tutta la coalizione e da tutte le parti della coalizione sentita/o
come sua/o rappresentante. La sua/o scelta dovr� avvenire con il consenso di
tutte le parti attraverso primarie di coalizione o con altri strumenti consentiti dagli
Statuti del Partito Democratico.
Il percorso � lungo e difficile, il lavoro di tessitura complicato, ma non impossibile.�
Il Circolo del Partito Democratico di Atessa � qui pronto a fare la sua parte per la
Citt�, per le Cittadine ed i Cittadini e per il Territorio!�