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26/07/2016

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Riconversione dell'Ospedale di Atessa, l'intervento del MAU: 'Ecco perch� non dobbiamo mollare'

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ospedale atessa 2607162La giornata di mercoled� 20 luglio � stata campale nel consiglio regionale, chiamato a discutere sulla riorganizzazione della sanit� in Abruzzo. Con presenze critiche e assenze strategiche -come hanno sottolineato alcuni giornali- tre consiglieri di maggioranza (tra loro Mario Olivieri) hanno messo in difficolt� la giunta D'Alfonso. Dopo il voto in aula, il commissario-presidente si � impegnato ad approvare, nei prossimi giorni, una apposita delibera di giunta su Atessa per definire, in modo inequivocabile, il futuro del San Camillo De Lellis. Lo sc�po di questa delibera � di ottenere che alle parole seguano i fatti e vengano rimossi i comportamenti ostruzionistici della Asl chietina, diretta da Flacco.

logo mau 260716"Verificheremo, nei prossimi giorni, se si arriver� -rimarca Giulio Borrelli, capogruppo del Mau- alla soluzione prospettata. Stia sereno il consigliere Testa (F.I.). Non faremo sconti a nessuno. Non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di richiedere una delibera di giunta, se la direzione della Asl avesse dato esecuzione a precedenti impegni che erano stati presi. Cos� non � stato e noi siamo stati costretti ad aumentare la nostra pressione e a chiedere un intervento politico chiaro. Le condizioni dell'ospedale -tiene a ricordare Borrelli- sono state purtroppo ampiamente compromesse, nel corso degli anni, per responsabilit� politiche di varie amministrazioni. Il declassamento pi� massiccio Atessa l'ha sub�to tra il 2011 e il 2013 per colpa anche della Asl, gestita dalla coppia Zavattaro-Flacco. Basti pensare alla cancellazione delle urgenze, che ha annullato la funzione dell'ospedale per acuti e il pronto soccorso. Questi sono i fatti, le polemiche lasciano il tempo che trovano e non azzerano la realt�. Ora si tratta di evitare che la riconversione finisca con un semplice ospedale di comunit� per anziani. Ecco perch� insistiamo, assieme ad altre forze del territorio, per avere una chirurgia ambulatoriale multidisciplinare, ben organizzata e attrezzata, che risponda alle esigenze della popolazione e non penalizzi ulteriormente questo territorio. Noi -conclude Borrelli- non abbassiamo la guardia. Chiediamo a D'Alfonso e alla giunta il rispetto degli impegni, invitiamo la popolazione a non smobilitare, e consigliamo a tutti quelli che oggi tanto chiacchierano, mentre sono restati silenziosi all'epoca di Chiodi, di non alzare inutili polveroni ".

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