Sei in: ATESSA -> POLITICA
Inserito da Antonio Calabrese
Rocca San Giovanni, San V...
turismo delle radici.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Atessa: festa di complean...
festa 106 anni.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio (Prima Categoria G...
real-draghi 2.jpg

04/04/2018

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Vogliono riaprire la Ciaf. Borrelli: �No a impianti di rifiuti pericolosi in Val di Sangro�. Convocato il Comitato sindaci per la tutela dell'ambiente

Visto 2061 volte

COMMENTA

gla 0404181

Vogliono riaprire la Ciaf. Borrelli: “No a impianti di rifiuti pericolosi in Val di Sangro”. Convocato il Comitato sindaci per la tutela dell'ambiente

atessa-zona commerciale 040418

�� La societ� Ecoeridania di Arenzano (Genova), che in Val di Sangro ha da poco acquisito Maio.Com, ramo d'azienda del gruppo Maio che� smaltisce rifiuti provenienti da strutture sanitarie, ha manifestato l'intenzione di riattivare l'impianto Ciaf per lo smaltimento e trattamento rifiuti speciali e industriali. L'impianto, di Ciaf Ambiente, situato in localit� Piazzano di Atessa, � fermo da tempo, con le autorizzazioni sospese. Nel 2006 fu teatro di un'inchiesta giudiziaria, con tanto di arresti, per traffico illecito di rifiuti.

�� Il sindaco di Atessa, allarmato, � subito intervenuto presso la Regione Abruzzo per bloccare il progetto e ha chiesto la convocazione d'urgenza del “Comitato sindaci Sangro-Aventino-Frentania” per la tutela dell'ambiente.� “Nei giorni scorsi –� si fa presente in una nota inviata alla Regione, Dipartimento politiche ambientali, a firma del sindaco Giulio Borrelli – sono venuti in Comune ad Atessa i rappresentanti della ex Maio manifestando l'intenzione di riattivare l'impianto della Ciaf Ambiente Srl. Da quanto ci risulta, detta autorizzazione � sospesa dal 2014, in attesa di conoscere i risultati della procedura di concordato preventivo, pendente presso il tribunale di Lanciano. La rimessa in funzione dell'impianto, autorizzato anche allo smaltimento di fanghi industriali di sostanze chimiche – spiega Borrelli – ha destato preoccupazione nella nostra comunit�, non solo per le vicende pregresse dell'impianto, ma soprattutto perch� negli ultimi anni c'� stata un'evoluzione socio- economico dell'area, che ha portato a sviluppare una serie di attivit� produttive (industriali e commerciali) incompatibili con impianti di smaltimento di rifiuti pericolosi. Faccio presente – sottolinea il primo cittadino di Atessa – che la zona � fortemente antropizzata e che l'inquinamento dell'aria (da quanto risulta dai rilevamenti Arta) �, da anni, al limite dei livelli di tollerabilit�, per la quantit� di polveri sottili immessi in atmosfera. Per quanto ci riguarda -viene ancora detto – abbiamo gi� avviato la procedura di revisione del vecchio Piano regolatore generale, che dovr� prevedere, tra l'altro, l'incompatibilit� di questo tipo di impianti con la vocazione attuale del territorio”.

��� La progettata riattivazione dell'impianto “incontra -evidenzia Borrelli- la decisa opposizione del territorio per le ragioni sopra� esposte e per il fatto che esso va ad aggiungersi a una procedura Via per la realizzazione di un altro impianto, in contrada Saletti di Atessa, a� pochi chilometri da Ciaf e vicino alle case, per il trattamento di rifiuti sanitari a rischio infettivo tramite sterilizzazione, con adiacente deposito di rifiuti pericolosi e non, richiesta dalla ditta Di Nizio Eugenio Srl di Mafalda (Cb)”.

�� Sulla vicenda dei due impianti pericolosi in Val di Sangro, il "comitato dei sindaci per la tutela e la valorizzazione dell'ambiente", costituito nei mesi scorsi, si riunir� il 18 aprile, alle 18.30, in municipio a Atessa.

torna su


Registrati per inserire un commento.

I campi obbligatori sono contrassegnati con *
Nome
Cognome
Nickname*
Email*
Password*
Ripeti Password*
Invia


Accetto le condizioni sulla privacy (visualizza)


Oppure inserisci nickname e password per accedere


Nickname
Password
Hai dimenticato la password?
Invia