Circa le polemiche sorte sulla vicenda, ahim�, dell’ospedale di Atessa, questo Gruppo, nel mantenere fede a quanto votato nel consiglio comunale del 6 novembre 2017 ( ospedale di zona disagiata ), non pu� fare a meno di esprimere la propria perplessit� sulle dichiarazioni soprattutto dei parlamentari PEZZOPANE e D’ALESSANDRO.

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Tali parlamentari appartenevano sino a qualche mese fa alla maggioranza che governava il Paese.� In virt� di tale collocazione avevano motivo, possibilit� ed opportunit� di far approvare quanto oggi hanno proposto, rigettando la palla all’attuale maggioranza che, al di l� di qualsiasi merito, risulta essersi appena insediata. Il fatto che lo facciano, invece, all’indomani del cambio di maggioranza la dice lunga sull’affabilit� e sulla bont� delle proposte evidenziate.

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L’Ospedale di Atessa non pu� essere oggetto di mercimonio in balia delle varie maggioranze o, peggio ancora, essere considerato� una prostituta da svendere nelle piazze della infida propaganda politica fine a s� stessa.

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L’ospedale � una cosa seria e va trattata seriamente, facendo in modo che Ognuno mantenga la parola data, poich� il contrario risulta essere tradimento nei confronti della gente di Atessa e di quelle di� tutto l’alto e basso Sangro� che fanno da contorno territoriale.

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Persone di Progetto Atessa e di Altri Gruppi, appartenenti a varie collocazioni politiche territoriali, al posto di polemizzare, si sono messi in moto e sono andati ben oltre tutte le varie proposte che vengono oggi vendute a suon di tromba.

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In autunno verranno prospettate alcune soluzioni reali, concrete, fattibili ed immediate che potrebbero davvero risollevare le sorti del Nostro ospedale, senza per nulla intaccare il progetto di “zona disagiata” approvato dal Consiglio Comunale.

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Importante � per� fare le persone serie.� Prospettare soluzioni di modifica legislativa all’indomani della cessazione dalla posizione di maggioranza, sicuramente non fa fare una bella figura a chi le propone ed addossa gi� all’attuale maggioranza le colpe di una eventuale non approvazione. Vien da s� la domanda che alberga in ogni cuore: ma per cinque anni nei quali potevate fare, che avete fatto ???�

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D’altro canto il Ministero della Salute, con nota a firma del Direttore generale Urbani, ha ribadito – semmai ve ne fosse stato bisogno – che la nostra Regione, amministrata da una maggioranza da cui provengono la Pezzopane e D’Alessandro, ha piena autonomia nella definizione della propria rete ospedaliera …..

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��������������������������������������������������������������������������������������������������������� ��� Carmine Fioriti