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25/07/2018

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Atessa: presentazione di Ecomafia 2018, le storie e i numeri della criminalit� ambientale in Italia

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“Atessa all'avanguardia� nell'azione di difesa del territorio e dell'ambiente”. Nella citt� sangrina presentato Rapporto Legambiente 2018

atessa-rapporto ecomafia 250718

In Abruzzo sono cresciuti, nel 2017, i reati contro l'ambiente. E' quanto evidenziato dal Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, presentato ieri sera, per la prima volta, in municipio ad Atessa, citt� che, trainata dal Comune, in questi mesi � stata al centro di battaglie in difesa dell'ambiente e del territorio. Presente anche l'associazione Libera, presidio di Tornareccio.

�� Il Rapporto evidenzia a livello nazionale le 538 ordinanze di custodia cautelare emesse per reati ambientali nel 2017 (139,5% in pi� rispetto al 2016). "Risultato importante sul fronte repressivo – ha spiegato Enrico Fontana, della segreteria nazionale di Legambiente -� grazie all'applicazione della legge 68, come emerge dai dati forniti dal ministero della Giustizia e di un vero e proprio balzo in avanti dell’attivit� delle forze dell’ordine”. Dal dossier salta fuori un Abruzzo in cui, nel 2017, sono stati scovati 823 reati ambientali, con 782 denunce e 217 sequestri. Reati che riguardano i traffici illeciti di rifiuti, gli incendi boschivi, il bracconaggio e la pesca illegale.

� “Atessa – ha evidenziato il sindaco Giulio Borrelli – e, pi� in generale, la Val di Sangro, ha visto in questi mesi una forte mobilitazione, contro la riattivazione dell'impianto ex Ciaf, per il trattamento di rifiuti speciali, e contro l'apertura di un impianto per i rifiuti ospedalieri infettivi, progetto della societ� Eugenio Di Nizio. Comune, sindaci del territorio e associazioni ambientaliste insieme con i cittadini in prima linea. Per l'ex Ciaf un primo importante risultato � stato ottenuto: la Eco Eridania, intenzionata a rilevare gli impianti, ha rinunciato al progetto. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo vigilare tutti insieme -ha rimarcato Borrelli- affinch� sia rispettata la programmazione regionale e non si creino condizioni che favoriscano progetti non compatibili con il territorio e, pi� in generale, affinch� le male piante non attecchiscano”.

� Mario Mazzocca, sottosegretario della Regione Abruzzo con delega all'Ambiente, complimentandosi per l'attivit� del Comune di Atessa, ha sottolineato l'impegno della Regione per l'ambiente: dalle bonifiche di discariche imposte dall'Unione europea, alla tutela delle acque, al neonato Piano rifiuti. “Abbiamo sventato ecomostri come la Powercrop in Marsica – ha evidenziato – , muovendoci per la tutela del territorio”. Tra gli argomenti affrontati anche la discarica di amianto progettata a Rocca San Giovanni e avversata da Comune e cittadini. “Finch� non esister� un Piano regionale per l'amianto� -ha detto Mazzocca- non potranno essere realizzate discariche di questo genere”.� Giuseppe Di Marco, responsabile Legambiente Abruzzo, ha posto l'accento sull'efficienza e l'intraprendenza mostrate dal Comune di Atessa nella in materia ambientale. “Importante – ha detto – anche aver costituito un Comitato di sindaci che operano a difesa del territorio, in stretto rapporto con i cittadini e con le associazioni”.�

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