01/09/2018
Comunicato Stampa
CHIUSO IL PONTE, L’OSPEDALE DI ATESSA� E’ IL SOLO PRESIDIO RAGGIUNGIBILE IN BREVE.
OCCORRE, PERTANTO,� FARE IN FRETTA LA DELIBERA CIRCA LA FUNZIONALITA’ IMMEDIATA QUALE OSPEDALE DI ZONA DISAGIATA, PRIMA CHE Si VERIFICHINO SITUAZIONI IRREPARABILI AI DANNI DELLA SALUTE DEI CITTADINI DI UNA AMPIA ZONA.
Con la “dovuta” chiusura del ponte sul fiume Sangro, a causa di un pilone “dispettoso”,� i tempi di percorrenza del tratto� Atessa-Lanciano si sono raddoppiati, sia� per la maggiore lunghezza del percorso e sia per la precariet� delle strade alternative di collegamento, strette e pericolose.
Ora, se questa situazione crea non pochi disagi ai lavoratori pendolari, diventa addirittura critica e “drammatica” se ad affrontare il percorso sono le ambulanze che, non meno di 10/20 al giorno,� trasportano� pazienti all’ospedale Renzetti,� da Atessa, Tornareccio, Casalanguida, Montazzoli ed altre zone dell’alto Sangro.
Ovviamente se, in Atessa,� il pronto soccorso e gli altri reparti previsti dalla tipologia di ospedale di zona disagiata fossero gi� in funzione,� tutto sarebbe pi� operativo e pi� sicuro per gli ammalati che troverebbero nel nosocomio atessano tutta l’assistenza necessaria.
Dopo il via libera alla conversione del San Camillo in ospedale di area disagiata, occorre ora che la Regione, pur� nella situazione in cui si trova, faccia con urgenza il definitivo passo; �vale a dire di approvare, senza indugio perch� conseguenziale alle decisioni prese a Roma,� la delibera necessaria per gli� aggiornamenti nel Dca n.79 del 2016.
La delibera in questione,� ora � pi� che mai, appare non pi� procrastinabile poich� tutta la zona atessana divenuta completamente disagiata, causa l’allungamento dei tempi di raggiungimento dell’ospedale di Lanciano, potrebbe risultare fatale per coloro i quali dovessero avere bisogno di una assistenza immediata.
Non a caso Atessa si trova in una posizione difficile che non consente di raggiungere altri ospedali , come quelli di Pescata e Chieti, e tanto meno quello di Vasto a causa della drammatica pericolosit� della strada provinciale nr.216, ex SS 364.������ .
Non c’� pi� tempo. Il Ponte sul fiume Sangro ha sancito la disagevole situazione dei collegamenti atessani e, conseguentemente, la necessit� di una immediata operativit� dell’ospedale.
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������ ����������� Carmine Fioriti