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05/12/2018

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Impianto di rifiuti sanitari a Saletti: la spuntano le ragioni di associazioni e cittadini

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luca finocchio 0512182

Comunicato stampa del 05/12/2018

Impianto di rifiuti sanitari a Saletti: la spuntano le ragioni di associazioni e cittadini.

Il comitato regionale di valutazione mette la parola fine sul progetto, rigettata la richiesta della Di Nizio srl.

“Vista la nota dell’avvocatura regionale, secondo cui, risultando pienamente vigente la disciplina regionale di approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, non ricorrono le condizioni per una disapplicazione delle disposizioni della L.R. 5/2018, fino ad una eventuale pronuncia sfavorevole del Giudice delle leggi…in via preliminare ed assorbente si ritiene non superato il criterio ostativo (escludente) della della L.R. 5/2018”� Con queste parole, ieri, il comitato di valutazione regionale nel giudizio N.2983 respinge il progetto presentato dalla DI Nizio srl di Mafalda(CB).

no ciaf no di nizo 051218

Il progetto, che ricordo, prevedeva la costruzione di un impianto di sterilizzazione di rifiuti sanitari a rischio infettivo con produzione di CSS/CDR con potenzialit� di trattamento di 20.000 ton/anno, al quale era associato un deposito di rifiuti, sia non pericolosi per 10.500 ton/anno che pericolosi per 4.500 ton/anno.

Rifiuti stoccati che da progetto provenivano da terzi, quali aziende pubbliche e private, attivit� ambulatoriali ed ospedaliere, servizi di raccolta differenziata, ecc… ci � parso da subito in totale conflitto con l’area industriale di Saletti e con le esigenze di smaltimento e trattamento dei rifiuti della regione Abruzzo. Gi� ad ottobre 2017 a pochi giorni dalla presentazione del progetto, noi dell’associazione Noimessidaparte, nei comunicati e nelle dichiarazioni rilasciate, evidenziavamo, tra le varie, la criticit� di localizzazione. Criticit� poi espresse e ratificate in osservazioni al progetto insieme a WWF e Legambiente. L’area di Saletti seppur un’area industriale include la presenza di “case sparse”, difatti la casa pi� vicina al previsto impianto del progetto � a meno di 50 mt di distanza, oltre al centro urbano in forte espansione di Saletti, distante poche centinaia di metri. Figurarsi, oltre che impattante non si capiva neanche� la reale finalit� dell’impianto, se trattare rifiuti ospedalieri o stoccare rifiuti pericolosi ,men che meno il beneficio per la collettivit� tenendo conto che in Abruzzo si producono meno di 4 mila ton/anno di rifiuti sanitari.

Ancora una volta a vincere � �il popolo del no e le sue ragioni, ragioni condivise dall’amministrazione comunale di Atessa e dai tanti amministratori del territorio presenti alla manifestazione dello scorso maggio.

Non si commetta l’errore di pensare che sia un “NO” secco a tutto. La sensibilit� verso la tutela dell’ambiente e la salute aumenta sempre pi� nell’opinione pubblica, quindi logico che poi tanti cittadini scendano in strada a manifestare contro un impianto impattante e sovradimensionato rispetto alle reali esigenze collettive. A maggior ragione se previsto in un’area, la Val di Sangro, gi� piena di detrattori ambientali.

La Val di Sangro, proprio perch� cuore industriale e occupazionale della nostra regione, ha bisogno di un’attenzionamento maggiore e particolare, considerando anche le tante attivit� antropiche. Il bisogno � quello di un “Ecodistretto” che tuteli l’attuale situazione ambientale, puntando a far crescere la qualit� della vita dei cittadini che vivono nella valle.

Marco Severo

Presidente Noimessidaparte - APS

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