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13/01/2019

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
'L�ospedale di Atessa...sempre tante buone (invenzioni) intenzioni, ma il parto di zona disagiata � sempre complicato e nessuno sembra decidere per il...cesareo...', il Consigliere Fioriti replica a Uniti per Atessa

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Comunicato Stampa

L’ospedale di Atessa …..SEMPRE TANTE BUONE (INVENZIONI) INTENZIONI, MA IL PARTO DI ZONA DISAGIATA� E’ SEMPRE �COMPLICATO E NESSUNO SEMBRA DECIDERE PER IL ..CESAREO….

fioriti 130119Se c’� una cosa che ci distingue dagli altri � che mai e poi mai attaccheremo le persone. I movimenti, i partiti s�, ma le persone mai. Cosa che, invece, accade spesso dall’altra parte del mondo, A SINISTRA PER CAPIRCI, laddove,� per abitudine e, quindi,� perseveranza� �di attua la� logica politica di� Iosif Vissarionovi? D�ugašvili, meglio conosciuto come IOSIF STALIN, che aveva fatto , proprio dell’attacco personale La sua ARMA di abbattimento degli avversari,� di assoluta infausta memoria.

Ora sull’ospedale, Noi� non abbiamo fatto altro che riportare le notizie dei giornali� e QUELLO CHE EFFETTIVAMENTE ACCADE. Nell’occasione abbiamo previsto anche il futuro, cosa che , in parte,� si � gi� verificato, ma toccher� l’apice mercoledi’ prossimo , dopo l’ennesima trovata del noto assessore alla salute, amico di Atessa.

Che si sviluppi un attacco nei nostri confronti passi, ma che si voglia far intendere che NOI SIAMO CONTRARI all’ospedale, alla sua zona di area disagiata, la cosa va� chiarita IMMEDIATAMENTE perch� falsa strumentalmente e scientemente.

Noi abbiamo sempre voluto,� fortemente voluto la salvaguardia del San Camillo e per quanto concerne l’ospedale di zona disagiata, aspettavamo che si compissero tutti gli atti necessari.� Quando l’Assessore Paolucci ( e qui il nome va fatto per forza perch� � l’assessore alla sanit� )� venuto per La seconda volta a Natale a dare gli auguri e dire che l’ospedale riapriva , abbiamo creduto a quello che dicevano i giornali: che medicina era aperta , pur con i suoi 20 posti ,e che IL PRONTO SOCCORSO ERA ATTIVO 24 ORE E POTEVA anche RICOVERARE.

Poi, la testimonianza di un nostro concittadino ci ha riportato alla realt� e le cose non sembrano stare� come dovrebbero. Medicina chiude alle 17.00. Il pronto soccorso, nonostante la buona volont� del suo personale, si arrende di fronte alla mancanza di apparecchiature e di personale per eventuali ricoveri ultra ore 17.00.

Chi mente ? chi non dice le cose come stanno?

Appare del tutto chiaro, come chiara � La situazione che si presenter� ai nuovi amministratori regionali ( neppure un soldo per la sanit� abruzzese) che non consentir� di fare proprio nulla e che verr� presa a pretesto per tutti i mali dell’ospedale di Atessa , diventato o no di zona disagiata.

Proprio perch�, forse, al contrario di chi ci attacca conosciamo perfettamente, molto specificamente, la situazione finanziaria della sanit� abruzzese,� abbiamo detto certe cose. E, purtroppo, siamo costretti a chiedere ai nostri candidati; quelli che si presentano con� tanto di simbolo di partito e non si nascondono, di assicurarci il massimo loro impegno affinch�, all’indomani delle elezioni regionali, facciano in modo di superare la logica dell’Ospedale di zona disagiata e percorrere strade compatibili tra pubblico e privato per garantire al San Camillo migliori fortune, rispetto a quelle odierne.

Ecco,� questo intendiamo �nel rivendicare ogni minuto della nostra azione a favore dell’ospedale di Atessa; ogni attimo di battaglia e non di chiacchiere; ogni attimo di fatti e non di parole.

La difesa del nostro ospedale noi ce� l’abbiamo nel nostro DNA, sulla pelle, e non con le chiacchiere di tutti quelli che oggi rivendicano successi del tutto inesistenti.

Quando l’ospedale di zona disagiata sar� ufficialmente e formalmente funzionale, Noi ringrazieremo noi stessi per la caparbiet�, la cocciutaggine e la decisione nel perseguire il risultato, ma nel contempo adiremo i nostri rappresentanti in regione affinch� facciano fare al San Camillo il salto di qualit� che lo riporti ad essere un ospedale in grado di soddisfare le esigenze delle popolazioni circostanti.

Noi non siamo stati e non siamo disfattisti. Abbiamo semplicemente indossato l’abito da Pretoriani per controllare passo dopo passo la riconversione del San Camillo. E, guarda caso, alcuni risultati si sono verificati soltanto dopo..le nostre pungolature!!!!

� � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �Carmine Fioriti

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