08/02/2019
Dichiarazione del sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, dopo la lettera inviata dal presidente vicario della Regione sull'ospedale San Camillo de Lellis: "Prendiamo atto delle vostre dichiarazioni; noi non smobilitiamo"
�� “Prendo atto della lettera inviatami dal presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli. Ci saremmo aspettati� - spiega il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli - di non dover passare attraverso altre tappe nel faticoso percorso, all'interno della legislazione vigente, per il riconoscimento pieno e effettivo di Atessa come presidio ospedaliero di area disagiata.� Non temiamo, tuttavia, questo ulteriore passaggio.� La documentazione presentata a Pescara e a Roma, che certifica i nostri diritti, � -come viene riconosciuto- inoppugnabile.
�� Abbiamo portato avanti la richiesta, approvata all'unanimit�, dal consiglio comunale del 6 novembre 2017, con la partecipazione e il sostegno di tutti i sindaci del territorio. I risultati raggiunti finora, e confermati dalla Regione, sono il frutto dello sforzo di tanti:� amministratori, comitato cittadino, operatori sanitari. Abbiamo lavorato affinch� gli impegni fossero rispettati e, come Amministrazione comunale, non ci siamo mai attribuiti meriti particolari. Abbiamo sempre detto -sottolinea Borrelli- che NON SMOBILITIAMO. Abbiamo promesso e promettiamo che continueremo a vigilare e a batterci, insieme con tutti coloro che condividono questa battaglia e a prescindere dai colori politici, per il rispetto dei diritti delle nostre comunit� e per una rapida e effettiva esecuzione delle delibere aziendali. Lo faremo qualunque saranno le circostanze future e chiunque guider� domani la Regione Abruzzo. Non ci interessano le speculazioni di parte e le propagande elettorali.
�� Ribadiamo� anche la necessit� -conclude il sindaco-� di superare i limiti della legislazione in materia ospedaliera. Le norme attuali hanno penalizzato non solo Atessa, ma anche altri Comuni della nostra regione, che sono punto di riferimento di importanti aree interne. I piccoli presidi ospedalieri (quelli, per intenderci, che non hanno 20 mila accessi all'anno al pronto soccorso) possono contribuire a alleggerire le liste di attesa e a soddisfare le esigenze di tanti cittadini penalizzati da scelte sbagliate che vanno corrette, innanzitutto, dal Parlamento nazionale”.
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Il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli
Di seguito, pubblichiamo la copia della lettera inviata da Lolli al Sindaco di Atessa: