Ad Atessa non si commemora la Giornata del Ricordo, per il Consigliere Fioriti si tratta di un fatto gravissimo e presenta un'interrogazione al Sindaco Borrelli
Mancata commemorazione della giornata del ricordo. Il Consigliere Fioriti ritiene il fatto gravissimo, tenuto conto delle atrocit� subite dai nostri connazionali nell'immediato dopoguerra, e presenta apposita interrogazione al Sindaco.
OGGETTO: ���� “Giorno del ricordo”.
����������������������� Mancata commemorazione.
����������������������� INTERROGAZIONE
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�������� ������������������������������������������������ �����������AL SIGNOR SINDACO
������������������������������������������������������������������� Del Comune di ������������������������������������������ ATESSA
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PREMESSO CHE
- non risulta all’interrogante che sia stata celebrata, nel Comune di Atessa,� almeno ufficialmente, la ricorrenza della “giornata del ricordo”;
NEL “RICORDARE” DOVEROSAMENTE :
- Che Il Giorno del ricordo � una solennit� civile nazionale che si celebrata il 10 febbraio di ogni anno, essendo stata Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92.
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- Che le foibe, oltre ad essere delle cavit� naturali presenti sul Carso, sono state� teatro di vere e proprie esecuzioni di massa, da parte dei partigiani comunisti del maresciallo Tito che vi gettarono migliaia di persone, colpevoli ai loro occhi del grave reato di� essere soltanto italiani e, quindi, da condannare a morte.
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- Che le esecuzioni avvenivano legando i malcapitati l’un l’altro con un lungo fil di ferro stretto intorno ai�polsi. Quindi si� sparava� sui primi e questi, precipitando senza vita nelle foibe, trascinavano con s� gli altri condannati ai quali erano stati legati.
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- Che l’atrocit� di queste esecuzioni, oltre al sistema� crudele di per se’ stesso, stava anche nel fatto che non pochi sopravvivevano� �per giorni e giorni, tra atroci sofferenze e con accanto i cadaveri degli altri sventurati. Non a caso alcune testimonianze parlano di grida spaventose che si sentivano sul Carso a migliaia di metri di distanza e per un lungo periodo tempo.
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- Che nella primavera del 1945� la violenza delle foibe raggiunse il proprio apice poich� in soli due mesi migliaia di italiani, residenti� tra Istria, Fiume e Dalmazia,� furono costretti a lasciare la loro terra, risultando essere i pi� fortunati, mentre gli altri vennero barbaramente uccisi dai partigiani di Tito: o gettati nelle foibe, come detto,� o deportati nei campi sloveni e croati, ove perivano tra sevizie e torture indicibili.
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- Che , tra i primi ad essere infoibati, furono Carabinieri, poliziotti e guardie di finanza; �
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- Che la crudelt� delle foibe ebbe termine con la firma del trattato di pace di Parigi, �il 10 febbraio 1947. Dopo di che gli esuli emigrarono in varie parti del mondo. �Molti si stabilirono nel nord Italia ed il� loro arrivo non fu sempre salutato in modo normale. Si riportano non pochi episodi di violenza e maltrattamenti ai loro danni, poich� �considerati “fascisti” soltanto per la loro provenienza.�
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- Che per anni i libri di scuola non hanno fatto riferimento a questi terribili fatti, �minimizzando quanto accaduto, come se si potessero giustificare considerandoli una sorta di “giusta vendetta”. Ma, gli innocenti e i bambini, vittime delle foibe, furono innumerevoli e non pu� esserci alcuna� giustificazione che tenga, anche se preoccupa il fatto che ancora oggi vi sono numerosi negazionisti.
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Ci� posto, lo scrivente, in qualit� di Consigliere Comunale
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INTERROGA IL SIG. SINDACO
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Per conoscere
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Le motivazioni che hanno portato alla non commemorazione della “giornata del ricordo”.
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�� Chiede al riguardo una risposta da fornire, oltre che� in forma scritta,� nel corso del� prossimo consiglio comunale utile, cos� come previsto dal comma 4 dell’art. 23 del Regolamento del Consiglio Comunale.
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