Non sar� certo BRIGHELLA

a farci cambiare idea e nascondere le verit� ai cittadini

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Quello che abbiamo detto in precedenza lo riteniamo non solo assolutamente VERITIERO, ma degno di attenzione e soprattutto di valutazione politica che, pur �se� la coalizione dominante si ostina ��a non �tenerne conto, nonostante ben due tornate elettorali abbiano dato delle indicazioni talmente chiare ed inequivocabili, non solo � attuale ma � impregnata di motivazioni� nei confronti delle quali a nulla valgono le promesse future, peraltro di dubbia realizzazione.

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In via prioritaria e pregiudiziale va detto e ribadito – qualora ve ne fosse il bisogno – che le parole date o i voti espressi, sia per �Progetto Atessa che per Fratelli d’Italia,� contano assolutamente ed in maniera irrevocabile.

Pertanto sar� sempre compito primario – sia di P.A. che di FDI – fare in modo che, comunque vadano le cose, il progetto di ospedale di zona disagiata arrivi al traguardo, soprattutto se risponde al �vero tutto quello che hanno detto essere stato fatto e pur in una situazione di disastro di bilancio, come viene accertato giorno dopo giorno soltanto nel settore della sanit�, nel quale una delle prime rivoluzioni sarebbe quella dell’abolizione delle quattro ASL per fondarne una soltanto, come gi� avvenuto nella regione Marche.

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Quello che rinfacciamo, con dovizia di particolari ricavabili, peraltro, dai titoloni sulla stampa, � di aver fatto credere ai cittadini atessani che “l’ospedale di Atessa era salvo, che riapriva a tutti gli effetti e che funzionavano anche dei reparti in pi� rispetto al previsto”. Poi alla vigilia del voto si � capito che mancava qualcosa e “che per aver sto qualcosa occorreva votare il gruppo di Legnini”.

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Da qui, nasce per costoro l’appellativo di BRIGHELLA, una maschera antica che fa della bugia la sua arte.

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Per quanto riguarda il resto , guardandoci attorno non possiamo non vedere:

• Il centro storico che continua a depauperarsi,
• le contrade che hanno serie problematiche legate alla �di viabilit� e ad altro, tanto che lo scrivente ha dovuto elaborare una mozione per la istituzione di consigli territoriali di partecipazione per dare voce alle contrade ed alle frazioni di Atessa;
• Piazza San Rocco �che chiss� quando risentir� il calpestio pedonale;
• Che �il corso principale � davvero diventato un triste percorso per soli e pochi “intentitori” tant’� che �non una serranda � stata rialzata, non una attivit� � tornata a vivere ed il tutto sembra pi� isolato che mai……
• Che non esiste nuovo che avanza, ma neppure il ripristino di cose vecchie come testimoniano i parcheggi abbandonati e quant’altro.

Sicuramente non v’� dubbio che l’amministrazione� lavori e lavori tanto. �Il problema � semmai che lavoro fa?�

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Atessa ha bisogno di qualcosa di nuovo, di invenzioni, di attivismo, di giovanile baldanza che Le ridia il ruolo che merita nel contesto dell’alto e basso Sangro.� C’� necessit�, insomma, �di vedere qualcosa che si muove perch� quello che � inerme si tocca con mano giorno per giorno.

Ed � del tutto inutile, ormai, addossare� le responsabilit� al passato. Su Piazza Garibaldi se ci sono delle responsabilit� sono addebitabili a chi ha fatto i lavori e su costoro ci si deve rivalere. Ma per farlo, intanto, sarebbe opportuno mantenere un pezzetto a disposizione dell’A.G. per le opportune perizie �e rifare tutto il resto perch� appare uno spettacolo spettrale in un centro ancor pi� isolato, abbandonato e dimenticato. Tanto alla fine sar� sempre il Comune a dover pagare per….tante ragioni che le imprese conoscono assai bene!�

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Ecco, noi vorremmo una Atessa viva, attiva, presente. E per fare questo occorrono idee, strategie, operativit�, organizzazione che, scusatemi tanto, sembrano assolutamente assenti da quel che ci � dato da vedere. Ed ancora una volta, prendendo in prestito le parole del Senatore emerito locale ci sovviene la raccomandazione di avere del personale bene organizzato, bene inquadrato, ben soddisfatto delle proprie mansioni, in assenza del quale qualsiasi buona intenzione naufraga verso l’abisso.

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Quindi per tornare al Manzoni, non vorremmo che, mentre gli untorelli,� come noi, “vanno..vanno..vanno tanto non saranno loro che spianteranno Atessa (Milano)”, difatti saranno sicuramente altri, �“i novelli Brighella” continueranno a proliferare per tappare occhi ed orecchie agli atessani che, in verit�, �hanno cominciato ad aprirli, con l’unico scopo di allungare una agonia, comunque la si giri, ormai assolutamente �irreversibile.

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Cari Brighella, saranno state pure� elezioni non comunali, ma la volont� della gente, degli elettori, �passi per le politiche, �in questa tornata � stata talmente chiara ed inequivocabile che nessuna giustificazione potr� mai smentire la realt�.

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D’altro canto chi � “cagion del suo male, pianga s� stesso”!