Che la sinistra abruzzese ed i suoi alleati di ogni genere abbiano preso una batosta, con le elezioni regionali,� che fa moltissimo male, non dovrebbe , in via teorica, far sragionare completamente i Comuni a reggenza di quel colore che, a tutti i costi, oggi cercano� nelle maglie delle tantissime situazioni lasciate in sospeso� dalla precedente amministrazione di rialzare la testa nel vano tentativo di addebitare alla nuova, appena insediatosi, tutti i mali che ristagnano sinistrosamente da anni.

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E’ il caso di chi comanda ad Atessa� che, pur ammantato da un color rosso sbiadito, agisce senza alcun tema di smentita, nell’area sinistrorsa e sinistra senza alcun problema, come evincibile dalle posizioni ben delineate con le recenti consultazioni elettorali regionali.

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Ora accade che un fatto di destra, com’� quella della difesa del territorio atessano, si legga difesa del proprio ospedale, venga preso a pretesto, a sinistra, per far montare il caso del mancato arrivo dell’ospedale di zona disagiata.

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Al riguardo, con la doverosa precisazione che NESSUNO DEI NUOVI AMMINISTRATORI ABBIA MAI AFFERMATO CHE L’OSPEDALE DI ZONA DISAGIATA NON SI FARA’ (eventuali dichiarazioni su altre soluzioni ospedaliere devono essere lette come qualcosa in pi� e non in meno) , ci preme evidenziare come ancora una volta la Giunta BORRELLI cerca di approfittare di situazioni nate in circostanze assolutamente diverse e, comunque senza colore, per cercare di recuperare un handicap consensuale in discesa terribile, confondendo vieppi� la cittadinanza , guarda caso, sull’ospedale. Vale a dire su quell’obbiettivo che � servito a sbandierare ai quattro venti la soluzione, ovvero la supersoluzione, l’aumento delle potenzialit� del nosocomio. Tutte, ma proprio tutte,� verificatesi� prive di qualsiasi consistenza tanto � vero che solo alla vigilia delle elezioni abbiamo appreso che non tutto era stato fatto per l’ospedale di Atessa e che mancava ancora qualcosa per raggiungere la meta dell’ospedale di zona disagiata.

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Ora, dal momento che la nuova giunta regionale si � appena insediata, che la situazione della sanit� abruzzese � talmente delicata che si rischia un nuovo commissariamento, il nostro Comune, senza alcun riscontro negativo, spinge i cittadini a costituire comitati per la salvaguardia dell’ospedale. Salvaguardia di che?? Che cosa si deve salvaguardare?? Se effettivamente le cose sono andate come Paolucci e Compagnia hanno riferito, non sar� certo il Governo MARSILIO a bloccare l’iter. E quindi Atessa avr� il suo ospedale di zona disagiata, con tutti i pro ed i contro. Ma se le bugie sono talmente enormi da nascondere una situazione, soprattutto economica, che al tavolo di monitoraggio Stato-regioni non consenta l’ok alla modifica che porta l’ospedale disagiato in Atessa, allora il discorso all’interno dei comitati dovr� essere ben diverso.

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Oggi c’� da aspettare poco, pochissimo. Quel tempo che serve a verificare se tutto � stato fatto� in piena legittimit� e poi Atessa potr� avere il suo ospedale di zona disagiata. Ma se le cose non sono state fatte come si deve – la giunta Borrelli ci insegna – non si pu� pressare soluzioni di illegittimit�, illegalit�, irregolarit�.

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Noi, per quanto ci riguarda, abbiamo dato una parola con la votazione al consiglio comunale del 6 novembre 2017, e quella manterremo sino in fondo. Ma vorremmo anche che davvero si ottenesse un risultato reale per l’ospedale di Atessa. Cercare di far rivivere i “nostri comitati”,adesso,� � soltanto� un atto politico,� direttamente finalizzato contro le destre che governano la regione. E le destre – si badi -� non sono la sinistra.

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A buon intenditor..poche parole!!�

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��������������������������������������������������������������������������������������������������������� Carmine FIORITI

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