30/05/2019
Con questo comunicato vogliamo far conoscere alla cittadinanza alcuni fatti di cui siamo stati testimoni nei giorni scorsi.
Gioved� scorso, 22 maggio 2019, presso l'ospedale della nostra cittadina, dopo tanto attendere si � tenuta una seduta colloquiale tra il Sindaco Giulio Borrelli, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, il dirigente sanitario del presidio Rossana Di Nella e due esponenti dell'attuale giunta regionale: l'Ass.re Nicoletta Ver�, delegata alla Sanit� e Pari Opportunit�, e l'Ass.re Nicola Campitelli, delegato all'Urbanistica e territorio-Demanio Marittimo-Paesaggi-Energia e Rifiuti.
Al dialogo erano presenti anche dei medici che lavorano nella struttura e altri provenienti da Lanciano e Chieti; alcuni operatori sanitari, un assessore un consigliere il presidente del� nostro Consiglio Comunale, alcuni sindaci del territorio e due esponenti del nostro gruppo civico.
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Il tema del confronto � stato il futuro del San Camillo de Lellis, oggi ancora presidio ospedaliero, e le intenzioni della Regione riguardo al collocamento della nostra struttura nel panorama della programmazione sanitaria regionale.
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Ad oggi la situazione � ancora aperta e potrebbe sortire l'esito sperato, cio�: affermare il giusto ruolo territoriale della nostra struttura ospedaliera. Ruolo che i dipendenti, medici e paramedici, portano avanti in modo egregio, vista l'attivit� prestata ancora oggi dal Pronto Soccorso, dal reparto di Medicina Generale e, fino a una decina di giorni fa anche la Chirurgia Ambulatoriale.
Durante il confronto sono state fatte delle ipotesi sulla sua conversione, ossia:
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A)��� Presidio Territoriale di Assistenza (non prevede il Pronto Soccorso e nessun tipo di attivit� ospedaliera). Questa congettura fu gi� proposta dalla precedente amministrazione regionale, poi accantonata dopo le numerose proteste cittadine e delle amministrazioni comunali.
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B)��� Centro “vocazionale” per una non ben definita disciplina medica. Anche questa idea � stata proposta in passato, ovviamente rifiutata dalla popolazione perch� si tratta solo di ambulatori di visita, senza possibilit� per interventi pi� incisivi. In sostanza un semplice centro visite... in una struttura di oltre 15.000 mq.
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C)�� Ospedale di area disagiata, che prevede: Medicina generale, Pronto Soccorso, Day Surgery, possibili attivit� radiologiche ed indagini laboratoristiche.
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Dall' analisi delle dichiarazioni dell’Ass.re Ver� � risultato evidente la NON volont� di tutelare Atessa e di uscire fuori dal solco tracciato finora.
Per noi del Comitato e per tutti i cittadini che hanno manifestato in passato l’unica strada da percorrere �portare avanti il progetto di Ospedale di Area Disagiata e per questo chiediamo :
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1)��� MANTENERE ATESSA NELLA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE ABRUZZO
2)��� IMMEDIATA E COMPLETA ATTUAZIONE ALLE DELIBERE DELLA ASL CHE, SU DISPOSIZIONE DELLA REGIONE, PREVEDONO IL RICONOSCIMENTO DI “OSPEDALE DI AREA DISAGIATA”
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Pur comprendendo tutte le difficolt� relative alla mancanza di alcuni ruoli fondamentali come quello del direttore generale della Asl, vorremmo capire quelle che sono le reali intenzioni della giunta regionale attuale sul futuro del nosocomio di Atessa, ed � per questo che chiediamo un incontro urgente al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
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Atessa 30 maggio 2019
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IL COMITATO
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Portavoce : Vincenzo D'Amario