28/12/2019
IL GIOCO DELL’ACQUA NON PUO’ CONTINUARE!!�������������������������������������������������������
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Che Possa accadere un imprevisto � del tutto normale, soprattutto nella gestione di approvvigionamenti idrici di una vasta zona. Ma l’imprevisto di questa vasta zona , che va da Fara ad Atessa, da Vasto a Lanciano ed oltre, continua a ripetersi costantemente, LASCIANDO PRESAGIRE UNA PROSSIMA ESTATE ASSETATA.
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E’ vero, ci troviamo di fronte ad una rete idrica degli anni 70,� che necessita di continue manutenzioni e soprattutto riparazioni improvvise. Per� � anche vero che questo problema �si dovrebbe risolvere definitivamente, �anzich� mettere continuamente "pezze" per coprire il danno, creando continui e ripetuti disagi alla popolazione che paga profumatamente il servizio. E Ci� indipendentemente dall’attivismo degli operai e dei tecnici della SASI, la cui professionalit� viene assolutamente apprezzata.
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Abbiamo appreso che per �guarire occorre �por mano ad un portafoglio e �sborsare almeno 35 milioni di euro. E’, per�,� azione necessaria, indispensabile, emergenziale e risolutiva. Quindi imprescindibile!
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Non possiamo continuare a ricostruire i ponti che essi crollano, n� tanto meno chiudere le autostrade per mancata manutenzione. Le reti dell’acquedotto andavano monitorate in ogni momento e gli interventi dovevano essere sempre e comunque preventivi. Non � possibile – infatti – arrivare ad oggi e nascondersi dietro l’emergenza della vetust� delle linee. Queste dovevano essere continuamente aggiornate, sostituite� man mano, nel tempo, e senza creare maggior danno alle popolazioni.
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Nel bel mezzo delle festivit�, dalle ore 14:00 del 26 dicembre, alle ore 20:00 del 27 dicembre, c’� stato un blak out acquifero da cui Atessa deve ancora riprendersi:�� le scorte sono finite nel primo pomeriggio quando si aspettava il ritorno del liquido, i� ristoranti non hanno potuto lavare i piatti e cucinare, i bar non hanno potuto fare caff�, nelle case l’autoclave aveva esaurito la sua riserva, le caldaie non potevano �partire �perch�, in assenza di acqua da tirare, si guasterebbero.
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Per non parlare, poi, dell’inverosimile, vale a dire che l’acqua nella zona industriale � tornata a scorrere la mattina del 28 dicembre, alle ore 9.00 !!!
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Che dire ancora?
Forse� � arrivata l’ora che si ricorra alla DEFINITIVA soluzione del problema, allontanandosi dalla mentalit� meridionale che tanto si identifica negli acquedotti siciliani ( non per colpa della gente).
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La popolazione � stanca di tutto questo. E noi siamo dalla sua parte!�������������������������
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