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18/02/2020

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
'L'onere della prova � di chi governa, non il contrario', torna ad infiammarsi lo scontro tra il Consigliere Fioriti e la Giunta Borrelli

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mites 1802201

L’ONERE DELLA PROVA E’ A CARICO DI CHI GOVERNA, NON IL CONTRARIO.

fioriti carmine 180220Chi governa una citt� ha l’obbligo di fare i fatti. Chi sta all’opposizione ha l’obbligo di evidenziare le anomalie, le brutture, le contraddizioni. Non spetta sicuramente a me o ai colleghi dell’opposizione fare i fatti. I fatti noi li facciamo contestando quel che fate, anche se � terribilmente difficile perch� di fatti non� se ne vedono…nonostante indubbi sforzi giornalistici. Va detto che questo non riguarda quell’assessorato che si muove e che dimostra buona volont� nel fare.

Se, poi, la si vuol dire tutta, all’inizio del mandato sono stati compiuti passi nella direzione di collaborare e cercare di fare qualcosa per il bene del Paese. Ma tutto � stato vano poich� non avete voluto alcun apporto , considerandolo di parte e fuori dalla Vostra logica che tuttora non si riesce a capire qual �.

borrelli 180220Semmai dovesse succedere, comunque, che si avveri qualcosa di positivo e che porti risultati ottimali alla citt� ed alla sua gente, allora avr� parole di gratitudine e di “vita eterna”. Ma sino a quando l’asticella dei fatti reali, originali, efficaci e risolutivi posti in essere dall’Amministrazione continua ad essere nella zona rossa, non mi si e non ci si pu� chiedere di farvi i monumenti alla villa comunale.

Anche sull’ultima uscita, dedicata al “recupero del centro storico”, avremmo parecchio da dire e la diremo con apposito capitolo, pur adottando termini da bar perch� l� c’� veramente qualche persona, dopo l’operazione “serrande abbassate”. �Qui ci limitiamo a dire che � gi� nata vecchia, Roccascalegna docet! �Aggiungendo soltanto una nota di rammarico perch� sul posto abbiamo dei cervelli che, in tema di recupero, �andrebbero sfruttati �poich� professionisti rilevanti in materia di ingegneria, architettura, geologia e giovani; s� giovani che andrebbero coinvolti� in una politica giovanile finalizzata anche a far rivivere il centro storico.

Mi � d’obbligo, poi, ringraziarvi dell’attenzione che mi state dedicando e Ringrazio soprattutto �di cuore “la portavoce” del sig. Sindaco di Atessa nonch� la locale sezione PD, �per avermi riportato indietro nel tempo, facendomi rivivere gli anni spensierati della giovinezza, �quando �la lotta politica era vera, pur �aspra ma con �rispetto reciproco, trattando problemi seri con il coinvolgimento ideale e concreto dei coetanei e della giovent� atessana che si appassionava alla politica, la praticava concretamente, �tenendo lontano qualsiasi istinto allucinogeno proveniente dall’uso ed abuso da alcol e da altre schifezze� che non nomino per evidenti ragioni…giudiziarie.

Grazie. Grazie davvero per avermi riportato alla mente quel periodo, nel quale il corso di Atessa brulicava di gente e di attivit�, le scuole erano lungo il corso principale, l’Ate Tixa in serie D, l’ospedale� in piazza e ci si preparava al �trasloco nel nuovo sito, ben sapendo che anche il vecchio avrebbe continuato a funzionare.

Che tempi! Impossibile che ritornino? Difficile s�, ma almeno qualche pur minimo tentativo nella direzione giusta andrebbe pure compiuto.

Eddai, or su dunque, Signor Sindaco, ci provi, ma veramente!!!

Tornando ai miei ardori �giovanili, non ho nulla da rimproverarmi, anche perch� non abbiamo mai percorso la strada dell’odio e del razzismo. Cito al riguardo le parole di Giorgio Almirante che soleva dire:” non fate cose per le quali gli avversari possano dire che siete dei fascisti,� come loro intendono. Pertanto emarginate gli estremismi interni perch� �servono a tacciarvi brutalmente� di essere fascisti”.

Ma, al di l� di quanto affermato da un galantuomo, tengo a chiarire che la mia visione del fascismo e della politica di allora era ed e ‘ confacente con quella bene rappresentata da �Indro Montanelli, che mi onoro di aver conosciuto e di aver con lui contribuito, pur se minimamente, all’affermazione del controcorrente, in periodi difficili per il paese e per la gente che, allora, non riusciva ad uscire di casa per paura delle Brigate rosse.

Pertanto, assolutamente lungi da me qualsiasi tentativo di strumentalizzare L’Anpi che, peraltro , nel documento in riferimento ha sollecitato alcuni progetti non solo condivisibili, ma pienamente confacenti ed identici al programma presentato dal mio gruppo; programma dal quale si evince come in pi� occasioni l’Amministrazione si � dissetata per cercare qualche idea fuori dal comune ( di questo s� che potremmo fare l’elenco, n.d.r.)

Nessun preconcetto, quindi, �verso i partigiani , nei confronti dei quali mi si pu� solo accusare di avere pi� simpatie per i gruppi di “ Giustizia e Libert�’” che non per i “garibaldini”, ma non credo di essere per questo settario .

Poi , mi permetto di affermare a mero titolo personale, che ��se l’ANPI si �chiamasse in altro modo, pur perseguendo gli stessi scopi, si avrebbe sicuramente un messaggio di pace che davvero mira a chiudere, per sempre, �il dopoguerra poich� , come hanno pi� volte dimostrato documenti e testimonianze, anche “i vincitori” non sono immuni dall’aver commesso crimini orrendi .

Se ho usato il termine podest� e’ solo perch� l’Anpi aveva cos� rappresentato la figura del sindaco dei nostri giorni ( “”Purtroppo.. in base alla legge 81/93 ….� stata eliminata la rappresentanza e, quindi, il popolo, quando � chiamato al voto, elegge i suoi rappresentanti ma anche direttamente il sindaco, con questo sistema si � svuotato il potere del Consiglio comunale e, quindi, dei rappresentanti eletti dal popolo, eccetto quello del sindaco……I consiglieri comunali, i rappresentanti del popolo, con la forma di governo a prevalenza dell’esecutivo, hanno perso la loro funzione di amministratori e di gestione della cosa pubblica e assunto il mero compito di controllo. In una parola, la figura dell’odierno sindaco somiglia molto pi� a quella del vecchio podest� fascista che al primus inter pares, quale era il sindaco con la vecchia legge.””) .

Tutto qui . Poi se devo aggiungere che condivido la considerazione, � presto fatto. In Atessa, infatti, grazie alla normativa citata dall’Anpi, �la opposizione ha maggiori numeri rispetto alla maggioranza . La prima � maggioranza assoluta, ma �governa la maggioranza relativa.

Sicuramente questa situazione non e’ democratica. Lo dice l’Anpi e lo diciamo noi.

Infine, se cito ogni tanto l’ex assessore alla Sanit� Paolucci, lo faccio perch� mi ha fortemente deluso irreparabilmente, dopo aver avuto fiducia in lui, come manifestamente documentato.� Egli aveva il dovere, perch� poteva farlo, di farci avere l’ospedale promesso. Ha fatto parecchio, fermandosi strumentalmente ad un passo dal risultato finale per evidenti strategie elettorali che tutti conoscono . Ecco perch� non riesco a tenermi sulla questione dell’ospedale, rigettando al mittente le accuse di aver gettato la maschera. Quale maschera? Ho sempre detto e ribadito la mia posizione a favore dell’ospedale di zona disagiata, cos� come ho sempre rappresentato il pericolo di un contenitore vuoto al pari di quanto successo altrove.

Quindi, cara Amministrazione, nel gioco o nello svolgimento serio dei compiti di maggioranza ed opposizione, Voi fate i fatti ed io ho il dovere anche di contestarli. Per� datemi la possibilit�.

��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Carmine Fioriti

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