18/04/2020
Comunicato di Liberatessa: ‘Atessa non sia nemica di s� stessa e del territorio’
Grazie ai Sindaci del Sangro-Aventino per la loro lucida analisi riportata sui vari organi di stampa, sperando che queste parole possano far capire a qualcuno in particolare che chi rappresenta un’istituzione deve purtroppo togliersi la casacca della faziosit�, deve svestire la comoda maglietta da “ultras” e non pu� condividere, facendo di fatto proprie e dell’intera comunit�, le ingiurie e le offese che una piccola parte estremista, che certamente non rappresenta il “lato sano” di Atessa, insinua.
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Sia ben chiaro: tutti vogliamo il bene dell’Ospedale di Atessa e degli altri Ospedali del comprensorio, di cui di questi tempi stiamo comprendendo pi� che mai l’importanza strategica, come giustamente sottolineavano i Sindaci, ma sono le modalit� d’azione che spesso non condividiamo. In particolare, non condividiamo le modalit� diffamatorie e “politicizzate” di chi, violentando il richiamo all’ “unit�”, gioca una partita subdola “contro qualcuno” e non a “favore di qualcosa”, usando come scudo “kamikaze” persone, associazioni e comitati.
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Noi preferiamo i fatti, concretizzati dietro le quinte e lontano dai social tanto cari a qualcuno da renderlo pi� simile ad “influencer” che ad un amministratore. Preferiamo le proposte concrete agli “spot” da prima pagina. Preferiamo pensare al futuro del nostro Ospedale con un progetto che possa guardare lontano e pi� in grande, molto pi� in l� dei campanilismi, provando a fare la “politica” nel senso pi� alto del termine, quella di cui da tempo sentiamo la mancanza, quella che decenni fa ha portato alla faticosa edificazione del nostro presidio ospedaliero e della realt� industriale del Sangro.
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L’Ospedale di Atessa che, nel corso degli ultimi anni � stato notevolmente ridimensionato, � tornato al centro dell’attenzione dell’intera provincia, ospita personale e pazienti provenienti anche da altre province ed � stato l’oggetto di investimenti pubblici mai verificatisi in precedenza. Ed � questo l’unico dato certo, tutto il resto � propaganda, distruttiva e mai costruttiva, smentita dalla nuova, chiara ed inequivocabile scritta “PRESIDIO OSPEDALIERO” che campeggia all’ingresso del San Camillo e dalla nuova TAC, tecnologicamente avanzata, che sancisce definitivamente la presenza di un futuro per la nostra realt� ospedaliera.
Allo stesso tempo siamo convinti che questo sia solo un punto di partenza e che ancora tanto e meglio si pu� e si deve fare. Ma per farlo non possiamo rinunciare all’unit� del territorio, non possiamo permettere che qualcuno isoli Atessa, rendendola di fatto nemica non solo di s� stessa ma anche degli altri paesi vicini, privandola del sostegno fondamentale di quella corona di paesi di cui la Val di Sangro � costituita. Oggi pi� che mai serve il sostegno di tutti ed il gesto dei Sindaci del territorio � un gesto signorile, delicato, garbato ma al tempo stesso un messaggio forte, un richiamo importante al senso di responsabilit�, un “urlo gentile” da un primo cittadino ad un altro, che dovrebbe prendere le distanze dalle stupidit� che sono state pronunciate, per ristabilire un clima sereno.
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Continueremo a lavorare per il bene di Atessa e del suo Ospedale, senza scadere in pericolosi estremismi, in strumentali ricostruzioni ed attacchi “ad personam”, che hanno tanto animato gli ultimi giorni.
“Nessuno si salva da solo” e solo parlando come un’unica voce dell’intero territorio della Val di Sangro� possiamo vincere anche questa sfida, che non pu� essere una battaglia di politica spicciola, ma � una partita molto pi� importante, in cui c’� in gioco davvero troppo per permettere a qualcuno di fare solo tifo da stadio.
Liberatessa