19/04/2020
Uniti per Atessa al centrodestra: "mistificatori di ieri e di oggi"
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Se fossimo in vena di rispondere nello stesso modo subdolo al centrodestra atessano, potremmo dire: "S�, � vero, in tempo di Coronavirus non ci si salva da soli, ma forse solo i pi� furbi pensano di salvarsi". Non ci venissero a fare la morale, agissero per il bene di Atessa sollecitando la Regione, che se non sbagliamo ha i loro stessi colori.�
Un alto dirigente ASL aveva negato proprio ai portavoce della destra nostrana che l’endoscopia di Atessa sarebbe stata trasferita altrove. Quando sono stati sbugiardati da documenti ufficiali non hanno avuto nemmeno l’onest� intellettuale di ammettere di aver sbagliato.�
La dirigenza Asl, prendendo anche a pretesto il documento di alcuni sindaci, � uscita allo scoperto ed ha certificato, in modo inoppugnabile, il trasferimento di quelle apparecchiature. L’interesse di qualcuno a scapito di un altro pezzo del territorio, non pu� e non deve alimentare attriti inutili. Non possiamo, per�, nemmeno far finta di niente e non osservare che quella decisione aziendale � stata accompagnata da una serie di azioni mistificatorie e dal rilancio di un vecchio dibattito, che ora serve solo a deviare l’attenzione dalla drammaticit� del presente e dalle furbizie di chi vuole approfittarsene.�
Noi abbiamo sempre detto che partecipiamo volentieri alla discussione su un grande Ospedale di comprensorio, che riunisca tutto il territorio, dal Sangro Aventino alla Frentania, al Vastese, ma sappiamo che questa � una chimera. E' uno stratagemma gi� usato, tra il 2011 e il 2013, allorch� era imperante il centrodestra, sia alla Ragione che al Comune di Atessa, e veniva progressivamente smantellato l’ospedale "San Camillo de Lellis". Anche allora ci fu qualche entusiasta esponente locale di LiberAtessa e dintorni che si affann� a spiegare l’utilit� di un grande Ospedale frentano-vastese-sangro-aventino. Peccato che questa idea non ha mai avuto, nei decenni passati, �le gambe per camminare per i campanilismi (i veri e grandi campanilismi) che non hanno mai permesso che ci� avvenisse. Proseguite pure nelle chiacchiere; fin da ora diamo la nostra adesione a declassare il presidio ospedaliero di Atessa in PTA, quando sar� pronto, aperto e funzionante il "megaospedale" territoriale.�
Adesso restiamo a fianco di quei cittadini che, con onest� e coerenza, si battono per difendere il "San Camillo" contro gli imbrogli e le menzogne del passato e del presente.�