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17/04/2021

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Il Sindaco di Atessa: 'Ringraziamo la commissione di vigilanza regionale per l'audizione e ora dateci garanzie sul futuro dell'ospedale del nostro territorio'

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IL SINDACO di ATESSA: "Ringraziamo la commissione di vigilanza regionale per l'audizione e ora dateci garanzie sul futuro dell'ospedale del nostro territorio".

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Ringrazio -esordisce il sindaco, Giulio Borrelli- la Commissione di Vigilanza regionale, e il presidente Smargiassi, per avere dedicato la seduta di gioved� 15 aprile all’Ospedale di Atessa. � emerso chiaramente, in quella sede, che non pu� essere pi� negato il percorso per il riconoscimento al "San Camillo de Lellis" di nosocomio al servizio di un'area disagiata, tracciato dalla nostra Amministrazione, fin dal suo insediamento, e sancito ormai -come ricordato dall'assessore Ver�- da due delibere di Giunta regionale: una dell’ottobre 2018, l’altra del novembre 2019. Il Comune di Atessa ha contribuito, nel 2018, con la Giunta D'Alfonso, al lavoro dell'Agenzia Sanitaria Regionale e della Asl dell'epoca, che hanno sostanziato quell'atto deliberativo con dati epidemiologici, orografici e economici inoppugnabili. Affermare ancora -come fa Febbo- che � stato tutto concretamente avviato nel 2019 (Giunta Marsilio) non corrisponde al vero ed � una ricerca affannosa di attribuzione di meriti che non ci interessa.

borrelli-ospedale 2 170421

�Cos� come non � pi� ammissibile -aggiunge il sindaco- che molti dei servizi e ambulatori del DSB, trasferiti altrove pi� di un anno fa, non siano stati riportati �al loro posto. Non possiamo aspettare la fine della pandemia per riavere indietro il Distretto Sanitario di Base. Tra l'altro, sono oggi distinti, all'interno della struttura, i percorsi Covid da quelli non Covid.

����������� Atessa, utilizzata da oltre un anno per l'assistenza a pazienti Covid,� ha beneficiato, in seguito alla pandemia, di cospicui finanziamenti, privati e statali, �per l’acquisto di attrezzature sanitarie e per lavori soprattutto impiantistici. Bisogna ora guardare oltre e organizzare realmente la struttura ospedaliera, che preveda un vero pronto soccorso H 24, con possibilit� di ricoveri, un'area medica e un'area chirurgica per interventi programmati multidisciplinari.

����������� Abbiamo bisogno -conclude Borrelli- di atti di programmazione certi, delibere di Giunta e di Consiglio regionali, che definiscano chiaramente l'identit� e il futuro del ”San Camillo De Lellis”. Non possiamo pi� affidarci ad atti aziendali contradditori, che una volta ci considerano ospedale e la volta successiva ci retrocedano a PTA. E, quando si parla di vaccini, anche qualcosa di meno di un presidio territoriale, dal momento che le dosi disponibili non vengono distribuite equamente a confronto con altri PTA e sono somministrate molto a rilento.

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