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04/12/2013

Inserito da Rocco | 0 commenti
La sinistra atessana cambia volto: il MAU perde i pezzi e il PD vuole riacquistare la propria identit�

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La sinistra atessana cambia volto: il MAU perde i pezzi e il PD vuole riacquistare la propria identit�

pd 041213Se in queste ultime settimane il mondo della sinistra � interessato alle primarie del prossimo 8 dicembre, che potrebbero teoricamente decretare la fine del governo delle “larghe intese”,una riflessione va fatta anche a livello locale, in previsione delle prossime scadenze elettorali. In particolare, senza presunzione, vogliamo analizzare quello che da diversi mesi sta maturando all’interno dell’area progressista atessana, con un vero e proprio tsunami che ha di fatto cambiato radicalmente gli scenari rispetto a quanto invece si era delineato nel maggio 2012, con le comunali che hanno riproposto la coalizione del riconfermato sindaco Cicchitti alla guida amministrativa del Comune fino al 2017. �All’epoca, la creazione del Movimento per Atessa Unita, guidata da un volto storico della televisione pubblica come l’ex direttore del TG 1 Giulio Borrelli, aveva generato inizialmente grande entusiasmo nell’area progressista, che aveva voglia di cambiamento e pregustava una vittoria pressoch� scontata, con un modo apparentemente nuovo di fare politica, che personalmente contestai dall’inizio. Secondo il mio modesto giudizio la politica non pu� essere solo demagogia e populismo, e il ruolo mau 041213dei partiti, se svolto nella maniera giusta, � fondamentale anche per scongiurare derive estremiste. Fatto sta che molti iscritti al Partito Democratico aderirono a questo nuovo movimento, pur mantenendo al tempo stesso la tessera del PD (altra cosa assurda, dal mio punto di vista), svuotando di fatto il partito, ridotto a semplice guscio vuoto. Si ricorderanno all’epoca le denunce dell’ala minoritaria del PD atessano (Nicola Tinaro, Angelo Staniscia, Eleonora Maiolo e tanti altri) che non si riconobbero nella maggioranza del partito, confluita silenziosamente nel MAU. Di certo, il ruolo ambiguo della segretaria provinciale, che non ha mai preso una posizione chiara e netta sulla vicenda, ha contribuito a generare confusione anche nell’elettorato, e la campagna elettorale, ,iniziata sotto� i migliori auspici ma degenerata man mano con il� passare dei giorni, ha portato all’inevitabile sconfitta. A posteriori, ragionando a sinistra, va indubbiamente rivalutata la presa di posizione dei dissidenti dell’epoca, borrelli 041213che probabilmente hanno svolto un ruolo determinante per decretare la sconfitta elettorale del MAU, ma che di certo, dal loro punto di vista non avevano torto nel denunciare la scomparsa dell’identit� di un partito che di fatto, per la prima volta dal dopoguerra, � assente dal Consiglio Comunale. Non credo di poter essere smentito, visto che ci sono dichiarazioni ufficiali al riguardo, ma gli attuali consiglieri comunali di minoranza non sono attualmente iscritti al PD, e lo stesso Tito Antonini, che si era candidato a sindaco con questo partito nella scorsa minoranza atessa 041213legislatura, non ha rinnovato la tessera. A un anno e mezzo dalle elezioni comunali, lo scenario politico atessano � completamente diverso, come vedremo. Tralasciando per il momento l’incognita grillina, che potrebbe riservare grosse sorprese ma che al momento non � ancora uscita allo scoperto, il dato pi� evidente che balza agli occhi � la profonda emorragia di adesioni che il MAU sta avendo soprattutto antonini 041213da parte degli aderenti della prima ora, i quali, evidentemente, non credono pi� nello spirito iniziale del movimento, e stanno tornando speditamente verso le posizioni iniziali (PD). Tanti, sono infatti, i nomi di spicco che hanno di fatto abbandonato il Movimento, tornando a dare anima ad un corpo vuoto, quello del PD atessano, che vuole tornare ai fasti di un tempo e che per farlo deve riconquistare la fiducia del proprio elettorato proponendo volti nuovi, non legati al vecchio modo di fare politica. Volendo fare nomi, e non soltanto delle illazioni, ricordiamo che dal MAU � fuoriuscito da tempo Fantasia (le ultime voci lo danno molto vicino ai renziani, con i quali potrebbe candidarsi alle prossime regionali) e sono tornati al PD il neo-segretario cittadino Andrea di cola 041213Di Cola (che nei prossimi giorni vi proporremo con una sua intervista sul tema), l’ex componente del direttivo Michael Lusi (coordinatore del movimento che sostiene Matteo Renzi alle primarie), i candidati alle scorse comunali Luciana Farina, Michele Del Vecchio, Concetta Menna e Federica Cinalli. Le ultime due della lista, in realt�, non erano mai state iscritte al PD ma vi hanno aderito di recente abbandonando di fatto il Movimento. La domanda finale sorge spontanea. Quale sar� il futuro del MAU e quali saranno le prossime mosse del suo leader Giulio Borrelli? Nei prossimi giorni lo chiederemo al diretto interesato.

Antonio Calabrese

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