05/09/2014
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che i Senatori Emeriti Enrico Graziani e Angelo Staniscia hanno inviato alle istituzioni politiche �regionali sulla spinosa questione del riordino sanitario regionale:
Al Presidente della Giunta Regione Abruzzo
Luciano D’Alfonso
Palazzo I. Silone, via L. da Vinci - 67100, L’Aquila
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All’Assessore alla Sanit� Regione Abruzzo
Silvio Paolucci
Via Conte di Ruvo 74 - 65127, Pescara
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Al Capogruppo PD Regione Abruzzo
Sandro Mariani
Gruppo PD - Via M. Jacobucci 4 - 67100, L’Aquila
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Al Sottosegretario alla Presidenza Regione Abruzzo
Camillo D’Alessandro
Piazza Unione - 65127, Pescara
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Ai Sindaci del Sangro e del Vastese
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La probabile suddivisione del territorio regionale in due aree vaste (Chieti-Pescara e L’Aquila-Teramo) e l’accordo Stato-Regioni sulla sanit� – il cosiddetto Patto per la Salute – introducono per le strutture ospedaliere l’adozione obbligatoria di standard in base alla popolazione assistita e stabiliscono che in Abruzzo ci debbono essere solo due ospedali di elevata qualit�.
Si fa, in proposito, presente che l’Abruzzo – che conta circa �1.350.000 abitanti ed � caratterizzato da un territorio molto vasto e accidentato – ha �una distribuzione irrazionale dei servizi sanitari. Eccone un esempio: nell’area Chieti-Pescara sono presenti due grandi presidi sanitari ubicati a meno di 15 km di distanza l’uno dall’altro con numerose duplicazioni di reparti; nella vasta area che va dalla Valle del Sangro (compresa la citt� di Lanciano) al Vastese – area che conta circa 220 mila abitanti e che ospita la pi� importante area industriale dell’Abruzzo e del Mezzogiorno – manca un grande ospedale dotato di specializzazioni di qualit� e di servizi essenziali come l’emodinamica (mancanza lamentata tempo fa, in un articolo pubblicato su il Centro, anche dall’on. Maria Amato che faceva riferimento all’ospedale di Vasto) e di una efficiente “stroke unit”.
Va sottolineato che l’emodinamica � una struttura indispensabile per salvare la vita di chi viene colto da infarto – � noto che la tempestivit� di un adeguato intervento � un fattore decisivo per la salvezza del paziente e che la “stroke unit” serve per la cura in urgenza degli ictus. Sono numerosi coloro che, abitando nella detta area (che � la pi� penalizzata della regione dal punto di vista del servizio sanitario), hanno perso la vita o sono rimasti gravemente menomati per eventi vascolari, in seguito a interventi tardivi e inadeguati.
La difesa campanilistica di piccoli e medi ospedali fatiscenti e di fatto privi di alte specialit� ha, finora, impedito una distribuzione razionale delle strutture ospedaliere nella nostra regione. Qualche giorno fa l’assessore regionale alla sanit� Silvio Paolucci al telegiornale regionale della RAI ha dichiarato che si � in fase di programmazione. Nell’ambito di questa nuova pianificazione ospedaliera rivendichiamo una struttura dotata delle indicate specializzazioni che serva l’area del Sangro (comprensiva della citt� di Lanciano) e quella del Vastese.
In futuro, in presenza di un adeguato ed efficiente sistema che risponda all’Emergenza Urgenza, si potrebbe anche pensare di concentrare servizi di alta specializzazione solo in quei centri ospedalieri in cui il volume di prestazioni assicuri una maggiore qualit� e sicurezza clinica. La nuova struttura che si propone, costruita con criteri moderni e razionali, risulterebbe pi� sicura, anche da un punto di vista sismico, e abbatterebbe di molto i costi di manutenzione e di funzionamento. Essa dovrebbe raccordarsi con quelle presenti sul territorio – ospedali di Casoli, Atessa e Gissi – che dovrebbero essere riconvertite in strutture per il primo intervento, per la lungodegenza, per la �riabilitazione e per poliambulatori qualificati. Ove ne ricorressero le condizioni una di esse potrebbe essere individuata anche come ospedale di base.
Se non si sceglie di andare in questa direzione la struttura sanitaria dell’Abruzzo meridionale diverr� sempre pi� marginale e anche i presidi di Lanciano e Vasto diverranno fra qualche anno dei semplici ospedali di base. Per il periodo che inevitabilmente intercorrer� tra l’oggi e la realizzazione ed entrata in funzione della nuova struttura � necessario che si assicuri la funzionalit� dell’esistente e che si predispongano i mezzi necessari (ambulanze, elicotteri) per il trasporto dei pazienti che hanno bisogno di cure urgenti dai centri minori alle strutture adeguate.
Su questa proposta concordava pienamente in passato anche l’ANAAO (il pi� grande sindacato dei medici). In Italia �, purtroppo, spesso accaduto che quando � stata avanzata una proposta giusta dettata da logica e buon senso, essa venisse affossata per il prevalere di interessi particolari.
Se il nuovo governo regionale vuole affermare una modernit� non di facciata, faccia propria questa proposta e programmi il servizio sanitario �in questo senso. Sar� nostra cura promuovere la proposta che stiamo avanzando tra i sindaci dell’area interessata e chiederne l’adesione.
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Paglieta-Atessa, l� ..........................................
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Senatori �Enrico Graziani e� Angelo Staniscia��
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