25/11/2021
NUOVO NOME, STESSO ATTACCAMENTO AI TERRITORI:
ECCO BCC ABRUZZI E MOLISE, BANCA FORTE E GENTILE
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L’assemblea dei soci ha approvato il nuovo nome che esprime la dimensione interregionale della pi� antica banca delle due regioni. Pachioli e Di Marco: “Siamo cresciuti, cresceremo ancora di pi�”
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Atessa (Ch), 24 novembre 2021 - Era Bcc Sangro Teatina, oggi �Bcc Abruzzi e Molise. La pi� antica banca delle due regioni,�fondata da Don Epimenio Giannico nel lontano 1903 ad Atessa, sede centrale della banca, � cresciuta insieme a imprese, famiglie e comunit�, e ora anche il nome esprime appieno questa dimensione interregionale. Il cambio � stato approvato mercoled� 24 novembre dall’assemblea straordinaria dei soci�tenutasi tramite il rappresentante designato al fine di ridurre i rischi connessi all’emergenza sanitaria in corso.
Ma per un nome che cambia, rimangono intatte la determinazione e la passione per le persone che da sempre caratterizzano una banca forte e gentile: di fatto,�in queste due regioni Bcc Abruzzi e Molise � la vera e propria banca del territorio gi� dal 1998, quando la Bcc di Atessa inglob� la Bcc di Castiglione Messer Marino, che port� in dote la filiale di Agnone, e ancora di pi� dal 2010, quando ci fu la fusione per incorporazione della Bcc del Molise, che port� in dote le filiali di Termoli, Guglionesi, San Martino in Pensilis e Bagnoli del Trigno. Due regioni dove progressivamente sono scomparsi quasi tutti i protagonisti del credito locale con la conseguente chiusura di filiali, e in cui Bcc Abruzzi e Molise � l’unica banca aderente al�gruppo Cassa Centrale Banca�– Credito Cooperativo Italiano,�il primo gruppo bancario italiano per solidit� patrimoniale, con un Cet1 al 21,5, ben oltre quello dei pi� blasonati gruppi bancari nazionali.
“La ragione di questo cambiamento – spiegano�Vincenzo Pachioli e Fabrizio Di Marco, rispettivamente presidente e direttore generale della Bcc Abruzzi e Molise – � perch� siamo cresciuti. La nostra banca, che ha visto la luce in un’epoca storica quando l’Abruzzo si chiamava ancora Abruzzi, non solo ha affrontato guerre mondiali, avversit� e crisi globali, ma ha saputo addirittura espandersi sapientemente, valicando i confini regionali, in termini di filiali, clienti, soci. Tutto questo � stato possibile proprio per l’attaccamento al territorio: abbiamo un nuovo nome, siamo diventati grandi, ma alla fine siamo sempre noi, una banca che da quasi centoventi anni sa essere forte perch� capace di reinvestire sul territorio il 95 per cento di quello che raccoglie, rimanendo pur sempre gentile con persone, famiglie e imprese, com’� nel suo dna. Una banca che non si � mai chiusa ma, anzi, ha saputo sempre aprirsi e rinnovarsi su tutti i fronti”.
Solide radici, quindi, e sguardo rivolto al domani: “In forza di questo attaccamento – aggiungono - siamo sempre stati capaci di guardare al domani e abbiamo la modernit� nel sangue: le nostre filiali sono tecnologicamente avanzate, abbiamo sviluppato servizi d’avanguardia, il nostro home banking � la quint’essenza della modernit�, ma a differenza di altre banche online, dietro tutto questo ci sono persone sempre pronte ad accogliere clienti e soci. In altri termini, ci piace l’intelligenza delle persone che prevale sull’intelligenza artificiale, per questo siamo orgogliosamente una banca smart. Ed � proprio ci� che ci contraddistingue”.
E non finisce qui: “Continueremo sempre di pi� a sviluppare la nostra presenza sul territorio, all’insegna della sostenibilit� e della responsabilit�. Il cambio di nome, quindi, ci spinge a fare ancora di pi� e meglio. Se abbiamo fatto quello che siamo riusciti a fare finora, possiamo farlo ancora meglio e pi� di prima. Ne siamo certi e lo ribadiamo a chiare lettere: la miglior difesa non � l’attacco ma l’attaccamento al territorio”.
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