09/05/2019
Il seminario , che si � tenuto mercoled� 8 maggio �a L’Aquila presso la Facolt� di Ingegneria, coordinato dal corso di Storia dell’Architettura 2� (prof Montuori) in collaborazione con il �DICEAA, il Dottorato di Ricerca �e il corso di Storia dell’Architettura 1 (prof Ciranna), nasce su iniziativa dell’ingegner Vincenzo Di Florio� di Atessa.
L’ iniziativa sotto forma di special lecture, in realt� sar� una lezione “magistrale” su un grosso esponente dell’architettura contemporanea�� attraverso la quale sar� possibile apprezzare� le opere realizzate� da Robert Venturi, il suo rapporto con la storia dell’arte e dell’architettura italiane, i suoi studi e le sue ricerche giovanili viste in relazione ai suoi viaggi in Italia e alle sue origini abruzzesi; infatti Robert Charles Venturi, chiamato semplicemente Bob, nasce a Filadelfia il 25 giugno 1925� da una famiglia di origine atessana: suo padre, Roberto Carlo Alfredo, era nato il 15 novembre 1880 in Atessa da Domenico, in una piccola abitazione in via Salita Castello, strada �di ingresso� al quartiere storico di Santa Croce.��
Morto nel settembre scorso a Filadelfia, Venturi viene ricordato come padre della corrente post moderna,� unanimemente� riconosciuto come uno dei principali protagonisti dell’architettura nel secondo Novecento e� definito, dallo storico Vincent Scully, il pi�� grande architetto dopo Le Corbusier.
Inoltre, Rosa Sessa presenter� �alcune delle opere architettoniche pi� importanti di Venturi e Scott Brown – come ad esempio la Vanna Venturi House, la Guild House o la Fire Station #4-, sottolineando il modo in cui Venturi e Scott Brown (moglie e urbanista)� di Philadelphia interpretano i riferimenti italiani sia nelle loro pubblicazioni che nelle loro architetture.
Coautori di due veri e propri trattati di architettura moderna : Complessit� e contraddizione in architettura (1966) �e dell’ inatteso quanto sorprendente� Imparare da Las Vegas ( 1972� ).
Lo studio VSBA� ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: in particolare Venturi � stato insignito nel 1991 del premio Pritzker Price, il “nobel” dell’architettura, riconoscimento assegnato solo nel 2016 dopo un lunghissimo dibattito, anche alla moglie Denise Scott Brown.