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20/03/2020

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Accorciare la distanza della didattica: lettera aperta di un'insegnante atessana agli studenti, nell'epoca del coronavirus

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COMMENTA

fiap 200320

Accorciare la distanza della didattica�Lezioni sospese da giorni. Ma la didattica a distanza l’abbiamo attivata, subito.�Di sicuro, i ragazzi speravano in alcuni giorni di libert� e, invece, sono piovute, molto presto, in qualche�modo, le prime attivit� di esercitazione e ripasso. Il modo lo abbiamo trovato.��Poi, attivazione registro elettronico. Presto, prestissimo.��Ci organizziamo. Comunicazioni, mail, messaggi, telefonate… Non dimentichiamo nessuno. Arriviamo a�tutti. “Come si fa?” “Non riesco a collegarmi” “ Faccio provare mio figlio, prof” “Provo e riprovo…non mi�connetto”…��E’ faticoso, ma ci proviamo, ci ostiniamo e, a piccoli passi, si ricompatta la nostra comunit� scolastica.�Bene! Si parte…�Ogni mattina, un messaggio alle classi, per farmi sentire vicina. Oltre alle attivit� (s’intende).�Le audio-lezioni porteranno la mia voce da loro, oltre il muro.�Poi, un pomeriggio, appena attivata la funzione di restituzione compiti, controllo distrattamente il percorso�sul Registro elettronico, apro una cartella e trovo, inaspettatamente, i compiti dei miei alunni.�Scorro la barra dei nomi…scarico uno dopo l’altro i file…E apro i loro quaderni. Mi soffermo, io, docente di�lettere, a guardare pi� le grafie rispetto a quello che hanno scritto. Finalmente si abbatte quel muro. Le loro�grafie fanno capolino oltre lo schermo. Larghe e basse, tonde e ben marcate, alte e strette, gracili fino�all’inverosimile…titoli colorati, ombreggiati, sottolineati di arcobaleno . Grafie che parlano di loro.�Al mattino, il mio giro tra i banchi mi portava tra i loro lavori tutti uguali eppure tutti diversi.��Finalmente li ho di nuovo con me. Ci sono.��A sera, sono sfinita. Ma riscorro i loro lavori. Non sar� mai come essere a scuola, ma se loro ci sono e�rispondono agli stimoli, allora, forse, ce la possiamo fare. La nostra comunit� scolastica c’� e continua a�lavorare, pur tra tante difficolt�. Innegabili.�Vi abbraccio, ragazzi, anche se virtualmente. Ma vi abbraccio forte. Tutti.��Accorciamo la distanza di questa didattica.��20-3-2020�� � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � Prof.ssa Zulli Marcucci Giusi�

insegnamento a distanza 200320

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