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06/10/2014

Inserito da Rocco | 0 commenti
Regione: il centro destra critica i primi 100 giorni di D'Alfonso

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barducci 061014

Pescara, 6 ottobre – “Cento giorni di tasse, danni e propaganda”. Cos� l’opposizione di centrodestra (Forza Italia, Nuovo Centro Destra e Abruzzo Futuro) in Consiglio regionale ha definito i primi mesi del Governo regionale. “In 100 giorni – ha rilevato il Capogruppo di FI Lorenzo Sospiri – abbiamo assistito solo al tentativo di abrogare la legge per la riduzione del carico fiscale e all’introduzione dei ticket sulle prestazioni riabilitative. I fondi del Pain (Programmi Attuativi Interregionali) ai Comuni sono stati, invece, cancellati, quelli per il dissesto idrogeologico convogliati per la demolizione dell’ex Cofa di Pescara e sono stati bloccati i progetti per la cultura. Su altri temi importanti, come la petrolizzazione e la riduzione dei punti nascita, poi, D’Alfonso � rimasto drammaticamente in silenzio”. Per l’ex Presidente della Regione Gianni Chiodi (FI) “� comprensibile che in 100 giorni non possano essere portate a termine riforme epocali – ha sottolineato – ma il centrosinistra, oggi al governo regionale, non ha nemmeno cercato di abrogare i miei provvedimenti che, quando era all’opposizione, aveva fortemente criticato. Invece, non solo i nostri orientamenti, a esempio in materia sanitaria, sono stati confermati, ma addirittura sono stati adottati atti peggiorativi, come i ticket e la riduzione dei punti nascita, che noi ci eravamo rifiutati di introdurre. Su altre tematiche, poi, siamo rimasti agli annunci: dov’� finita la Asl unica regionale, dove sono i provvedimenti per la riduzione delle liste d’attesa che io avevo firmato e che il nuovo Governo non ha applicato? Invito anche a riflettere sulla vicenda dell’ex Cofa: la mia Giunta aveva raggiunto un accordo per l’alienazione del complesso a un valore di 13 milioni di euro. Oggi non solo quell’immobile non sar� venduto, ma dovremo anche sostenere i costi della sua demolizione, pari a un milione di euro. C’� stato solo un settore in cui D’Alfonso � andato veloce: quello delle modifiche normative per consentire la nomina di un direttore generale e di un sottosegretario alla presidenza”. Sull’agricoltura ha puntato l’accento il Consigliere Mauro Febbo (FI), secondo cui “in questo comparto la nuova Giunta regionale non ha fatto nulla – ha rimarcato – avevamo predisposto il piano di sviluppo rurale con fondi pari a oltre un miliardo e 100 milioni, ma questo programma, che avrebbe favorito investimenti privati per 350 milioni di euro, non � stato ancora presentato a Bruxelles. Senza considerare che nella brochure fatta stampare per documentare i primi 100 giorni di D’Alfonso si fa riferimento al bando per l’assegnazione di contributi ai giovani agricoltura, dimenticando che la relativa graduatoria � stata approvata da me lo scorso marzo”. Per il Consigliere Paolo Gatti (FI) un cambio di rotta D’Alfonso l’ha portato. “Non nei fatti per� – ha puntualizzato – ma in uno stile comunicativo con dei contenuti francamente imbarazzanti. Vengono indicati come risultati della Giunta l’ottenimento di fondi che sono erogati ogni anno e la ricostituzione del Cicas (il comitato per la gestione delle crisi aziendali, ndr) che � in funzione da sempre. E’ evidente, dunque, che il solco tra la narrazione e la realt� � sempre pi� profondo”. Sull’esclusione di alcune aree della regione dagli aiuti europei � intervenuto il Consigliere Emilio Iampieri (FI). “Abbiamo sentito parlare di provvedimenti a sostegno delle imprese – ha detto – ma l’unico atto in questo settore � stato la rimodulazione delle zone beneficiarie delle misure dell’Ue, da cui � stata esclusa la Marsica. Sar� un caso, forse, ma dopo questa notizia la storica cartiera Burgo di Avezzano ha deciso di chiudere”. Il Capogruppo di Ncd Giorgio D’Ignazio ha stigmatizzato i mancati interventi nella sanit�. “Penso – ha continuato – alla promessa di rivedere la rete delle guardie mediche e dell’emergenza, e al nodo delle residenze sanitarie assistite e delle case di riposo. La verit� � che si � pensato solo a gettare le basi per le nomine, senza preoccuparsi di colpire le classi pi� deboli della nostra societ�”. Mauro Di Dalmazio, Capogruppo di Abruzzo Futuro, ha parlato infine di interventi di “puro maquillage politico, in cui non c’� traccia n� del piano demaniale regionale, che il centrosinistra aveva annunciato di voler approvare subito dopo l’insediamento, n� dei provvedimenti attuativi sui fondi strutturali”.�

centrodestra 061014

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