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14/06/2013

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Gestione dei prati di pascolo: per l'assessore alle Politiche Agricole Mauro Febbo c'� la massima volont� ad affrontare il problema

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Prati pascolo, Febbo: C’� la massima volont� ad affrontare il problema

L’Assessore alle Politiche agricole concorda con le dichiarazioni di Nunzio Marcelli

mauro febbo 140613PESCARA - In seguito alle dichiarazioni di Nunzio Marcelli (Presidente Arpo), l’Assessore regionale alle Politiche agricole ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“La Regione Abruzzo si � posta il problema per quanto riguarda la gestione dei pascoli e questa problematica, segnalata da Nunzio Marcelli, verso le quali concordo pienamente, � stata oggetto di un’attenta analisi. La questione, sollevata anche da altri esponenti del mondo degli allevatori, come Marcelli ha evidenziato riguarda una materia di competenza comunitaria e per questo � soggetta ad un percorso complesso. Si � arrivati quindi ad una proposta mirata per dare una risposta efficace ad una esigenza sacrosanta. Nell’ambito del Disegno di legge di prossima approvazione da parte dalla Giunta � stato previsto un apposito articolo, il 41, dei quali � bene evidenziare alcuni passaggi. �

Il comma 8 recita infatti: i pascoli naturali sono gestiti secondo il principio della sostenibilit� e della conservazione; a tal fine, in assenza dei piani di cui agli articoli da 11 a 13 della presente legge i proprietari di pascoli utilizzati aventi estensione complessiva superiore ad ettari 100 sono tenuti a far redigere e sottoporre all’approvazione dell’Autorit� Forestale un apposito piano di utilizzazione e conservazione nel quale devono essere determinati, per lotti omogenei, il carico minimo e massimo ammissibile in U.B.A., i sistemi di pascolamento razionali da adottarsi nonch� la data di inizio e fine dell’utilizzazione.

Il comma 9: per i fini ed in assenza del Piano di utilizzazione di cui al comma 8 e per i pascoli utilizzati di estensione complessiva inferiore ad ettari 100 le Prescrizioni di Massima di cui all’articolo 4 determinano, in funzione dell’altimetria e della tipologia dei pascoli: a) il carico minimo e massimo; b) la data di inizio e fine del pascolamento; c) �il numero massimo di animali, distinti per specie, che possono essere utilmente condotti al pascolo dal singolo guardiano.

Il comma 10: le Prescrizioni di Massima di cui all’articolo 4 trovano applicazione anche nelle more della redazione ed approvazione dei Piani di cui al comma 8.

Il comma 11: i Piani di cui al comma 8 devono essere presentati per l’approvazione dell’Autorit� forestale entro e non oltre 24 mesi dall’entrata in vigore della presente legge, decorsi i quali per i pascoli sprovvisti di pianificazione � fatto divieto di utilizzazione.

In definitiva, il significato dei commi citati � che i pascoli vanno effettivamente utilizzati e in maniera razionale, e che quindi non ci possono essere speculazioni relative ad affitti o concessioni a quelli che non li utilizzano effettivamente. Detto ci�, qualora il pascolo sia effettuato nel rispetto delle prescrizioni tecniche, non � impedita la concessione anche a terzi provenienti da fuori regione.

Per quanto riguarda i prati pascolo di uso civico, la Regione Abruzzo, con Determinazioni dirigenziali, regolarmente pubblicate sul B.u.r.a., ai sensi dell'art. 16 della L.R. n. 25/88 ha autorizzato i Comuni (che ne hanno fatto esplicita richiesta) a concedere (annualmente) solo terreni pascolivi� a favore degli allevatori residenti ai fini della partecipazione ai bandi del P.S.R. Abruzzo 2007/2013 cautelandosi� affinch� anche gli allevatori che non volessero partecipare ai Bandi sopra richiamarti avessero superfici pascolive a sufficienza per il bestiame. A oggi, la Direzione Politiche agricole - Servizio Politiche forestali demanio civico ed armentizio della Regione Abruzzo - non ha autorizzato nessun Comune a concedere terre civiche pascolive a favore di consorzi o altri organismi provenienti dal nord o da altre localit� extra regionali, appunto per evitare accaparramenti di terreni per “frodare” la Comunit� Europea. Il Servizio competente ha ricevuto richiesta da parte dei Comuni ma a oggi non ha rilasciato nessuna autorizzazione e sta valutando� la problematica insorta ma comunque, per quanto di competenza della Regione, in sede di eventuale autorizzazione si provveder� ad inserire prescrizioni che dovrebbero scongiurare “la frode” alla Comunit� Europea.� E’ chiaro che occorre attivare tutti i soggetti ai quali spettano funzioni di controllo per verificare il rispetto delle norme, la regolarit� formale di tutta la documentazione per l’esercizio del pascolo, ivi compreso la custodia del bestiame e verificare il titolare effettivo della concessione rilasciata dal Comune”.

sangritana 140613

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