Sei in: PESCARA -> POLITICA
Inserito da Antonio Calabrese
Atessa: passeggiata sul s...
passeggiata.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio a 5 (Triangolare P...
MENINO-SANTEUSANIO 1.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Cupello: presentazione uf...
cupello nel cuore.jpg

30/10/2013

Inserito da Rocco | 0 commenti
Agroalimentare, Febbo: la Regione in prima linea contro frodi e truffe

Visto 1003 volte

COMMENTA

sangroservizi 301013

AGROALIMENTARE, FEBBO: LA REGIONE IN PRIMA LINEA CONTRO FRODI E TRUFFE

Gioved� la prima riunione del Tavolo di coordinamento della attivit� di vigilanza e controllo

febbo 301013PESCARA – Un tavolo di coordinamento delle attivit� di vigilanza e di controllo per avviare un percorso condiviso sui fattori di rischio del comparto agroalimentare. E’ in programma gioved� 31 ottobre alle ore 12 presso la Prefettura di Pescara la riunione che matter� intorno allo stesso tavolo tutte le Istituzioni e gli Organi interessati, oltre al Prefetto e al Questore di Pescara, la Regione Abruzzo, rappresentata dall’Assessore regionale alle Politiche agricole, La Provincia di Pescara, I Comandi provinciali di Carabinieri, Finanza, Forestale, Vigili del Fuoco, la Direzione Marittima, I Nas, l’Ausl, la Camera di Commercio, la sezione territoriale dell’Istituto Centrale repressione frodi del Ministero e il Servizio Veterinario e Sicurezza Alimentare.

“Questa riunione – spiega l’Assessore regionale, Mauro Febbo – arriva dopo l’incontro che si � tenuto il 9 ottobre scorso, nel corso del quale proprio la Regione Abruzzo � stata nominata a coordinare il tavolo tecnico per il territorio della Provincia di Pescara. L’obiettivo � quello di� coinvolgere gli Enti e gli Organismi sono soggetti ad attivit� di controllo e di tutela a svolgere anche un importante ruolo di sensibilizzazione verso tutti gli operatori dell’agroalimentare al rispetto delle regole vigenti. In questo modo si vuole avviare un percorso che miri soprattutto alla prevenzione di tutti quei fenomeni di frodi, truffe e contraffazioni che negli ultimi anni si stanno sviluppando nel resto d’Europa e anche in Italia. Seguiranno infatti altri incontri con Organizzazioni professionali e le Associazioni di consumatori. E’ necessaria una forte condivisione di intenti per evitare che anche sul nostro territorio si possano verificare episodi di questo genere. Allo stesso tempo il lavoro dell’Amministrazione regionale, ed in particolare della Direzione Politiche agricole, prosegue con impegno e convinzione nella valorizzazione della qualit� delle nostre produzioni, delle eccellenze e di quei produttori che operano con seriet� e correttezza nel pieno rispetto delle regole ma soprattutto dei consumatori”.

“La guardia deve rimanere alta – sottolinea Febbo - se vogliamo evitare che finiscano sulle nostre tavole prodotti “taroccati” o addirittura pericolosi per nostra salute. Il cibo infatti sta diventando la nuova frontiera dell’arricchimento delle organizzazioni criminali che operano senza scrupoli a danno degli interessi nazionali in spregio alle vocazioni dei territori e di quegli operatori che ritengono la produzione di cibo sano e genuino una vera e propria missione. Si stima che il volume d’affari dell’agromafia sia quantificabile in circa 14 miliardi di euro (due anni fa la cifra era di circa 12 miliardi). Su oltre 1.700 aziende confiscate alle mafie oltre 90 erano attive in ambito agricolo e degli 11.238 beni confiscati, ben 2.500 erano terreni con destinazione agricola. Inoltre in Italia, il business legato all’imitazione e alla falsificazione dei prodotti italiani (con la conseguente introduzione sul mercato di prodotti di scarsissima qualit�) genera un volume d’affari di oltre 60 miliardi di euro l’anno, e questo vuol dire danni ingenti alla nostra produzione agro-alimentare. Molto spesso si tratta di prodotti per i quali vengono meno anche le pi� elementari norme di sicurezza con l’obiettivo di essere sofisticati sino a raggiungere una minima somiglianza con quelli originali. Questo avviene in particolar modo per i prodotti lattiero-caseari, l’olio, i pomodori inscatolati, ma l’elenco tende costantemente ad allungarsi sempre di pi�. Di fronte a scenari cos� poco edificanti – conclude Febbo - � fondamentale l’impegno di tutti affinch� quelle produzioni che in questi anni hanno regalato grande visibilit� e riconoscibilit� al made in Abruzzo restino tali non solo per il futuro delle nostre aziende, ma soprattutto per garantire la massima sicurezza ai consumatori”.

torna su


Registrati per inserire un commento.

I campi obbligatori sono contrassegnati con *
Nome
Cognome
Nickname*
Email*
Password*
Ripeti Password*
Invia


Accetto le condizioni sulla privacy (visualizza)


Oppure inserisci nickname e password per accedere


Nickname
Password
Hai dimenticato la password?
Invia