24/05/2012
Trattenuta ingiustificata dalle buste paga dai lavoratori dipendenti
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Dal 2010 (legge 122) � stato introdotto un nuovo sistema di calcolo dell’ identit� di buona uscita che non prevede pi� una trattenuta per il lavoratore del 2,5 % sull’80 % della retribuzione lorda e rimanda all’art 2120 del codice civile che attribuisce al solo datore di lavoro l’obbligo di trattenuta senza rivalsa sul dipendente.
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Questa detrazione comporta per ciascun dipendente, a seconda delle retribuzioni corrisposte ad ognuno, una riduzione stimabile da 30 a 100/150 euro mensili lordi, con una incidenza media annua di circa 250/ 300 euro
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Il fatto grave e che gli enti e le amministrazioni pubbliche e anche qualcuna privata continuano ad effettuare questi accantonamenti che per legge non possono essere versati nel fondo liquidazione perch� non previsto per legge.
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E’ intervenuto a tal proposito una sentenza del Tar Calabria (n. 53/2012) che ha dichiarato illegittima la condotta cosi tenuta dalle amministrazione pubbliche e dai privati, disponendo la immediata cessazione di tali accantonamenti e la restituzione a favore dei dipendenti di quanto indebitamente trattenuto dal 1 /01/2011.
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ARCO� CONSUMATORI ha pertanto deciso da oggi di attivarsi con una iniziativa di azione collettiva, a tutela degli interessi economici dei consumatori, per la restituzione di quanto gi� versato ed ottenere la definitiva cessazione delle trattenute.
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ARCO CONSUMATORI ha per questo affidato al proprio ufficio legale nazionale �il mandato di provvedere a tutti gli adempimenti necessari per conseguire l’obiettivo
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Tutte le strutture di consulenza e assistenza ai soci di ARCO CONSUMATORI, sono da oggi pronte a ricevere le richieste degli associati per la compilazione delle domande di rimborso con mandato ad agire all’ufficio legale nazionale diretto dall’avv. De Angelis di Campobasso che si coordiner� con tutti i consulenti legali sull’intero territorio nazionale.
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Ricordiamo che il costo della tessera ad ARCO CONSUMATORI � di un euro, mentre il costo della pratica per spese amministrative � stato stabilito in 35 euro e che l’adesione alla campagna non comporta alcun rischio ritorsivo da parte di enti e aziende.