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07/08/2013

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DDL Testo Unico del Welfare: la Regione Abruzzo ascolta le istanze di ANFFAS e di tante altre Associazioni rappresentative del territorio

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DDL TESTO UNICO DEL WELFARE:
LA REGIONE ABRUZZO ASCOLTA LE ISTANZE DI ANFFAS E DI TANTE ALTRE ASSOCIAZIONI RAPPRESENTATIVE DEL TERRITORIO
anffas 070813Nel corso del 2012 Anffas Regione Abruzzo ha�realizzato un documento contenente indicazioni ed emendamenti al ddl Testo Unico del Welfare, proposto a pi� riprese ai referenti della Regione. In questi giorni, quando il disegno di legge risulta essere giacente nella V Commissione e ormai prossimo all’approvazione,�la Presidente della Commissione - Affari sociali e Tutela della salute - Consiglio Regionale dell'Abruzzo, dott.ssa Nicoletta Ver�, ha comunicato con una nota che le considerazioni e gli emendamenti di Anffas sul Testo “saranno al pi� presto prese in considerazione dalla Commissione competente”.
Una grande soddisfazione per Anffas Abruzzo che, insieme al livello nazionale�Anffas onlus, ha lavorato a lungo e con passione per offrire il proprio contributo per rendere il documento pi� in linea con i contenuti della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilit�.� Una conferma dell’importanza del lavoro in rete per i numerosi Enti e Associazioni del territorio che hanno condiviso l’intento, sottoscrivendo il documento:�Associazioni/Enti a marchio Anffas della Regione Abruzzo (Anffas Onlus Atessa, Anffas Onlus Avezzano, Anffas Onlus Castel di Sangro, Anffas Onlus Chieti, Anffas Onlus Giulianova, Anffas Onlus Lanciano, Anffas Onlus Martinsicuro, Anffas Onlus Ortona, Anffas Onlus Pescara, Senza Barriere Anffas Onlus Teramo, Anffas Onlus Sulmona, Anffas Onlus� Vasto, Fondazione Anffas Onlus� Teramo, Coop.sociale Anffas Onlus Avezzano); Associazione “Abitare Insieme”-L’Aquila; Agbe Pescara -Associazione genitori bambini emopatici;�Aism Pescara-�Associazione italiana sclerosi multipla-�Angsa Abruzzo -�Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici Abruzzo�Onlus; A.R.D.A-�Associazione Regionale Down Abruzzo;�Associazione Cosma onlus –�Pescara;�Caritas Diocesana -�Arcidiocesi Pescara-Penne;�Ceis – Centro di Solidariet�di Pescara; Centro studi sociali-�Scerne di Pineto;�Fand Abruzzo (Uic, Ens, Anmic, Anmil, Unms, Anglat); Focolare Maria Regina onlus�Scerne di Pineto;�Fondazione il Cireneo Onlus per l’autismo; Forum del Terzo Settore Abruzzo (ACLI�Abruzzo,�ADA�Abruzzo,AISM�Abruzzo,�ANBIMA�Abruzzo,�ANFFAS�Regione Abruzzo,�ARCI�Abruzzo,�AUSER�Abruzzo,�AVIS�Abruzzo,ConfCooperative- FederSolidariet��Abruzzo,�CNCA�Abruzzo,�CSI�Abruzzo,�MOVI�Abruzzo); Associazione Futuro-�Pescara;Associazione L.A.A.D. –�Lega Abruzzese Anti Droga-;�Percorsi -Associazione Regionale Familiari per la tutela della Salute Mentale Onlus.
Il principio ispiratore della mozione � la convenzione Onu per i diritti delle Persone con disabilit�.�La Convenzione sancisce il passaggio ad un nuovo approccio culturale verso la disabilit�, che si concretizza nella formulazione di azioni politiche realmente inclusive; per favorire il suddetto passaggio, � necessario riconoscere e valorizzare le diversit� e tutelare tutti i diritti umani attraverso i principi contenuti nella stessa Convenzione:�il rispetto per la dignit� intrinseca, l’autonomia individuale, compresa la libert� di compiere le proprie scelte, l’indipendenza delle persone; la non discriminazione; la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella societ�; il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilit� come parte della diversit� umana e dell’umanit� stessa; la parit� di opportunit�; l’accessibilit�; la parit� tra uomini e donne; il rispetto dello sviluppo delle capacit� dei minori con disabilit� e il rispetto del diritto dei minori con disabilit� a preservare la propria identit�.�(cfr. art.3 della Convenzione onu sui diritti delle persone con disabilit�).
“Nel nostro documento”�sottolinea la Presidente di Anffas Regione Abruzzo, Maria Pia Di Sabatino�“emerge chiaramente quanto Anffas senta il diritto e il dovere di intervenire in merito ad una legge che condizioner� tutto il mondo del sociale della nostra Regione.” �
Si�vuole assicurare la possibilit� di costruire anche in Abruzzo una revisione del welfare che, partendo dal percorso individuato dalle Istituzioni (ex art.14 L.328/00), garantisca ad ogni persona con disabilit� la possibilit� di creare le condizioni per la realizzazione di un proprio progetto di vita. L’autonomia abitativa, per esempio, � senza dubbio un progresso verso la vita indipendente ma non � sufficiente se parallelamente non si attivano processi di inclusione sociale e lavorativa.
“Abbiamo evidenziato come le persone con disabilit� necessitano di maggior sostegno per vivere incluse nella comunit�”�spiega la Presidente�“Non si pu� in alcun modo ricondurre il concetto di non autosufficienza ad un mero intervento di tipo assistenziale ad alta intensit� e quello di vita indipendente ad un mero intervento (specie economico) per l’assistenza alla persona, essendo i due tipi di interventi non necessariamente alternativi e potendo ogni persona con disabilit�, a seconda di caratteristiche, contesti e necessit�, fruire anche di entrambe le tipologie di intervento.”
Anffas auspica che il Consiglio Regionale riprenda l’attuale legge sulla vita indipendente, inserendola nell’emanando Testo Unico e coordinandola con il nuovo approccio della presa in carico globale delle persone con disabilit� presente nel ddl sul welfare, partendo dal sostegno e valorizzazione delle autonomie di ciascuna persona con disabilit�.Tra l’altro, l’approccio alla base degli emendamenti di Anffas Abruzzo ha trovato pieno riscontro anche recentemente durante la IV Conferenza Nazionale sulle politiche per la disabilit� tenutasi a Bologna il 12 e 13 luglio scorso, nell’ambito del Gruppo di lavoro dedicato proprio a�Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l’inclusione nella societ�.
Restiamo in attesa di essere convocati per un pi� ampio confronto”conclude la Presidente, “nella certezza che la nostra voce non rimarr� inascoltata e nella speranza che le richieste, poste nell’interesse ditutte le persone con disabilit� e, dunque, dell’intera collettivit�, possano trovare pieno accoglimento”.
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