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14/01/2014

Inserito da Rocco | 0 commenti
Manoppello e il Volto Santo sbarcano a New York

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MANOPPELLO E IL VOLTO SANTO�SBARCANO A NEW YORK

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Dopo il grande successo ottenuto allo scorso Meeting di Rimini, la grande mostra "Il Volto ritrovato"

sar� esposta a New York Encounter, prestigiosa kermesse culturale in programma dal 17 al 19 gennaio

al Manhattan Center, nella Grande Mela. Un'iniziativa sostenuta da Culto e Cultura in Abruzzo

Pescara, 14 gennaio 2014 - La storia di uno degli elementi religiosi e culturali pi� intensi e rappresentativi dell'Abruzzo, il Volto Santo di Manoppello, alla conquista di New York. Dopo il grande successo ottenuto all'ultima edizione del Meeting di Rimini, la grande mostra "Il Volto ritrovato" dedicata al sacro velo raffigurante il viso del Cristo, conservato nel santuario in provincia di Pescara, sbarca nella Grande Mela: dal 17 al 19 gennaio prossimi, presso il Manhattan Center, sar� esposta al New York Encounter, la frequentatissima kermesse culturale articolata in dibattiti, spettacoli, mostre e incontri, ideata e realizzata da membri del movimenti di Comunione e Liberazione e dal Centro Culturale Crossroads, che vedr� la partecipazione di numerose personalit� internazionali del mondo della cultura e della religione, chiamate a intervenire sul tema proposto "Il tempo della persona. L'origine di un popolo".

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����������� L'iniziativa � stata presentata in conferenza stampa a Pescara da Mauro Di Dalmazio, assessore regionale al Turismo, Gennaro Matarazzo, sindaco di Manoppello, e Enzo Giammarino, Coordinatore tecnico Ats “Culto e cultura in Abruzzo”.

����������� Ideata da Raffaella Zardoni, la mostra � stata curata da un team di studiosi e appassionati come Paul Badde, Emanuele Colombo, Michele Colombo, Paolo Martinelli, Paola Moretti, Giovanna Parravicini, Cristina Terzaghi, con la consulenza scientifica di Arianna Petraccia, Heinrich W. Pfeiffer S.J., Davide Rondoni, Marco Rossi, Silvana Tassetto, Paola Vismara, e realizzata con il patrocinio dell'Istituto Francescano di Spiritualit� Pontificia Universit� Antonianum, l'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Provincia di Pescara, e Associazione Temporanea di scopo "Culto e Cultura in Abruzzo", che da anni promuove nella nostra regione Il Cammino dell’Apostolo Tommaso, l'ambiziosa proposta di turismo religioso attraverso i luoghi di culto pi� importanti della nostra regione.

Proprio a Culto e Cultura ha da subito sostenuto l'idea di portare al di l� dell'Atlantico i pannelli di una mostra che prende le mosse dalla visita di Papa Benedetto XVI a Manoppello nel settembre del 2006, e che documenta quanto il desiderio di vedere il Volto di Dio, che ha caratterizzato l’Antico Testamento, sia rimasto presente nella Chiesa. Partendo dal V secolo la mostra ripercorre le vicende dei pi� antichi ritratti di Cristo, detti acheropiti (non fatti da mano d’uomo), per poi parlare della “Veronica”, il sudario sul quale – secondo la tradizione - Cristo stesso ha lasciato impresso il suo volto, e che era la principale reliquia di Roma, meta e premio dei pellegrinaggi medievali. La devozione per quella che Dante chiamava “la Veronica nostra” � testimoniata dalle innumerevoli riproduzioni lungo le vie di pellegrinaggio, che vengono presentate, ordinate storicamente e geograficamente, in una mappa interattiva realizzata con Google Earth.

Il catalogo della mostra, il cui titolo per l'occasione � stato modificato in "Il Volto di Ges�: da quello sguardo nasce la persona", sar� aperto dall'introduzione a firma del cardinale Sean O' Malley, arcivescovo di Boston. Ogni giorno sar� possibile fare visite guidate con volontari che introdurranno i visitatori al senso profondo della mostra. A New York sar� presente anche il sindaco di Manoppello, Gennaro Matarazzo.

"Questa importante iniziativa - hanno detto Gennaro Matarazzo, sindaco di Manoppello, e Enzo Giammarino, coordinatore di Culto e Cultura in Abruzzo - � il frutto di un lavoro lungo e intenso, iniziato gi� da anni, fatto di promozione, passione, dinamismo e sinergia tra vari e qualificati partner istituzionali. In questo percorso, la partecipazione al Meeting di Rimini � stata tra le occasioni pi� importanti per promuovere il patrimonio culturale e religioso della nostra terra, a una platea di centinaia di migliaia di persone. Come dimostrano i numeri, si tratta di una scelta vincente, visto che in un periodo di difficolt�, il turismo religioso fa segnare incrementi importanti di visitatori che scelgono la nostra regione. Abbiamo subito appoggiato con entusiasmo l'idea di esportare la mostra al New York Encounter".

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"Da sempre - spiega Mauro Di Dalmazio, assessore regionale al Turismo - il turismo religioso rappresenta un asset importante della nostra regione, e iniziative come queste sono di assoluto pregio perch� permettono di promuovere le nostre peculiarit� in contesti molto ampi, fatti di persone interessate e curiose, alla ricerca di destinazioni nuove e di spessore. Come Regione, non possiamo che esprimere il compiacimento per l'idea di esportare nel cuore di Manhattan una mostra cos� importante sul Volto Santo di Manoppello, che ha gi� conquistato l'attenzione di migliaia di visitatori al Meeting di Rimini".

“Nel 2010 - dice Raffaella Zardoni, curatrice della mostra - mi sono imbattuta nel Volto Santo di Manoppello. Stupita di non averne mai sentito parlare, in attesa che seri esami scientifici rispondano alle tante domande che l’enigmatico velo suscita, ho desiderato verificare l’ipotesi di padre Pfeiffer rispetto alla quale il Velo di Manoppello sia l’antica Veronica perduta. Per questo abbiamo creato un team di storici dell’arte e ricercatori e collaborato coi Cappuccini e con tutti coloro che da anni studiavano il velo abruzzese come padre Pfeiffer, suor Blandina Schl�mer, Paul Badde e Antonio Bini. Innanzitutto abbiamo completato la trascrizione della Relatione Historica di Donato da Bomba (ancora inedita) e avviato una ricerca archivistica a Chieti e a Napoli per verificarne l’autenticit�. I risultati di questa ricerca saranno pubblicati nel corso del 2014 ma gi� nella mostra anticipiamo che la Relatione non sembra essere soltanto una copertura leggendaria. A livello iconografico abbiamo voluto verificare l’affermazione ricorrente negli storici dell’arte che nell’Europa medievale erano innumerevoli le riproduzioni della reliquia romana. Abbiamo creato una mappa su Google Earth e un sito Veronica Route con quasi 1500 riproduzioni della veronica ordinate storicamente. � stata la quantit� e la bellezza delle immagini che ci sono giunte lo spunto decisivo che ci ha mossi a realizzare la mostra che in questi giorni � riproposta a New York col titolo 'Il volto di Gesu': da questo sguardo nasce l’io’. In questo momento di profondi cambiamenti abbiamo desiderato far conoscere il movimento e l’affetto per il volto di Cristo che ha caratterizzato la nostra storia europea. Siamo grati a Culto e Cultura in Abruzzo per aver sposato con entusiasmo l'idea di poter far conoscere la mostra a News York, in un contesto davvero speciale".

Dichiara Maurizio Maniscalco, presidente del New York Encounter: "Il titolo del New Encounter 2014 �: Dall’"io” al "noi": il tempo della persona. Le origini di un popolo; �e sar� dedicato ad esplorare i fattori costitutivi della persona ed il suo fiorire nell'appartenenza a un popolo. L'io scopre la propria identit�, l'ideale per cui � fatto, non grazie a una analisi ma attraverso un incontro che risveglia tutta la statura umana. Un io cos� rinato, nello stesso tempo diventa generatore di un popolo ed � generato dal popolo a cui appartiene. Il noi entra cordialmente nella definizione dell'io. Lo scopo della mostra sul Volto di Ges� � comunicare, discretamente, ci� che nel titolo dell’evento � lasciato implicito e cio� che senza l'incontro oggi col Dio fatto carne, con il Mistero che ha svelato il suo volto � impossibile che l'io scopra veramente se stesso ed accetti l'appartenenza come condizione positiva della propria esistenza. Per questo abbiamo intitolato la mostra: Il volto di Ges�: da questo sguardo nasce l'io".

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IL VOLTO DI GES�: DA QUELLO SGUARDO NASCE LA PERSONA

All’origine della mostra �Il Volto Ritrovato� c’� la visita di Benedetto XVI, nel settembre del 2006, al Volto Santo di Manoppello, un ritratto di Cristo su di un velo quasi trasparente conservato da quattro secoli in un piccolo convento abruzzese. La “scoperta” di questa immagine ha riaperto la discussione attorno al Volto Santo, il ritratto di Cristo “acheropita” (non fatto da mano d’uomo), su stoffa, la cui storia � evocata in Oriente dal racconto di re Abgar e in Occidente dal gesto pietoso di una donna sulla via del Calvario. Ritratto che, leggendario o meno, � stato l’autorevole modello di un Volto, i cui tratti sono inconfondibili in Occidente come in� Oriente.

La mostra prende inizio dalla tensione che attraversa tutta la storia dell’Alleanza tra Dio e l’uomo, che troviamo espressa nella domanda di Mos�: �Mostrami il Tuo volto� (Es� 33,18) e nella richiesta dei Greci a Filippo: �Vogliamo vedere Ges�� (Gv 12,21). Tensione che trova risposta in un dono: �Cristo stesso ha lasciato la sua immagine alla Chiesa�, come testimoniano con sorprendente certezza i Padri orientali.

Ma il desiderio di �guardare e lasciarsi guardare da Cristo� caratterizza anche l’Occidente medievale. Dal XIII secolo la Veronica, il sudario conservato in San Pietro sul quale Cristo avrebbe lasciato impresso il suo volto, diviene la principale reliquia romana, meta e premio dei pellegrinaggi a Roma: �In quel tempo che molta gente andava per vedere quella imagine benedetta, la quale Ges� Cristo lasci� a noi per esempio della sua bellissima figura� (Dante, La Vita Nuova).

L’affetto per Cristo che muoveva i nostri Padri verso Roma � testimoniato dall’inaspettato successo di Veronica Route, un progetto online che raccoglie e ordina storicamente e geograficamente le riproduzione della Veronica. Sono pi� di 2000 le immagini che ci sono giunte dalle vie di pellegrinaggio, fino dalla medievale Turku in Finlandia!

Dal XVI secolo, quando sembra essere tacitata o nascosta l’antica reliquia, inizia a perdersi la memoria di questo Volto, eppure l’uomo moderno continua ad averne profonda nostalgia: �Gli uomini hanno perduto un volto, un volto irrecuperabile, e tutti vorrebbero essere quel pellegrino che a Roma�vede il sudario della Veronica e mormora con fede: Ges� Cristo, Dio mio,�Dio vero, cos� era, dunque, la tua faccia?� (Jorge L. Borges, L’artefice).

L’ultima sezione della mostra inizia con l’ardita ipotesi avanzata nel 1999 da padre Heinrich W. Pfeiffer S.J. che identifica nel Volto Santo di Manoppello la Veronica romana. Il Velo abruzzese ha caratteristiche uniche: � il solo ritratto su velo giunto a noi, ed � ancora inspiegato come possa essere stato dipinto sulle due facce mantenendo la trasparenza del filato. L’immagine sembra fare corpo unico con il tessuto e su entrambe le facce sparisce nella trama se osservata frontalmente. Sul Volto troviamo i segni della Passione: le labbra insanguinate, il naso disassato e la guancia deformata. Incontrando il suo sguardo si sperimenta che cosa significhi che Dio si fa specchio dell’uomo assumendo su di s� tutte le sue miserie mentre l’uomo riguadagna la vita, trova il suo nome, come suggerisce Karol Wojtyla nella sua poesia sulla Veronica: �Nacque il tuo nome da ci� che fissavi�.

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In occasione della mostra � stata completata la trascrizione della Relatione Historica di padre Donato da Bomba, autenticata con lettura pubblica nel 1648, che narra l’arrivo del Velo in Abruzzo. La ricostruzione di Donato da Bomba ha trovato le prime conferme nei risultati di una indagine archivistica effettuata in collaborazione con i Cappuccini custodi del Velo.

Gli esami ottici sinora eseguiti non hanno confermato nessuna ipotesi sulla natura del tessuto e sull’origine dell’immagine, ma neppure hanno smentito la possibilit� che il Volto Santo sia qualcosa di diverso da un dipinto, mentre la corrispondenza del Velo di Manoppello con le copie quattrocentesche della Veronica avvalora l’ipotesi che identifica il Velo con la reliquia romana.

La mostra non intende comunque rispondere a tutti gli interrogativi posti dall’enigmatico velo quanto ricreare una familiarit� – perduta in Occidente – con il Volto di Cristo �il cui sguardo misterioso non cessa di posarsi sugli uomini e sui popoli� (Benedetto XVI).

Il catalogo riporta l’introduzione alla mostra del cardinale di Boston Se�n O’Malley OFM Cap.

A cura di:

Emanuele Colombo,

Michele Colombo,

Paolo Martinelli OFMCap,

Paola Francesca Moretti,

Giovanna Parravicini,

Maria Cristina Terzaghi,

Raffaella Zardoni.

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