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19/01/2018

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Ospedale di Zona Disagiata ad Atessa, il Sindaco Borrelli replica a Di Stefano e Febbo: 'Niente fumo e molto arrosto'

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Ospedale Atessa. Il sindaco Borrelli risponde a Febbo e Di Stefano: “Niente fumo e molto arrosto”

borrelli 190118“Questa sera esponenti del centrodestra abruzzese sono a Guardiagrele per chiedere la trasformazione in ospedali di area disagiata anche dei nosocomi di Casoli e Guardiagrele, che loro stessi hanno chiuso nel 2010. Stamane gli stessi esponenti di centrodestra erano a Lanciano per sostenere che la delibera regionale che riconosce Atessa come presidio ospedaliero di area disagiata � un “bluff elettorale”. Tra loro c’era anche qualcuno che ha votato a favore della nostra proposta nel Consiglio comunale del 6 novembre. Allora mi chiedo: se � un “bluff” perch� chiedono adesso la stessa cosa per altri paesi? E ancora: se prima hanno votato la proposta, e ora ci attaccano, siamo sicuri che la propaganda non sia la loro? La campagna elettorale crea sempre degli smemorati. Noi non dimentichiamo”, cos� il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, risponde a Mauro Febbo e a Fabrizio Di Stefano che stamattina, a Lanciano, si sono “scagliati” contro l'avvenuta trasformazione del San Camillo de Lellis di Atessa in ospedale di area disagiata.

“Prima Febbo e Di Stefano – dice Borrelli - hanno insistito che la Regione dovesse assumersi le proprie responsabilit� e deliberare, senza passare dal tavolo romano di monitoraggio, ora dicono che sar� il tavolo romano a decidere tutto e a bocciare la corposa delibera che cambia gli atti programmatori ospedalieri per quanto riguarda Atessa. La procedura adottata dalla Giunta Regionale � corretta, in quanto la proposta viene attivata con un atto deliberativo. Il passaggio dal regime commissariale al regime ordinario prevede che gli atti concernenti la programmazione regionale siano deliberati dalla Giunta Regionale e non pi� dal Commissario. Non vi � alcuna attivit� fumosa in quanto nel dispositivo deliberativo della DGR n. 15 � previsto espressamente di rimettere al vaglio del Ministero della Salute e del Ministero dell'Economia la proposta di riprogrammazione del P.O. di Atessa ai fini della approvazione prevista dall'Accordo sottoscritto tra Regione e Governo nel 2007 con l'inizio del Piano di Rientro. Cos� come � espressamente previsto nella Delibera che l'assenso ministeriale sulla proposta comporter� l'attuazione attraverso la definizione di azioni e cronoprogrammi della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti, che potr� conseguentemente procedere ad una variazione dell'atto aziendale. Dalle interlocuzioni avute dall’assessore Paolucci con i ministeri romani, come dichiarato oggi al Centro, c’ � una condivisione di questa decisione”.

“La fragile polemica sui posti letto- evidenzia Borrelli - denota una lettura superficiale della proposta tecnica in quanto � espressamente chiarito al paragrafo 6 Titolato: "Obiettivi quantitativi" che in rapporto alla dotazione di posti letto per acuti vi � la possibilit� per la Provincia di Chieti, nel rispetto del regolamento ospedaliero approvato con DM 70/15, di un adeguamento allo standard nazionale fissato al 3 per mille.� Quindi non bisogna sottrarre o ridurre posti letto in altri Presidi. Invitiamo a leggersi il documento di programmazione della Rete Ospedaliera, dal quale si evince che in via prudenziale la Regione Abruzzo ha programmato un numero complessivo di Unit� Operative leggermente al di sotto dei tetti massimi nazionali, proprio per consentire, laddove se ne ravvisasse la necessit� di avere possibilit� di adeguamenti senza penalizzazioni per altre strutture sanitarie. La comparazione sui costi � stata effettuata, come esplicitato nel documento, tra due modelli organizzativi diversi tra loro: l'ospedale per acuti e il presidio territoriale assistenziale, le cui voci di spesa gravitano su capitoli diversi del Fondo sanitario Regionale, per cui le risorse per la riabilitazione e la residenzialit� fanno parte di un tetto di spesa diverso da quello della ospedalit� per acuti. Nel comunicato stampa di Forza Italia , in maniera confusa e generica, si parla della proposta in contrasto con il Piano Sanitario Regionale. Sarebbe auspicabile un uso corretto dei termini perch� il Piano Sanitario Regionale, approvato con Leggi Regionali n. 6/2007 e n. 5/2008 per quanto concerne la Rete Ospedaliera, � stato pi� volte corretto e modificato. Se al contrario si fa riferimento al Piano di Riqualificazione del S.S.R., approvato con DCA n. 55/2016, la correttezza della procedura adottata prevede appunto che l'atto commissariale possa essere modificato e/o integrato con atto deliberativo della Giunta Regionale, previo parere dei Ministeri affiancanti. Ed � esattamente l'iter avviato con la DGR n. 15 del 17/01/2018”.

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