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30/11/2018

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Santa Maria Imbaro: Assistenza territoriale, una 'centrale' a servizio dell�Area interna Basso Sangro-Trigno

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Assistenza territoriale, una “centrale”�a servizio dell’Area interna Basso Sangro-Trigno��

logo asl 301118Si va pi� spesso in Pronto soccorso, ci si ricovera di pi�, e in molti casi se ne potrebbe fare a meno, si richiedono pi� prestazioni specialistiche e si muore anche di pi�. E’ quello che accade quando una parte di popolazione definita “fragile” per et� e presenza di malattie croniche viene lasciata a se stessa e trattata alla stregua di tutti gli altri utenti. Questa l’analisi condotta dalla Asl Lanciano Vasto Chieti nell’ambito della Strategia aree interne e riferita alla zona Basso Sangro-Trigno, per la quale sono state strutturate e avviate azioni che mutano radicalmente l’approccio all’assistenza. �

Si colloca in questa cornice il protocollo d’intesa finalizzato alla costituzione della “Centrale di coordinamento e operativa di cure transazionali”, sottoscritto dal direttore generale dell’Azienda sanitaria, Pasquale Flacco, dal sindaco di Montenerodomo, capofila della convenzione tra Comuni per l’attuazione della strategia d’area, Antonio Tamburrino, e i legali rappresentanti dell’ente capofila dell’Ambito 14 Alto Vastese, Saverio Di Giacomo, e dell’Ambito 12 Sangro Aventino, Arturo Scopino.

Si tratta di un’infrastruttura operativa a forte integrazione sociale e sanitaria, che persegue una finalit� chiara: valutare il bisogno dei soggetti fragili e attivarsi per dare risposte efficaci, anche con l’ausilio delle tecnologie a servizio della salute, lasciandoli nel proprio domicilio il pi� possibile. In sostanza la Centrale rappresenta la cabina di regia di tutti i servizi territoriali, sia di tipo sanitario sia sociale, che consente di costruire un percorso assistenziale su misura in base alle necessit� del singolo. Cos� se un soggetto fragile � costretto, per esempio, a un ricovero per il riacutizzarsi della patologia, viene intercettato dalla Centrale, collegata agli ospedali, che ne segue la degenza e attiva, gi� prima della dimissione, tutto il percorso successivo, come l’assistenza domiciliare, un trasferimento in Rsa o in struttura riabilitativa, �oppure un supporto di tipo sociale qualora il contesto familiare di riferimento lo richieda. Insomma l’obiettivo � accompagnare i pazienti fragili nella transizione nei luoghi di cura, cos� da garantire a ciascuno un setting assistenziale appropriato, per approdare a migliori risultati in termini di salute.

Nella Centrale, che sar� collocata presso la sede del Patto territoriale Sangro Aventino, a Santa Maria Imbaro, operano medici, personale degli enti d’ambito e soprattutto infermieri, questi ultimi in ruolo di assoluta centralit� nel nuovo sistema delle cure territoriali, ispirato a un paradigma non pi� di attesa, ma di iniziativa: gli anziani, malati cronici, vanno presi in carico e seguiti costantemente per migliorare l’aderenza alla terapia ed evitare ricoveri frequenti.

La necessit� di un cambio di passo assistenziale, nel territorio della Asl Lanciano Vasto Chieti, � stata segnalata dai numeri, che classificano l’area interna �Basso Sangro - Trigno ad alto indice di vecchiaia, con il 34 per cento di ultra 65enni, che invece a livello nazionale sono il 21,5%. A fronte di una popolazione complessiva di 23.944 abitanti nei 33 Comuni dell’area, sono stati censiti 4.486 soggetti fragili, pari al 22%, vale a dire in et� superiore ai 65 anni e affetti da malattie croniche. L’et� media dei fragili � di 80,4 anni, (mentre 51,8 quella della restante popolazione), il 78% soffre di una o pi� patologie croniche, presentano un tasso di mortalit� tre volte superiore, hanno probabilit� di ricoverarsi 20 volte di pi�, spesso in urgenza e per il 34% dei casi �in modo inappropriato. Inoltre rischiano di rivolgersi al Pronto soccorso 14 volte in pi� dei non fragili, e assorbono il 58% delle risorse assistenziali complessive.

Nasce, quindi, da tale analisi epidemiologica il programma rivolto alle aree interne, articolato in una serie di azioni alcune delle quali gi� avviate da tempo, quali il potenziamento della rete dell’emergenza con il raddoppio delle postazioni di 118, l’ambulatorio infermieristico della fragilit� e l’ospedale di Comunit� attivati a Casoli e Gissi, l’Unit� di cure primarie avviata a Casoli, i programmi di tele-salute, i percorsi assistenziali per lo scompenso cardiaco, diabete e disturbi cognitivi, e, da ultimo, la Centrale delle cure transazionali.

L’esperienza della Asl Lanciano Vasto Chieti sar� messa a confronto con quella di altre regioni nel corso di un evento in programma domani presso l’Hotel Villa Medici a Lanciano, che ospiter� il congresso regionale dell’Associazione degli infermieri di famiglia e comunit�.

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