01/09/2022
Una “sperimentazione” immaginata come esperienza da estendere ad altre aree delle zone interne nelle quali portare assistenza sanitaria. Ed � stato scelto Pizzoferrato come avamposto di un’organizzazione diffusa sul territorio che la Asl sta sviluppando per concretizzare quella sanit� di prossimit� mai realizzata in precedenza, percepita pi� come sogno che come impegno da portare avanti. Proprio la novit� nell’approccio, e nell’iniziativa, � stata sottolineata dagli amministratori locali che hanno preso parte al sopralluogo effettuato dalla Direzione Asl nell’ambulatorio utilizzato per la Guardia medica per verificarne le condizioni e quantificare l’investimento da sostenere per attivare un punto di erogazione che diventi riferimento per le popolazioni di Pizzoferrato e Gamberale.� Un ruolo preminente lo avr� l’infermiere di comunit�, figura innovativa e centrale nell'assistenza territoriale con una finalit� chiara: migliorare la salute dei pazienti attraverso la presa in carico, vale a dire la conoscenza dei bisogni e delle condizioni del singolo, e l’aiuto nella gestione del percorso di cura per evitare riacutizzazioni di malattie croniche e ricoveri in ospedale. Oltre ad assicurare prestazioni di assistenza infermieristica secondo necessit� (prelievi, medicazioni, rilevazione dei parametri vitali, terapie infusionali), svolge una funzione di supporto fondamentale in territori lontani dalle Case di comunit� e caratterizzati da una presenza numerosa di persone anziane, per le quali le cronicit� e l’aderenza alle terapie sono il principale problema di salute. Di qui l’assoluta utilit� di una figura di riferimento sul posto, integrata con il medico di medicina generale Luigino Di Pangrazio e con gli altri professionisti coinvolti e con la Centrale Operativa Territoriale che ha la funzione di coordinare i servizi domiciliari di tipo sanitario e sociale.
Mai pi� soli, dunque, grazie a questo nuovo modello diffuso che la Asl intende avviare subito, gi� con l’assunzione di due infermieri destinati a Pizzoferrato utilizzando la procedura delle stabilizzazioni o la graduatoria del concorso che sar� ufficializzata a giorni. E in prospettiva viene coltivata l’idea di portare sul posto anche specialisti in base alle richieste della comunit� di riferimento.�
Per l’adeguamento della struttura, e la dotazione basica di attrezzature, la Direzione Asl ha stimato un investimento di circa 100 mila euro, da portare a termine in quattro mesi.
Nelle intenzioni del Direttore generale Thomas Schael il “modello Pizzoferrato” sar� un’esperienza pilota: � destinato a entrare stabilmente nell’organizzazione dell’Azienda, e una volta rodato sar� replicato in altre realt� delle aree interne.