17/01/2013
Perch� tutto questo stupore da parte dei 53 Comuni del Frentano per questa emergenza rifiuti programmata da una certa politica, gi� da anni ?!
Non � certo un caso che l’unico impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) autorizzato sia quello di Casoni, guarda caso della Societ� Deco
e guarda caso di capacit� doppia di quella riferibile al proprio bacino di utenza.
Come si potevano convogliare tutti i rifiuti del Frentano sul suddetto impianto della Deco? Semplice, neutralizzando la Discarica di Lanciano,
impedendole di realizzare l’impianto di TMB.
E come si sarebbe mai potuto ottenere tale risultato se la Discarica di Cerratina era quella pi� capiente e l’ex C.d.A. del Consorzio aveva avviato gi�
dal 2007 il proprio progetto di TMB in contrasto con la Concessionaria della discarica (Societ� Ecologica Sangro), che pretendeva di fare un impianto
con tecnologia Ecodeco il cui costo era il doppio di quello previsto dal progetto del Consorzio ?
Semplice, bisognava rimuovere il C.d.A del Consorzio e sostituirlo con un altro in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati. E, cos� quella certa
politica, come accertato in sede di indagine penale, ha provveduto, nell’Ottobre 2009, a rimuovere gli Amministratori scomodi, cio� quelli che
portavano avanti gli interessi pubblici dei 53 Comuni Consorziati.
Non vorremmo pensare certo che al nuovo C.d.A. del Consorzio Rifiuti, trasformatosi in Societ� per azioni Ecolan, presieduta dal Dott. Tartaglia sia
stato affidato, dall’Ottobre 2009, il mandato con una “mission” precisa. N� vorremmo pensare che oggi, a distanza di oltre tre anni, quel mandato sia
stato eseguito.
Per essere veritieri, ripercorriamo le tappe pi� importanti di questa crisi:
- L’Accordo di Programma tra Ecolan s.p.a. e Regione Abruzzo, firmato all’inizio dell’anno 2010, prevedeva, con tempi stretti
fissati nello stesso Accordo :
Come impegno della Regione: Il recupero delle cubature in discarica, ovvero quelle utilizzate con Ordinanze della Regione per le
varie emergenze Regionali verificatesi negli anni (circa 1 Milione di Ton); L’erogazione Regionale di un contributo di € 3 Milioni per
il cofinanziamento dell’impianto TMB; Il co-finanziamento Regionale di € 500.000 per il Potenziamento della Piattaforma
Consortile; L’erogazione del contributo di € 454.000 gi� assegnati all’ex Consorzio per la diffusione della Differenziata;
- Come impegno della ECOLAN s.p.a : L’autorizzazione ai conferimenti extra-consortili provenienti dalle aree prive di
autosufficienza.
Risultati di questo Accordo di Programma : L’accordo � stato completamente disatteso !!! Ovvero la Ecolan ha provveduto a far riempire
velocemente la capacit� residua della discarica consortile con i rifiuti extra consortili, senza concretizzare, n� la realizzazione dell’impianto TMB, n�
il potenziamento della Piattaforma di valorizzazione dei rifiuti Differenziati, n� tantomeno il recupero della volumetria della Discarica e senza
verificare preliminarmente il rispetto convenzionale del fabbisogno della capacit� residua dedicata ai Comuni Consortili. Eppure, queste tematiche
erano state abbondantemente avviate dal precedente C.d.A. dell’ex Consorzio Rifiuti. La Regione, da parte sua, ha concesso unicamente il
recupero di 100.000 Tonnellate, invece che un Milione come da Delibera di Giunta Regionale!!
Conseguenze :
- La mancata realizzazione dell’impianto TMB, da parte della ECOLAN, ha comportato aumenti insostenibili per i Comuni Consortili
che sono stati costretti, per i rifiuti organici, a pagare tariffe esorbitanti, prima al Consorzio “Civeta” di Cupello, poi al Consorzio “Aciam”
di Avezzano ed ora alla Deco di Di Zio, con un incremento della tariffa che ha raggiunto oltre il 50%.
- Il mancato recupero delle volumetrie pone una serie di problemi tra cui : la impossibilit� di fare l’investimento per l’impianto TMB,
poich� la durata del piano di ammortamento � funzione della durata residua della discarica; la fine della capacit� di stoccaggio della
Discarica prima del tempo contrattuale di concessione (20 anni), con la complicit� della Concessionaria che avrebbe dovuto stoppare in
tempo i conferimenti dei rifiuti extra-consortili, in mancanza dell’Autorizzazione Regionale al convenzionato recupero delle volumetrie,
previsto nell’Accordo di Programma, al fine di garantire il servizio di smaltimento ai Comuni Consortili;
- Il mancato potenziamento della Piattaforma Consortile per la valorizzazione dei Rifiuti Differenziati, pone il grosso problema di
penalizzare sempre pi� la raccolta differenziata dei Comuni che, con notevole sforzo organizzativo e finanziario, cercano di uniformarsi
alla normativa Comunitaria.
Tale situazione si � ulteriormente aggravata dalla reiterata incapacit� (l’altra emergenza del blocco dell’impianto di trattamento risale al Gennaio
2011) dell’azione del C.d.A. della ECOLAN di ottenere il rinnovo dell’impianto mobile di trito vagliatura che, separando i rifiuti indifferenziati tra
secco e umido, ha permesso fino ad oggi, a tale impianto di pretrattamento realizzato dal precedente C.d.A., di collocare i rifiuti in discarica.
Riteniamo, a questo punto, che la misura sia colma ed, al di l� delle appartenenze politiche, non si possa pi� tollerare tali disservizi.
Chiediamo ai Sindaci del comprensorio Frentano di intraprendere urgenti e non pi� eludibili azioni di responsabilit� volte a rimuovere
queste inefficienze, incapacit� e negligenze che mettono a repentaglio il funzionamento dei servizi, con aggravi di costo non pi� sopportabili
dai cittadini gi� afflitti da altri aumenti.
I cittadini aspettano segnali tangibili che dimostrino l’uscita degli Enti Strumentali da un desolante quadro di sudditanza politica che
certamente il Comprensorio e, in particolare, la citt� di Lanciano, non possono pi� tollerare !!
Questa Politica dell’inefficienza e della incompetenza, tiene lontani sempre pi� i cittadini che, ogni giorno di pi�, sono soli a lottare
contro i disservizi ed i rincari ingiustificati causati, come in questo caso, dagli immotivati aumenti delle tariffe causate dalle azioni di questo
C.d.A., che dovr� essere chiamato a rispondere dei danni che sta provocando, del tesoretto e delle altre somme denunciate, mai recuperate.
Lanciano, l� 16.01.2013 ASSOCIAZIONE DI LANCIANO CITTADINI IN AZIONE
Il Presidente
Ing. Riccardo La Morgia