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15/06/2018

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
'Arsenico nei terreni di Montalfano di Cupello', il Consigliere Regionale Bracco lancia l'allarme

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Riceviamo il seguente comunicato a firma del Consigliere regionale Leandro Bracco.

“Arsenico nei terreni di Montalfano di Cupello”

bracco 150618“Per anni rassicurazioni del tipo ‘l’impianto funziona nel pieno rispetto delle regole ed eventuali problemi di matrice ambientale non dipendono da esso’. Oggi, grazie a un accesso agli atti, la verit� si cristallizza e con essa emerge un quadro sconvolgente: i terreni e l’acqua che scorre nella falda sottostante l’impianto Stogit di Cupello sono gravemente contaminati da arsenico e idrocarburi leggeri e pesanti”. Il Consigliere regionale Leandro Bracco conferma la sua sensibilit� verso le problematiche attinenti all’ambiente e tornando a occuparsi del territorio chietino rende note circostanze assai gravi e notevolmente preoccupanti per la comunit� cupellese. “Tra la nostra regione e il Molise – afferma l’esponente di Sinistra Italiana – si estende uno dei siti di stoccaggio del gas pi� grande d'Europa ossia quello denominato ‘Fiume Treste’. E’ un impianto che interessa ben dieci Comuni e che � di propriet� della societ� Stogit (Stoccaggi Gas Italia) la quale a sua volta � controllata al 100% dalla Snam”. “A Montalfano di Cupello – prosegue Bracco – si trova la Centrale di compressione. Coloro i quali risiedono a ridosso di questo sito industriale, sono costretti da anni a vivere in condizioni di estrema difficolt�. Odori nauseabondi si propagano nell'aria. Miasmi che tolgono il respiro e fanno percepire la gola come se questa fosse legata. Moltissime sono state le volte in cui i cittadini di Montalfano hanno chiesto agli enti preposti di intervenire, moltissime le volte in cui si � bussato a casa Stogit al fine di avere spiegazioni”. “Ora – rileva Bracco – grazie all'attivismo e senso civico di diversi cittadini e di alcune associazioni, si � scoperto qualcosa di radicalmente diverso. Radicalmente diverso, purtroppo, nell’accezione peggiore dei termini. A seguito infatti di una campagna di monitoraggio condotta nel 2013, terreni e falde sono risultati fortemente inquinati. Proprio i terreni e l'acqua sotterranea rispetto alla centrale Stogit di Fiume Treste sono risultati gravemente contaminati da arsenico e idrocarburi sia pesanti che leggeri. In particolare – evidenzia il Consigliere Segretario – � emerso il superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione nei terreni di tre siti: Centrale di trattamento (idrocarburi pesanti e leggeri, arsenico e selenio); Cluster B (idrocarburi pesanti e leggeri) e pozzi 25-26 (anche in questo caso idrocarburi pesanti e leggeri). A comunicare i dati, ben 4 anni fa, la stessa societ� Stogit. Documenti devastanti che se non fosse stato per una richiesta di accesso agli atti ad hoc, sarebbero rimasti a prendere polvere nei cassetti per chiss� quanto altro tempo”. “Un cos� grave inquinamento – sottolinea Bracco – avrebbe richiesto l'immediato intervento di tutte le autorit� non solo attraverso la messa in sicurezza delle aree ma anche con l'immediato avvio delle procedure di bonifica. E invece il Comune di Cupello ha iniziato a compiere i primi passi, contrassegnati da notevole lentezza, solamente nel 2015. Il tutto � davvero sconcertante in quanto proprio nel 2015 emerse persino nei terreni la sussistenza, a causa degli idrocarburi, di un rischio non accettabile e una contaminazione da arsenico estremamente rilevante che moltiplicava per cento volte il livello delle Concentrazioni Soglia”. “Adesso che la verit� � venuta a galla e che dunque l’inquinamento di buona parte della frazione di Montalfano di Cupello � di dominio pubblico – conclude Leandro Bracco – a quale gioco si vuole giocare? Vogliamo ancora illuderci che ‘l’impianto funzioni nel pieno rispetto delle regole e che eventuali problemi di matrice ambientale non dipendano da esso’”?

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