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18/10/2020

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Bomba: PuliAmo il Lago (Prima Edizione)

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puliamo il lago 171020

17 OTTOBRE 2020�

���“PULIAMO IL LAGO” E TUTELIAMO IL BENE COMUNE ACQUA!��Legambiente e tutti i comuni rivieraschi del Lago di Bomba hanno promosso�la giornata di Puliamo il Mondo con la pulizia del Lago,�un’importante infrastruttura territoriale, fonte di preziosa energia rinnovabile�e luogo di grande bellezza paesaggistica e naturalistica��Si � svolta oggi una grande giornata di pulizia delle sponde del Lago di Bomba: PuliAmo il Lago.�Una giornata di mobilitazione ambientale e di riflessione che ha visto uniti in un abbraccio reale e�simbolico del lago i paesi di Atessa, Bomba, Colledimezzo, Pietraferrazzana, Villa Santa Maria e�Pennadomo.� Cittadini,� associazioni,� sindaci� ed� amministratori� decisi� a� salvaguardare� il� bene�comune acqua e a valorizzare le bellezze di quei luoghi.��Il Lago, sito nella media Val di Sangro, nasce nei primi anni ‘60 come importante infrastruttura per�la� produzione� di� energia� idroelettrica� destinata� alla� Capitale� e� diventa� contestualmente� luogo� di�inestimabile bellezza e di grande rilevanza naturalistica. A distanza di tanti anni ed alla luce delle�profonde� modifiche� della� situazione� sociale� ed� economica� del� Paese,� il� territorio� ha� il� dovere� di�ripensare la sua funzione e di promuovere una fruizione diversificata del bene comune acqua.�Il momento di riflessione sul futuro del lago, che ha coinvolto amministratori e cittadini, ha messo�al� centro� anche� l’imminente� definizione� del� bando� regionale� per� l’assegnazione� della� nuova�concessione del bacino idroelettrico, considerando che l’invaso � in attesa della pi� importante e�costosa� attivit� di� manutenzione� straordinaria� prevista� per� legge.�

puliamo il lago 2 171020

La� concessione� della� Grande�Derivazione per uso Idroelettrico S. Angelo, che comprende i laghi di Bomba e Casoli e la centrale�di Altino, � scaduta a luglio 2013 e la recente normativa affida alla regione Abruzzo la propriet� ed�il compito di indire il bando per affidare una nuova concessione.��I gestori di grandi derivazioni per uso idroelettrico sono tenuti per legge (art. 114 del D. Lgs. 3�aprile 2006, n. 152) ad effettuare il dragaggio degli invasi al fine di assicurare il mantenimento della�capacit� e salvaguardare la qualit� dell’acqua, ma i� laghi� di Bomba e Casoli non� sono� mai stati�sottoposti a simili interventi. Negli ultimi anni, inoltre, a causa del mancato dragaggio, il livello�dell’acqua� si� � notevolmente� abbassato� offrendo,� in� modo� particolare� nella� stagione� estiva,� un�panorama� di� incuria� e� di� degrado� non� degno� della� bellezza� dei� luoghi� e� rendendo� estremamente�difficoltoso il prelievo di acqua da parte dei mezzi aerei antincendio.���Si� � evidenziata� la� necessit� di� realizzare� interventi� capaci� di� migliorare� l’efficienza�dell’infrastruttura� finalizzata� alla� produzione� dell’energia� idroelettrica.� Questa� modernizzazione�passa� attraverso� una� maggiore� attenzione� all’innovazione� con� interventi� di� adeguamento� e� di�rinnovamento della diga atti a rendere la sua presenza e la sua gestione sostenibile per l’ambiente e�per� la� comunit�,� ponderando� obiettivi� energetici� e� ambientali.� Un� territorio� che� deve� puntare� a�diventare� 100%� rinnovabile.� Da� qui� la� proposta� ai� comuni� di� iniziare� a� lavorare� sulle� comunit�energetiche� rinnovabili,� ovvero� alla possibilit� per� cittadini,� associazioni ed imprese di installare�impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile e di autoconsumarla.��Comune di Bomba��Comune di�Atessa��Comune di�Colledimezzo��Comune di�Pietraferrazzana��Comune di Villa�Santa Maria��Comune di�Pennadomo� ��� �Il� lago� di� Bomba� � stato� interessato� dagli� anni� ‘80� anche� da� ingenti� investimenti� pubblici� per�promuovere lo sviluppo turistico dei luoghi. Il progetto � stato caratterizzato da alterne fortune ed il�territorio attualmente ospita diverse importanti infrastrutture in totale stato di abbandono e prossime�alla definitiva distruzione. Ora che il lago di Bomba non riveste pi� il fondamentale ruolo di fonte�di energia che aveva negli anni ’60, occorre investire nel turismo attivo e sostenibile attraverso la�rigenerazione ed il recupero delle strutture esistenti e puntando sulla qualit� della rete dei servizi�turistici e sul� patrimonio naturalistico e ambientale. Senza dimenticare la necessit� di� tutela e di�salvaguardia di questo patrimonio.��Un’altra� importante� riflessione� � stata� fatta� sul� problema� di� carenza� di� acqua� che� affligge� negli�ultimi� anni� il sud� della Provincia� di� Chieti� alla luce� del� fatto� che� l’attuale� normativa� prevede� la�possibilit� di� utilizzare l’acqua invasata per scopi� idroelettrici� per fronteggiare situazioni di� crisi�idrica che a causa dei cambiamenti climatici in atto sono ormai diventate croniche, in particolare nel�periodo� estivo.� Chiaramente� anche� per� la� gestione� dell’acqua� il� criterio� deve� essere� quello� della�sostenibilit� in modo da tutelarne le molteplici funzioni essenziali in quest’area (potabile, irriguo e�idroelettrico) con la necessit� di garantire una buona qualit� ambientale del lago e del fiume Sangro.��La� definizione� in� regione� del� bando� per� l’affidamento� della� nuova� concessione� della� Grande�derivazione per� uso� idroelettrico � il momento ideale per sostenere le istanze del� territorio e per�sfruttare le importanti opportunit� fornite dal D. Lgs. 135/2018 che offre ai territori la possibilit� di�definire gli obblighi o le limitazioni gestionali per favorire altri impieghi, compresa la possibilit� di�utilizzare� l’acqua� per� fronteggiare� le� situazioni� di� crisi� idrica,� i� miglioramenti� minimi� in� termini�energetici� ed� i� livelli� minimi� in� termini� di� miglioramento� e� risanamento� ambientale.� La� legge�prevede, inoltre, di definire le misure di compensazione ambientale e territoriale, anche a carattere�finanziario, da destinarsi ai comuni interessati, le modalit� di valutazione dei progetti che tengano�conto� dell’impatto� ambientale� e� paesaggistico,� la� promozione� della� stabilit� occupazionale� del�personale impiegato, oltre alla possibilit� di stabilire una fornitura annuale gratuita di energia da�destinare a servizi pubblici provinciali.��Cittadini, amministrazioni e associazioni, da anni impegnati nel bloccare il tentativo di sfruttare il�giacimento di gas naturale presente nel territorio, attivit� che potrebbe mettere a rischio la stabilit�dell’infrastruttura e compromettere gli altri impieghi, sono chiamati oggi a contribuire a costruire il�futuro del Lago favorendone, insieme alla produzione di energia idroelettrica, lo sviluppo di altre�funzioni e di fruizioni compatibili tra loro ed ecosostenibile, a partire dalla possibilit� di costituire�comunit� energetiche� e� destinare� le� aree� demaniali� dei� fiumi� e� dei� laghi� ad� aree� di� tutela,�programmando anche interventi di ripristino e recupero ambientale.��La grande sfida che abbiamo davanti oggi � tenere insieme obiettivi energetici ed ambientali:�puntare� a� territori� carbon� free� attraverso� risparmio,� efficienza� e� rinnovabili� e� tutelare� la�risorsa acqua.��

puliamo il laqo 3 171020

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