06/03/2021
Comunicato Stampa
A tre anni dall'inaugurazione del cantiere della "Via Verde" ci sembra doveroso dissociarci da quanto sta accadendo lungo la nostra costa.�
Di fronte a un cantiere di cui non si vede ancora la fine, dopo aver compreso tutte le buone ragioni e le cause dei ritardi e dei rinvii che finora ci sono stati, non possiamo non chiedere pubblicamente spiegazioni e un'assunzione chiara di responsabilit� da parte di ciascuno.�
Prima di tutto sul destino della ciclopedonale, che comincia ad assumere i tratti di un'incompiuta: non vogliamo sapere soltanto "quando" ma soprattutto "se" il cantiere sar� portato a termine, perch� � sotto gli occhi di tutti che la realizzazione della pista � parziale e i lavori non procedono ormai da tempo; � importante sapere e far sapere se gli ostacoli attuali sono di ordine tecnico, come gi� in passato, oppure di natura finanziaria, che sarebbe davvero drammatico: drammatico perch� ci si accinge a promuovere a livello internazionale, per la seconda volta in poco pi� di un anno, un cantiere; perch� il cantiere � di fatto accessibile e chi lo frequenta si pone domande sulla manutenzione e sulla gestione, pur essendo queste questioni successive; perch�, pur in tale stato d'incertezza, le Istituzioni locali si stanno affrettando a redigere un regolamento sulla "gestione della Via Verde" che, invece di definire le necessarie e urgenti regole per la "gestione della Via Verde" (es. pulizia, sfalci, decoro urbano, ecc...), ha come obiettivo solo di regolamentare la concessione degli spazi adiacenti alla pista ciclopedonale e di ricavare aree di parcheggio; drammatico perch�, di fronte allo spettro di un'incompiuta oltrech� di strade da rifare, la Provincia di Chieti si propone di acquistare gli immobili delle FS (comprese le ex stazioni), eludendo le richieste e le aspettative dei Comuni, in un'operazione che rischia di rivelarsi una mera speculazione immobiliare e che, pur con qualche vantaggio per il bilancio provinciale, non potrebbe che sfociare, considerati gli ingenti investimenti di riqualificazione e gestione, in una successiva appropriazione da parte di soggetti privati.�
D'altra parte la Regione Abruzzo, se pur sia intervenuta nel metodo del regolamento provinciale, ha tuttavia dimostrato di non considerare come davvero strategico il progetto della Via Verde e, in generale, la Costa dei Trabocchi, dal momento che, stando alle dichiarazioni, non sono previsti contributi per il cantiere n� per il passaggio ai Comuni degli immobili FS.�
L'Amministrazione di San Vito Chietino da tutto questo si dissocia e chiede pubbliche spiegazioni e un'assunzione chiara di responsabilit�, alla Provincia di Chieti in primis. E lo fa per evitare che il progetto di sviluppo della "Costa dei Trabocchi" nel suo complesso, tra burocrazia e urgenze pi� o meno reali, si concluda con un assalto alla diligenza, cio� con la riduzione del controllo pubblico, una disordinata appropriazione degli spazi e l'ulteriore cementificazione della nostra costa.