07/04/2021
ANCORA RESTRIZIONI SU TURISMO E RISTORAZIONE:
GLI AMMINISTRATORI COMUNALI NON CI STANNO!
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� fortissimo il grido d'allarme che arriva da un nutrito gruppo di sindaci e amministratori comunali, di maggioranza e di opposizione, sulla crisi senza fine che investe il settore�nevralgico del turismo e della ristorazione.�
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Pur comprendendo le ragioni�dei divieti finora assunti, la recente ABOLIZIONE DELLA ZONA GIALLA fino al 30 aprile � giudicata una decisione incomprensibile, e fortemente penalizzante per le attivit� che come e forse pi� di altre stanno pagando dazio a questo disagio irreversibile, una crisi acclaratamente economica accanto a quella sanitaria.
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� il senso di un Ordine del Giorno che gli stessi hanno preparato, all’indomani della nuova decisione dello scorso 31 marzo sull’abolizione della zona gialla, e che si intende sottoporre all’approvazione dei rispettivi consigli comunali.
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Al Sindaco / Presidente Del Consiglio Comunale - ricordando l’istituzione dal 3 novembre 2020�di un sistema differenziato di restrizioni tra le Regioni articolato in tre fasce di rischio, diversamente colorate – si torna a precisare che nella zona gialla, dove erano circoscritti territori a rischio basso, venivano consentite svariate attivit� in presenza, e in special modo attivit� di ristorazione e somministrazione fino alle ore 18, pur nel rispetto del distanziamento e delle attivit� di autocontrollo che tutte le attivit� hanno comunque implementato nella scorsa estate e prima della seconda e terza ondata.
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I firmatari ricordano altres� che con DPCM del 14 gennaio 2021 fu addirittura introdotta una ulteriore fascia di rischio molto basso, fascia denominata "bianca", dove le restrizioni erano limitate a quelle dell’estate 2020. Ma gli stessi non possono fare a meno di biasimare quanto previsto dal D.L. del 31 marzo art. 1 comma 2, dove � stato stabilito che "dal 7 aprile al 30 aprile 2021 vengono quindi abolite ex lege (per tutto il mese di aprile) le fasce galle” con conseguente permanente chiusura di tutti i servizi alla ristorazione.
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Al danno della chiusura, la beffa del c.d. decreto sostegni, con il quale non si riconosce la dignit� di vero sostegno a questa categoria, in quanto i ristori previsti sono totalmente inadeguati (ad esempio una attivit� che ha perso il 60% del suo fatturato di 100.000 € otterr� € 3.000 una solva volta, o ancora ad ulteriore esempio una attivit� che fatturava 1 milione di € con una perdita di 500.000 € otterr� circa 15/16.000 €).
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Dopo oltre un anno una categoria che assicura il 15% del PIL NAZIONALE, ed � economicamente rilevante anche a livello regionale, assiste ad una nuova modifica dei criteri per contenere il contagio da parte del Governo, che getta confusione e incertezza nei settori economici che vorrebbero invece programmare le riaperture. Non � possibile non commentare il divieto di spostarsi per vacanza in Italia e il permesso invece di fare la medesima attivit� scegliendo una meta estera, oppure l’imposizione di investimenti per la messa a norma dei protocolli, le sanificazioni e il distanziamento che come effetto hanno comunque la riduzione di presenze e coperti, ed altre misure.
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Considerato che in regione ABRUZZO nelle ultime settimane si � assistito ad un sostanziale calo dei contagi, ma anche dei ricoveri in terapia intensiva, dati che restituiscono un valore RT tra i pi� bassi da un anno a questa parte e in Italia, ESPRIMENDO GRANDE SOLIDARIET� alla categoria di ristoranti, bar, alberghi e attivit� affini di somministrazione alimenti e bevande e si chiede al Governo di rivedere quanto recentemente normato in tema di abolizione delle “fasce gialle”.
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Sindaci e Amministratori Comunali di
Bucchianico |
Casalbordino |
Casoli |
Chieti |
Fara San Martino |
Filetto |
Francavilla al Mare |
Lanciano |
Liscia |
Monteodorisio |
Ortona |
Palombaro |
Pennapiedimonte |
Pollutri |
Pretoro |
San Giovanni Teatino |
San Salvo |
Taranta Peligna |
Tollo |
Vasto |
Villamagna |