D’Ortona sui disservizi dell'ADI a Lanciano: “Chi ha la responsabilit� del servizio pagasse per la palese inefficienza a danno degli utenti”

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LANCIANO (22/03/13). “Chi ha responsabilit� dirigenziali di un servizio cos� delicato come quello sanitario e di relazione con i cittadini, non pu� esercitare la sua funzione solo in termini gestionali ed economici, senza approfondire i singoli casi, anche se agisce all'interno di un contesto giuridico e di legalit�”.

Manlio D’Ortona, consigliere di opposizione del Consiglio comunale di Lanciano, interviene in merito ai numerosi disservizi che stanno colpendo i cittadini, ai quali � stata sospesa l’assistenza domiciliare integrata (Adi), con le inevitabili conseguenze e disagi.

�“Dalle informazioni assunte parlando con gli utenti – sottolinea D’Ortona - che mi hanno contattato per chiedermi un aiuto (nei limiti del mio ruolo di consigliere comunale) sono emerse numerose criticit�”.

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�Primo: l'interruzione del servizio sanitario � stata fatta all'improvviso e senza distinguere le specificit� dei singoli casi per gravit� e tipologia.

Secondo: l'utente non � stato avvisato da nessuna comunicazione scritta ed � stato informato solo a interruzione del servizio avvenuta.

Terzo: non sono state fatte valutazioni a domicilio per un esame specifico e dettagliato dei singoli casi.

“Se � vero che il paziente � al centro del servizio e dell’attenzione del sistema sanitario – rimarca D’Ortona - occorreva entrare nelle specificit� dei casi e operare scelte graduate e differenziate nel tempo. Invece, ci si � limitati a considerare la situazione in generale, e le conseguenze sono davanti agli occhi di tutti”.

Per D’Ortona, dunque, i problemi riscontrati a Lanciano devono essere affrontati e risolti nel pi� breve tempo possibile. In particolare, occorre individuare precise responsabilit� e prendere provvedimenti nei confronti di quei comportamenti che hanno prodotto disagi e disservizi ai cittadini.

Per questo, l’esponente di opposizione ha investito della vicenda anche il presidente della Regione: “Ho parlato con il Presidente Gianni Chiodi per chiedergli di attivarsi, con tutti i mezzi che ha, per verificare l'approccio e il metodo messo in atto dal responsabile del servizio, auspicando da parte mia anche provvedimenti disciplinari, qualora ce ne fossero le condizioni, nei confronti di chi ha gestito con cos� tanti disagi un servizio che pu�, in alcuni casi, per le scelte operate, aggravare lo stato della malattia”.

Per D’Ortona, inoltre, la questione va affrontata al pi� presto in Consiglio comunale: “Senza atteggiamenti populisti o speculativi – puntualizza il consigliere - che rischiano di farne solo una questione politica e di bandiera, ma per dare il nostro contributo e impulso ad una questione che va sollevata, per capire e restituire, a chi purtroppo oggi ne ha bisogno pi� di altri, il principio sacrosanto della tutela della salute. Credo che occorra sempre ricordarsi – conclude D’Ortona - che i malati, o chi ha bisogno di assistenza, pur in una logica di coerenza gestionale di efficacia economica, sono persone, prima di essere pazienti”.