Sei in: CHIETI -> POLITICA
Inserito da Antonio Calabrese
Villa Santa Maria: 'Emozi...
alberghiero_3.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
'Alla scoperta di Pagliet...
giornate fai paglieta.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Atessa: Convegno 'Ricordo...
brigata majella 2.jpg

05/04/2013

Inserito da Antonio | 0 commenti
Miglianico: dopo l'assessore all'Urbanistica si dimette anche quello ai Lavori Pubblici

Visto 762 volte

COMMENTA

barducci 050413

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del gruppo Consiliare di minoranza al Comune di Miglianico

Dopo l'assessore all'Urbanistica si dimette anche quello ai Lavori Pubblici

viva miglianico logo 050413�Viva Miglianico Viva� chiede al sindaco Dino De Marco di spiegare cosa sta succedendo alla “strana” maggioranza che regge il Comune da quattro anni

Miglianico, 5 aprile 2013

L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Miglianico, Alessio Di Bartolomeo, si � dimesso da assessore facendo protocollare il 3 aprile la lettera formale scritta il giorno di Pasqua, il 31 marzo.

Dopo le dimissioni, il 7 gennaio scorso, dell'assessore (esterno) ai Lavori Pubblici, Antonia Nardella, dunque, un altro componente dell'esecutivo municipale, con una delega “pesante”, lascia l'amministrazione. Cosa sta succedendo in Comune nella maggioranza di “Progetto Miglianico”?

Perch� il sindaco, Dino De Marco, in un primo tempo ha negato al nostro gruppo consiliare l'accesso agli atti per acquisire la lettera di dimissioni e valutarla e poi dopo la minaccia di far intervenire il Prefetto, l'abbia concesso?�

Questa � l’ennesima pagina penosa di questa esperienza amministrativa trascinata ormai da quattro anni a cura di Dino De Marco e dei suoi multi colorati “progettisti”.

�� anche inutile, forse perfino stucchevole, segnalare che normalmente un sindaco che riceve due dimissioni importanti in 90 giorni e, nel frattempo, cambia lo statuto comunale pur di non mettere invece mano alla sua giunta, dovrebbe o azzerare la giunta o dovrebbe reintegrarla, ridistribuendo soprattutto le deleghe pesantissime lasciate sul tavolo dai due dimissionari (Urbanistica e Lavori Pubblici, mica bruscolini) o potrebbe/dovrebbe dimettersi per scuotere i suoi compagni d’avventura.

�Il senso delle istituzioni del sindaco De Marco non merita apprezzamento, anzi, quindi � inutile aspettarsi qualcosa che non sia un rinvio, il solito scaricabarile, un tentativo di sopimento, la tentazione dello sviamento.

�Restano da fare alcune considerazioni

La prima riguarda l’aspetto istituzionale. Una giunta partita con sei componenti non pu� perdere due assessori con deleghe fondamentali senza che nulla accada. Senza cio� che nessuno dei consiglieri venga nominato assessore e senza che le deleghe vengano comunque assegnate, visto che manca un anno alla conclusione della consiliatura e che, ad esempio, si attende il nuovo (si fa per dire) PRG. Dino De Marco fa il medico di professione, non pu� avere tempo e lucidit� per fare anche il pluri-assessore.

La seconda considerazione � politica, nel senso della gestione della maggioranza. Pu� darsi che nessuno degli altri componenti la maggioranza consiliare sia degno di diventare assessore? Pu� darsi che nominarne uno significherebbe perderne un altro? Che segno di compattezza sarebbe questo per una maggioranza che gi� non rappresentava la maggioranza assoluta dei votanti e che della sua prima maggioranza ha anche perso una consigliera (Sara Antonelli di SEL, ndr) passata decisamente all’opposizione?

La terza notazione � politica in senso partitico. Pur restando disinvolto il fatto d’aver voluto presentare un lista fatta di elementi di PD, SEL, UDC e Pdl, sorge qualche dubbio sul fatto che si son dimessi tutti e due gli assessori che chiaramente si richiamavano e si richiamano lealmente al partito di Berlusconi. Mentre restano incollatissimi alle poltrone gli augusti deretani degli esponenti del PD, tutti del PD visto che all’appartenenza dell’assessore Simonetta Firmani all’Udc, incredibile ab origine, non ci crede pi� neppure lei. � una svolta politica? Davvero Dino De Marco ha scelto il partito di Bersani per il suo futuro politico?

Perch� i consiglieri di maggioranza che non sono del PD sostengono questo “progetto” che va palesando la verit� nascosta dall’inganno, scolorendo il suo effetto multicolor?

Chi � in maggioranza e chi � all’opposizione e si richiama (avendolo fatto anche in occasione delle recentissime elezioni politiche) a partiti di centro destra o di centro non alleato con il PD, dovrebbe trarre le conseguenze. O no? L’unico collante appare essere l’indennit�. O ci sono ancora promesse “personali” credibili?

E non si venga a parlare di lealt� agli impegni presi o di programmi che si stanno attuando proprio ora. N� gli n� gli altri sono cose serie.

Gruppo consiliare “Viva Miglianico Viva”

torna su


Registrati per inserire un commento.

I campi obbligatori sono contrassegnati con *
Nome
Cognome
Nickname*
Email*
Password*
Ripeti Password*
Invia


Accetto le condizioni sulla privacy (visualizza)


Oppure inserisci nickname e password per accedere


Nickname
Password
Hai dimenticato la password?
Invia