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10/04/2013

Inserito da Antonio | 0 commenti
Il gruppo PD in Provincia di Chieti accusa la maggioranza: 'lo sforamento del patto di stabilit� nel 2012 era una cosa prevedibile ma sono stati disattenti'

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Camillo D'Amico, Consigliere Provinciale e Capogruppo PD alla Provincia di Chieti

Chieti 10 Aprile 2013 – “La notizia dello sforamento del patto di stabilit� nel 2012 era gi� certa e conosciuta tanto che ne hanno fatto esplicita menzione nell’ampia relazione che ha accompagnato la richiesta del prestito di € 8.000.000 avanzata ed ottenuta dallo stato, �per evitare la dichiarazione di dissesto finanziario. La differenza � solo minimale, tra il previsto e l’accertato, ma la sostanza non cambia e gli effetti sono gi� evidenti. Ci sono per� delle responsabilit� politiche che non possono essere sottaciute: lo sforamento era prevedibile ma governabile tanto da poter spostare alcuni pagamenti agli inizi del 2013 ed evitare di mandare a casa 51 persone impiegate negli importanti servizi erogati dai centri per l’impiego; questi lavoratori sono tutti vincitori di concorso e venivano pagati con fondi comunitari. Bene sarebbe stato chiedere autorevoli pareri per tempo ai Ministeri interessati ed evitare di farlo in ritardo� sempre rincorrendo l’emergenza. L’ultima manovra economica partorita dal dimissionario governo Monti ha sostanziato� l’ingiusto ed ulteriore taglio di circa € 7.000.000. Questa manovra dovrebbe garantire il giusto pagamento delle pendenze pregresse alle imprese creditrici ma riduce sensibilmente le possibilit� agli enti locali di produrre credibili politiche legate alla loro azione amministrativa; la speranza � che il parlamento neo-eletto faccia giustizia e riporti equilibrio nell’ennesima scelta prodotta a danno del territorio. Noi ricordiamo a Di Giuseppantonio & c. che ebbero un approccio facilone e propagandistico verso la situazione di cassa della provincia perch� riconobbero come debiti solo presunte voci di spesa. Lo fecero sulla scorta di una relazione redatta da dirigenti che, solo pochi mesi prima, avevano certificato avanzi di bilancio. Da l� iniziarono i loro guai. La crisi economica, il taglio consistente dei trasferimenti ed il cattivo funzionamento politico della filiera istituzionale hanno fatto il resto. Ad oggi ancora non sappiamo se questa maggioranza avr� la possibilit� di una diretta verifica elettorale. Noi lo speriamo e lo auspichiamo.

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