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19/04/2013

Inserito da Antonio | 0 commenti
'Il silenzio sulla vertenza Air One Technic rappresenta una sconfitta per l�Abruzzo'- dichiarano i Presidenti delle province di Chieti e Pescara, Enrico di Giuseppantonio e Guerino Testa

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luca finocchio 200413

�Il silenzio sulla vertenza Air One Technic rappresenta una sconfitta per l�Abruzzo�

air one technic 200413�Il silenzio sulla vertenza Air One Technic rappresenta una sconfitta per l�Abruzzo�- dichiarano i Presidenti delle province di Chieti e Pescara, Enrico di Giuseppantonio e Guerino Testa.

Un passo indietro. Il 1 maggio 2011 chiudeva i battenti� il centro di manutenzione Air One Tecnich che operava negli spazi aeroportuali di Pescara, un fiore all�occhiello abruzzese dove prestavano lavoro 80 giovani operai altamente qualificati con tanto di certificazioni e una capacit� concorrenziale riconosciuta a livello europeo. La decisione della CAI ALITALIA di delocalizzare le commesse a Napoli e di dismettere gli hangar � l�inizio di un calvario fatto di incontri e trattative per scongiurare la perdita definitiva di posti di lavoro e che porta con fatica all�apertura di un tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, carico di speranze.

Alla prima ed unica seduta del tavolo ministeriale hanno partecipato anche i Presidenti delle Province di Chieti e Pescara che oggi sgomenti commentano le anomalie di questa vicenda, loro che stanno affrontando in questi anni di profonda crisi vertenze molto complesse. �L�Alitalia si � mostrata da subito refrattaria al confronto e alla prospettiva di una riconversione del centro manutentivo, rifiutandosi di assegnare un minimo di commesse e rimanendo inerte alla richiesta di liberazione degli hangar di propriet� della SAGA spa. Il Ministero, dal suo canto, non ha mai riaperto il tavolo nonostante le decine di richieste inoltrate in quasi due anni dal blocco delle attivit��.

I due Presidenti Enrico Di Giuseppantonio e Guerino Testa dichiarano: �Abbiamo messo il nostro impegno per portare avanti quanto stabilito al tavolo ministeriale e abbiamo portato a Roma una cordata di imprenditori abruzzesi disposti a rilevare l�azienda e a rioccupare il personale fatto prevalentemente di giovani, per sottrarlo ad una� cassa integrazione lunga sette anni e alla perdita delle certificazioni acquisite�.�� Ed ammettono: � Abbiamo atteso invano, da circa quattro mesi, un cenno di riscontro da parte del Ministero occupato a strappare una data utile alla Cai Alitalia spa, dopo aver provveduto, come da accordi, ad inviare il piano industriale di riconversione redatto dalla cordata di imprenditori e le condizioni di rilevamento su cui aprire finalmente una trattativa seria�.

Nei giorni scorsi � stato lanciato l�ultimo invito al Ministero ritenendo doveroso informare della chiusura del tavolo di confronto tutti i soggetti interessati, che non hanno mai ricevuto una comunicazione formale in tal senso. �Comprendiamo che si tratta di una vertenza difficile perch� l�interlocutore � distante � concludono i Presidenti Enrico Di Giuseppantonio e Guerino Testa� � ma mai avremmo pensato ad un disinteressamento totale per questa vicenda che ha ricadute negative su tutto l�Abruzzo, a cui � stata sottratta la possibilit� di avere una struttura di supporto all�Aeroporto Internazionale d�Abruzzo, di mantenere un�attivit� economica qualificata e qualificante per la regione con prospettive internazionali e soprattutto, di preservare sul territorio risorse umane specializzate e posti di lavoro. �

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