27/10/2013
La Segretaria Cittadina del partito “Giustizia Sociale” Lorella Serano ha emesso la seguente nota:
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Da anni la questione teatro Marrucino � circondata da una fitta nebbia. Verit� e false verit� si susseguono a ritmo incalzante ma alla fine c'� solo un'unica certezza: dove sono finiti il teatro, l'orchestra e gli orchestrali? Cosa � successo in questi anni e cosa c'� di vero nelle dichiarazioni rese dai tanti personaggi politici e non che si sono susseguiti nelle trascorse amministrazioni? Hanno parlato di un teatro collassato dai debiti, di stagioni teatrali troppo onerose, di graduatorie dubbie ma c'� anche qualcuno che afferma il contrario.
Allora, visto che il teatro rappresenta una ricchezza per la citt� ed � simbolo stesso della cultura cittadina crediamo che sia arrivato il momento di ristabilire la verit�; lo chiedono le istituzioni, le forze politiche ma soprattutto i cittadini, veri proprietari di questo patrimonio.
A questo punto riteniamo necessario chiedere al sindaco Umberto Di Primio di promuovere un confronto pubblico invitando il senatore Di Stefano, il Dr. Bigi, il maestro Rendine, l'avv. Raimondi, l'ex sindaco Ricci, il Dr. Francesco Di Vincenzo, il Dr. Zappacosta, il Dr. Di Iorio e tutti coloro che in questi anni hanno partecipato politicamente e amministrativamente alla vita del teatro, e anche chi in qualche maniera ha fatto parte della sua gestione, per ripristinare la verit�.
Questo confronto � un atto dovuto ai cittadini disorientati dal continuo scaricabarile delle responsabilit� delle gestioni fallimentari che si sono succedute negli ultimi 15 anni in seno agli incaricati dell’amministrazione pubblica del capoluogo teatino e doveroso per la storia di una citt� sempre pi� in ginocchio dal punto di vista culturale, auspicando che quest’invito a far riaffiorare il vero venga accolto dal Primo Cittadino, perch� se ci sono delle responsabilit� gestionali qualcuno ne dovr� rispondere.
Anche perch� sono in molti a chiedersi se un teatro che non fa pi� produzione, che non ha un’orchestra propria e che si limita a mettere in scena solo spettacoli di medio livello pu� ancora definirsi tale.
Siamo convinti e abbiamo pi� volte ripetuto che la politica e le istituzioni non devono entrare nella gestione del teatro ma devono chiarire una volta per tutte se il Marrucino � considerato ancora il fiore all’occhiello culturale della citt� o un peso economico che ha il sapore di spina al fianco di ogni amministrazione teatina.