25/11/2013
“Le recenti dichiarazioni del sindaco di Vincenzo D’Ottavio sul ruolo delle industrie petrolifere nel nostro territorio appaiono anacronistiche e delineano un percorso privo di senso”.
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Lo affermano il responsabile del circolo SEL di Ortona Raffaele Germone e il consigliere regionale Franco Caramanico, replicando alle dichiarazioni del primo cittadino odi Ortona.
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“Innanzitutto – puntualizzano – l’esigenza ormai improcrastinabile di ridurre le emissioni di anidride carbonica, rende inutile continuare a pompare denaro nella ricerca e nella attivazione di giacimenti petroliferi, con il rischio di creare una bolla di investimenti impossibili da recuperare.
Le normative dell’Unione europea, impongono una drastica inversione di tendenza a favore dell’uso delle fonti di energia rinnovabile che prevedono una riduzione del 20% delle emissioni in atmosfera entro il 2020 e dell’80% entro il 2050.
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Quanto alla questione delle royalties, basti ricordare cher in un anno la regione Abruzzo ha incassato 225.000 euro e, per quanto riguarda Ombrina Mare avremo :
1)��� un canone proporzionale alla superficie dei titoli minerari ottenuti pari a: 1127,94 euro/anno per i prossimi 3 anni
2)� un canone proporzionale alle quantit� di idrocarburi estratta pari a circa 700 mila euro circa/ anno
Praticamente nulla se si considera che dall’energia idroelettrica la regione potrebbe incamerare circa 40 milioni di euro /anno
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I partiti delle larghe intese, non possono mettere in discussione una politica regionale portata avanti finora con l’Istituzione del Parco marino Torre del Cerrano, la Riserva del Borsacchio, la L.R. 5/2007� di istituzione di� nuove riserve la presenza con� la legge sulla istituzione del Parco nazionale della Costa teatina che come tutti sanno vietano ogni attivit� per lo sviluppo degli idrocarburi.
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La presenza di tante personalit�, nella manifestazione di Pescara di qualche mese fa, a partire dal Vescovo Bruno Forte, dal presidente della giunta regionale Gianni Chiodi , dai parlamentari di tutto l’arco costituzionale e da parte di oltre 20.000 persone, faceva ben sperare, ma gli interventi di questi ultimi tempi da parte di esponenti politici del PD� e del Sindaco della citt� di Ortona rischiano di creare� false aspettative in termini di nuova occupazione e di compromettere quelli esistenti nel settore vitivinicolo e nel settore turistico”.