12/04/2012
Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, nel corso del Consiglio Comunale odierno, relativamente alla trattazione degli O.d.g “Azioni a tutela dei lavoratori di Villa Pini e delle prestazioni sanitarie nel territorio”, ha dichiarato quanto segue.
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�Il contributo personale che voglio imprimere alla vicenda Villa Pini � nel segno della continuit� d’azione portata avanti in questi anni.
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Voglio ricordare, infatti, che appena fui eletto Sindaco, il 3 aprile 2010 trovai sulla mia scrivania l’ordinanza di chiusura di Villa Pini che volutamente rifiutai di firmare, autodenunciandomi al Prefetto per l’atto di omissione che stavo compiendo, perch� non volevo che il mio mandato cominciasse nel segno negativo ovvero con la chiusura di una struttura fra le pi� importanti per il nostro territorio sia in termini occupazionali che di prestazioni sanitarie.
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Da quel momento, quindi, ho deciso di impegnarmi affinch� si prospettasse una soluzione a questa vicenda.
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Pi� che mai, oggi, ritengo che quanto di negativo e illecito ci sia stato nel rapporto fra politica e sanit� in questa Regione deve essere argomento da trattarsi nelle sedi giudiziarie, cosa diversa, invece, � la garanzia che dobbiamo offrire alle famiglie e a chi presta servizi sanitari all’interno di queste strutture.
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Non giudico le vicende relative alla sanit� che ci sono state in passato ma devo tutelare la mia citt� e garantire per essa, nei limiti del mio incarico, delle risposte.
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La Asl Lanciano-Vasto-Chieti, proprio qualche giorno fa, ha ottenuto una risposta positiva rispetto ai requisiti imposti dalla legge 32 del 2007, passo fondamentale per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attivit� sanitaria necessaria per poter richiedere l’accreditamento alla Regione.
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Accreditamento di cui Villa Pini godeva fino al fallimento, sospeso e riassegnato alla Curatela che ha operato ed opera in regime di esercizio provvisorio.
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La Regione, qualora domani il pronunciamento del Consiglio di Stato confermasse la sentenza emessa dal Tar de L’Aquila, supportata dalla giusta pressione dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia, sar� chiamata ad intervenire con un atto che possa consentire il riaccreditamento di Villa Pini e quindi la conservazione dei posti di lavoro, il non deprezzamento dell’Azienda in vista dell’asta, nonch� le prestazioni sanitarie.
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I lavoratori, insomma, non possono essere penalizzati per una norma istituita per difendere i loro diritti.�
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