11/12/2019
E’ arrivato il “no” di due dei tre sindaci del Comitato ristretto della Asl Lanciano Vasto Chieti sul programma di investimenti proposto dalla Direzione aziendale e sul bilancio di previsione formulato secondo le linee di indirizzo della Giunta regionale.��
�Il parere contrario � stato espresso nel corso della riunione che si � tenuta oggi, alla quale hanno preso parte Umberto Di Primio, Mario Pupillo e Francesco Menna in rappresentanza rispettivamente dei Comuni di Chieti, Lanciano e Vasto. Assente il quarto componente, Massimo Tiberini, sindaco di Casoli.
Tutti di grande rilevanza i punti in discussione: bilancio di previsione 2020, piano strategico e documenti di programmazione riferiti agli investimenti e alla rete dell’emergenza.�
�Aria fritta� � stato definito il piano stilato per recuperare un ritardo sull’innovazione tecnologica e strutturale accumulato negli ultimi anni, che dispone di copertura finanziaria per 13 milioni di euro, riferita a realizzazioni molto attese, tra cui quattro Unit� complesse di cure primarie, la ristrutturazione della cucina di Vasto, l’acquisto della nuova Tac per Lanciano e altre attrezzature destinate all’assistenza territoriale e ospedaliera. Nello specifico, i sindaci di Lanciano e Vasto hanno contestato i contenuti del bilancio, ritenuti penalizzanti per via della necessit� di ridurre la perdita economica di 15 milioni di euro, riferita alla spesa per i farmaci e i dispositivi, beni e servizi e personale. Si tratta di un passaggio obbligato, che non pu� essere messo in discussione da un’Azienda che ha una perdita di 33 milioni, a fronte della quale la richiesta della Regione di rientrare per la met� non pu� essere disattesa. Da parte dell’Azienda, ha messo in evidenza il direttore generale della Asl, Thomas Schael, c’� il massimo impegno per mettere in atto misure di revisione della spesa senza penalizzare l’assistenza e impattare sulle garanzie di salute per i cittadini. Un giudizio positivo � stato espresso, invece, da Di Primio, presidente del Comitato ristretto.��
L’impegno sul risanamento dei conti e sulla salvaguardia dei servizi sar� comunque la carta giusta che la Asl potr� giocare con la Regione Abruzzo per ottenere 15 milioni di euro aggiuntivi destinati al finanziamento di altri investimenti.��
�Sono sorpreso - ha commentato Schael - per aver visto bocciato un piano di investimenti che destina al territorio pi� del 50% delle risorse. Penso che si tratti di un no politico, dato a prescindere dai contenuti dei nostri documenti. E mi spiace anche che i rappresentanti di 104 sindaci non abbiano accolto il mio appello, fatto in precedenza, a superare il campanilismo per ragionare in una logica di sistema sull’intera provincia�.
Sul fronte dell’emergenza � stato trovato, invece, un punto d’incontro con i sindaci, ai quali Schael ha illustrato una proposta di riorganizzazione, cui sta lavorando un gruppo tecnico Asl e che sar� comunque oggetto di confronto con le Amministrazioni locali. La necessit� di una riflessione sul sistema dell’emergenza su tutta la Provincia di Chieti� � emersa per via della grave carenza di medici specialisti che affligge la Asl. La finalit� � rendere un servizio di qualit� e omogeneo, che dia le stesse garanzie ai cittadini delle aree interne e a quelli dei centri urbani.�
Allo studio del gruppo di lavoro Asl � una proposta che pone in capo alla Centrale operativa del 118 il ruolo fondamentale di effettuare il triage gi� alla chiamata, stabilendo il tipo di intervento e inviando il mezzo pi� idoneo, che si tratti di elisoccorso, ambulanza medicalizzata, o “india” con infermiere e autista, o auto medica. L’idea � di avere a disposizione un parco mezzi eterogeneo e mandare sul posto ci� che serve a seconda del caso da trattare. Si tratta, quindi, di rivedere i protocolli operativi del 118, passando prioritariamente per una formazione specifica del personale della centrale e delle �quipe che salgono a bordo delle ambulanze.�
Ma non � tutto, perch� altro aspetto fondamentale � la verifica dei tempi di percorrenza per misurare il tempo necessario a prestare il soccorso e trasportare il paziente all’ospedale pi� attrezzato per trattare una determinata patologia. A tale proposito sar� effettuata una prima simulazione attraverso le mappe e poi, sul campo, a bordo delle ambulanze per ottenere un riscontro su strada ai tempi scaturiti dai calcoli su carta.
A bordo delle ambulanze per la verifica dei tempi potranno salire anche i sindaci, ai quali sar� sottoposto un documento di rimodulazione della rete di emergenza stilato a conclusione della fase preliminare, una volta strutturato il programma di formazione e pianificati i tempi di percorrenza.