Sei in: CHIETI -> CULTURA
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio (Promozione Girone...
allenamento atessa.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Rocca San Giovanni: 2o Ra...
bersaglieri.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio (Semifinale Play-O...
vds-bomba 1.jpg

15/08/2013

Inserito da Antonio | 0 commenti
Parte stasera con Luca Mannutza la Rassegna 'Roccascalegna in Festival'

Visto 2023 volte

COMMENTA

pugliese 150813

Nato nel 1998 da un’intuizione di Ivo Menna e della sua Associazione Culturale “Il Cineocchio”, il Roccascalegna In Festival si � immediatamente imposto all’attenzione del pubblico per l’alta qualit� degli spettacoli proposti, rappresentando un unicum nel panorama eventistico del comprensorio.

Pensato in origine come rassegna di musica classica e sinfonica, allo scopo di dare nuova ed autorevole voce ad una delle realt� pi� suggestive dell’entroterra abruzzese, troppo spesso inascoltato, ha sub�to una costante evoluzione, incubando al suo interno diverse anime, sia di carattere musicale, sia di altre discipline. Si assiste, infatti, da un lato alla apertura al Jazz, al Folk italiano ed internazionale e alla canzone d’Autore, in particolare alla scuola genovese; dall’altro alla introduzione nel cartellone di spettacoli teatrali e di danza.

L’alta qualit� dell’offerta culturale proposta � testimoniata dalla caratura degli artisti che nel corso degli anni si sono alternati sul palcoscenico roccolano, �tra i quali ricordiamo: Moni Ovadia, Michele Placido, Rocco Papaleo, Caterina Vertova, Fabrizio Bosso, Eric Andersen, Massimo Priviero, Bruno Lauzi, Max Manfredi, Gianmaria Testa, Les Anarchiste, Riccardo Tesi, Marco Poeta, Eugenio Finardi, Giorgio Conte, Paolo Di Sabatino, Michele Di Toro, Mark Olson ecc.

A partire dal 2012, prima edizione organizzata dall’Associazione Pro Loco di Roccascalegna, il Roccascalegna In Festival ha iniziato un ulteriore percorso evolutivo, soprattutto nei termini di format proposto, al fine di rispettare e dare nuovo impulso alle tre anime musicali che lo hanno caratterizzato nel corso degli ultimi anni.

Giunto alla XVI edizione, Il Roccascalegna In Festival � sicuramente una delle manifestazioni culturali pi� longeve del territorio e mira a perpetrare, rinnovandola nella forma e nella sostanza, la finalit� di sviluppo territoriale, culturale e sociale che lo ha sempre contraddistinto.

rif 150813

LUCA MANNUTZA SEXTET-SOUND SIX

“C’� una giovane generazione di musicisti italiani che guarda con amore al jazz degli anni ’60 pi� legato alle connotazioni tonali-modali, esprimendosi con un linguaggio che in quella tradizione poggia saldamente le sue radici. E’ il mondo di Art Blakey, di Wayne Shorter, di John Coltrane, di Miles Davis, Joe Henderson, Kenny Dorham, Duke Pearson, George Russell e di tanti altri protagonisti di un periodo della storia che incide in maniera significativa su una parte rilevante del jazz contemporaneo. I nomi di Paolo Recchia, Renato Gattone e Marcello Di Leonardo appartengono a questa categoria di musicisti, cos� come quello di un sassofonista gi� affermato come Maurizio Giammarco, mentre Francesco Lento, nonostante la giovane et�, fa parte delle migliori realt� del trombettismo italiano. Un gruppo di artisti riuniti in sestetto da Luca Mannutza, pianista versatile,� figura di primo piano di quella generazione di formidabili strumentisti italiani che si ispirano alla linea del jazz pi� legata all’estetica prettamente africana americana e maestro dell’armonia modale. Mannutza si muove, quindi, ad alto livello nell’ambito del contemporary mainstream, presentando un omaggio al sound degli anni sessanta e a quello di un jazzista temporalmente pi� vicino a noi, Mulgrew Miller.

La musica, realizzata ispirandosi a quell’universo espressivo, � coinvolgente, dallo swing diretto e trascinante, con improvvisazioni eseguite con trasporto emotivo e convinzione nel progetto, e si articola su un repertorio di splendide composizioni, scritte da grandi autori tra i quali prevale quantitativamente (e non a caso) la penna di Wayne Shorter. Sono brani spesso scritti in forma di domanda e risposta tra due sezioni differenti o su un’unica ed elaborata costruzione pensata senza soluzione di continuit�, in cui si sfuggono gli schemi modellati strutturalmente sulle pi� utilizzate forme song e si evidenzia una concezione melodica che suona ancora fresca, attuale, originale”.

Cos� scriveva Maurizio Franco nelle liner notes del disco LUCA MANNUTZA SOUND SIX – TRIBUTO AI SESTETTI ANNI ’60.

Dopo il successo riscosso in Giappone con il primo lavoro, anche per il secondo disco Luca Mannutza sceglie l’etichetta discografica Alb�re Jazz. Il nuovo CD sar� presentato il 15 agosto prossimo al Roccascalegna in Festival, edizione 2013.

Luca Mannutza: pianoforte

Renato Gattone: contrabbasso

Andrea Nunzi: batteria

Maurizio Giammarco: sax tenore

Paolo Recchia: sax alto

Francesco Lento: tromba

CISCO

Stefano “Cisco” Bellotti dal 1992 al 2006 � stato il cantante dei Modena City Ramblers, gruppo Folk emiliano che ha collaborato tra gli altri con Cranberries, Deep Purple, Van Morrison, Primus, Manu Chao, Ska-P, Paolo Rossi, Moni Ovadia, Billy Bragg, Bob Geldof, Francesco Guccini, ed ha tenuto pi� di 1200 date sia in Italia che all’estero.

Nel 2006 intraprende la carriera solista con “LA LUNGA NOTTE”, lavoro che parla di impegno sociale, del non cedere ai compromessi, della solitudine e dell’umilt�, della fatica e del dolore, al quale partecipa anche Don Andrea Gallo.

Nel 2008 pubblica il secondo lavoro da solista, MULO, un manifesto di quella testardaggine, di quella volont� di non seguire le mode di cui il cantautore emiliano � sempre andato fiero.�

Dopo aver registrato sei album in studio negli ultimi otto anni, “DAL VIVO VOLUME I” riassume tutta l’attivit� live dopo la separazione dai Modena City Ramblers, passando dalle serate in acustico ai concerti con l’intera band, collaborando con Bandabard�, Enzo Avitabile, Massimo Bubola, l’Orchestra Multietnica di Arezzo e altri ancora.

Tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 condivide con Cottica e Rubbiani, anch’essi usciti dai Modena City Ramblers, “40 ANNI - STORIE DI RAMBLERS, INNOCENZA, ESPERIENZA”, uno spettacolo acustico con pezzi rivisti e che porta il nome di una famosa canzone dei Modena, ma che vuole lanciare anche un messaggio di sfida e nuovi progetti.

“FATICA DA COLTIVARE”, con le Mondine di Novi, pubblicato nel 2010, � un percorso che si snoda fra i canti di lavoro e canzoni popolari, che scorre in mezzo a sentimenti di lotta, fatica, sudore e resistenza che vale a Cisco il premio ANPI alla memoria di Renato Fabrizi in quel di Osimo.

“IL GIGANTE”, pezzo inserito in un libro illustrato per bambini dai 3 ai 99 anni con i disegni di Andromalis, prende in giro la voracit�, la voglia di ingoiare sempre nuove sensazioni di Cisco.

FUORI I SECONDI, uscito il 31 gennaio 2012, � l’ultima fatica del Nostro, un album che rappresenta un invito a incrociare i guantoni col destino avverso e metterlo al tappeto, che contiene omaggi ad Augusto Daolio, Ligabue (il pittore), Jurij Gagarin e Dorando Petri.

Il 25 giugno del 2012 si riunisce temporaneamente coi Modena City Ramblers allo stadio Dall’Ara per aiutare l’Emilia falcidiata dal terremoto.

Con “Indietro Popolo” Cisco intende ripercorrere a ritroso la sua storia professionale, rileggere al contrario autoironicamente i suoi vent’anni di carriera attraverso venti suoi cavalli di battaglia.

JOHN DE LEO

John De Leo � considerato una tra le voci pi� interessanti del panorama musicale italiano. Una voce-strumento, ora calda, grave, ora acuta, graffiante, le cui fondamenta Soul sorreggono un vasto itinerario musicale che spazia dal Jazz, al Rock, al Dub, alla Contemporanea. Ha collaborato con: Rita Marcotulli, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Paolo Damiani, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Alterego e Louis Andriessen, Nguyen Le, GianLuigi Trovesi, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis, Gianluca Petrella, Alessandro Bergonzoni, Maurizio Gianmarco, Fabrizio Bosso, Trilok Gurtu.

Dal 1992 al 2004 � stato leader dei Quintorigo, con i quali ha partecipato ai Festival di San Remo ’99 e 2001, vincendo un Premio della Critica e due Premi come miglior Arrangiamento, e Premio Tenco ’99.

Nel 2005 abbandona il Progetto Quintorigo per darsi a nuove collaborazioni di carattere musicale,� letterario e di video-arte. Infatti, musica �“Le citt� invisibili” di Italo Calvino e presenta con Carlo Lucarelli “Songs – esercizi spirituali per il nuovo millennio”.

Nel 2008 pubblica il suo primo progetto solista “Vago Svanendo”, prodotto da Adele Di Palma, che ha vinto il Premio della Critica di “Musica & Dischi”.

In qualit� di ospite ha inoltre suonato ad importanti rassegne nazionali di Jazz, tra le quali si ricordano: Umbria Jazz 2008, Euritmica Jazz Festival di Udine, Alba Jazz Festival, Festival Internazionale del Jazz di Roccella Jonica 2009, Vicenza jazz 2011 - Teatro Olimpico, Novara Jazz Festival, Fasano Jazz, Vivere Jazz Festival - Teatro Romano di Fiesole, Strade del cinema Festival – Teatro Romano di Aosta.

Inoltre � stato invitato da Stewart Copeland per “Strange Things Happen 2011” il mini-tour che ha fatto tappa alla Casa del Jazz di Roma e a Piazza del Municipio di Molfetta (BA).

torna su


Registrati per inserire un commento.

I campi obbligatori sono contrassegnati con *
Nome
Cognome
Nickname*
Email*
Password*
Ripeti Password*
Invia


Accetto le condizioni sulla privacy (visualizza)


Oppure inserisci nickname e password per accedere


Nickname
Password
Hai dimenticato la password?
Invia